| Che posso dire...
Ecco a voi la mia prima fanfic. Spero che vi piaccia!
Buona lettura!!*incrocia le dita*
Our Story
- Sanji -
Era un giorno come tanti altri.
E per l'ennesima volta Sanji era lì seduto, con la schiena appoggiata alla parete, fumando la sua solita sigaretta, mentre guardava Zoro allenarsi senza posa.
Era già sera e aveva già preparato la cena, che aspettava solo di essere servita in tavola.
Per questo era lì; in quel momento non aveva nient'altro da fare.
Quindi decise di rilassarsi un po', e per lui non c'era niente di più rilassante che stare lì fermo ad osservare lo spadaccino che si allenava.
Era strabiliante vederlo sollevare tutto quel peso, fare migliaia di piegamenti, flessioni e affondi con la spada.
Nonostante la sua giovane età il ragazzo aveva una forza incredibile, di gran lunga superiore alla sua. Il cuoco infatti era sicuro che non avrebbe avuto la minima speranza contro lo spadaccino, se solo avesse davvero voluto farlo a fette come diceva sempre quando litigavano.
Non era molto tempo che si conoscevano, meno di un anno.
Durante quei mesi di viaggio avevano vissuto mille avventure, solcato vasti mari, sconfitto nemici fortissimi e trovato nuovi e validi compagni.
Ma, ripensando a tutto questo, il biondo fu colpito da una cosa in particolare.
Pensò al fatto che anche il suo rapporto con Zoro era cambiato.
Ciò che era cominciato come un'antipatia a prima vista, si era trasformata, giorno dopo giorno, in qualche cosa di diverso.
Entrambi erano perfettamente consapevoli di questo cambiamento, e anche se nessuno dei due voleva ammetterlo apertamente, sapevano benissimo che il sentimento che riempiva i loro cuori e le loro menti l'uno dell'altro era Amore.
Al solo pensiero di quella parola, a Sanji si scaldava il cuore in petto. D'altronde il cuoco era sempre stato un tipo piuttosto romantico.
Ma nonostante questo sentimento, è sempre venuto loro spontaneo, come se fosse la cosa più naturale del mondo, continuare a comportarsi normalmente quando erano in compagnia degli altri.
Non lo facevano per paura di essere scoperti. A nessuno dei due importava poi così tanto che qualcun altro della ciurma potesse venire a conoscenza di quel segreto, tanto che su questo fatto Sanji si era già fatto un'idea di chi potesse sapere di loro tra i suo compagni.
Si comportavano così unicamente per il fatto che quel legame che li univa apparteneva soltanto a loro.
Solamente i due ragazzi erano i protagonisti della loro storia ed entrambi non volevano alcun tipo di interferenza in ciò che era già perfetto così com'era.
Anche se non lo davano a vedere, Sanji e Zoro custodivano gelosamente quel loro preziosissimo segreto, giorno dopo giorno.
Segreto che trovava sfogo solamente la notte.
Solo l'oscurità profonda e le flebili luci delle stelle erano testimoni del loro lato più intimo.
Innumerevoli erano state fino a quel momento le notti di passione tra sospiri, baci sfuggenti, lingue che si inseguivano, e mani che si muovevano freneticamente, nella speranza di trovare un contatto.
In quei momenti infiniti i corpi si cercavano, si stringevano a vicenda, diventando una cosa sola. Il sangue ribolliva nelle loro vene per l'eccitazione. I loro cuori battevano all'unisono ad un ritmo che diventava man mano sempre più incalzante.
E così, notte dopo notte, i due compagni si abbandonavano a quella passione, fino a consumare i loro corpi e le loro anime.
Solo alla fine, sfiniti, sudati, ma pienamente appagati dal loro desiderio, si distendevano l'uno accanto all'altro avvolti in un caldo abbraccio, aspettando così che sorgesse il sole di un nuovo giorno.
Sanji adorava questi momenti di estrema tranquillità, con a fianco la persona che più amava al mondo. Anche quelli erano degli attimi carichi di passione, ma di una passione diversa, piena di delicatezza; una delicatezza che lasciava il biondo senza fiato. Ed era proprio in quegli istanti che spesso si fermava a ragionare su di lui, su Zoro.
Infatti, come rimaneva colpito dalla sua grande forza dimostrata durante gli allenamenti, ma soprattutto in combattimento, il cuoco rimaneva altrettanto di stucco quando trascorreva quei momenti con lui.
Lo stupiva tutte le volte la dolcezza che lo spadaccino gli dimostrava quando erano insieme: la delicatezza del suo tocco, dei suoi baci, delle parole che gli sussurrava nell'orecchio.
Quando erano da soli il verde riusciva a fargli scoprire un lato di sé che non avrebbe mai rivelato a nessun altro. E il biondo sapeva che tutte quelle attenzioni erano solo per lui.
Sanji amava lo spadaccino così com'era: amava il suo lato cinico e duro, quello con cui spesso e volentieri litigava; amava però anche quel lato sensibile che si mostrava esclusivamente a lui.
Ormai il sole era quasi scomparso sotto il mare; anche Zoro decise che si era allenato abbastanza per quel giorno.
Riprese la maglietta che si era tolto prima di iniziare e che aveva appoggiato a terra e la usò per asciugarsi il sudore dalla fronte.
Poi a passi lenti e silenziosi si avvicinò al cuoco il quale era ancora troppo assorto nei suoi pensieri per accorgersi del suo arrivo.
Improvvisamente il biondo si riscosse al suono di quella voce che era a lui così familiare.
-Ehi, andiamo? È quasi ora di cena.- gli disse lo spadaccino che gli stava tendendo la mano per aiutarlo ad alzarsi.
-Sì!- rispose il cuoco, afferrando quella mano tesa verso di lui.
“Questa è la nostra storia”
Furono queste le parole che vennero in mente in quel momento a Sanji che gettò via il mozzicone della sigaretta fumata. Ed insieme i due si incamminarono per raggiungere il resto della ciurma che si trovava già intorno al tavolo della cucina in attesa della cena.
P.S: dedico questa fic a Clerith (per il regalo mancato che lei sa), ringraziandola per tutto l'aiuto che mi da quando le rompo le scatole.
Inoltre ringrazio bads, yuki e la capa Slits che mi hanno sostenuto nei momenti di crisi, durante la stesura della fic!*smack smack*
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