TUTTO CIÓ CHE SEI, Sanji/Zoro

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NonnaPapera!
view post Posted on 2/8/2010, 16:29




TUTTO CIÓ CHE SEI


 


Il sole tingeva di rosso il cielo annuvolato.


I mugigawa erano tutti schierati uno di fianco all’altro, in attesa dell’emminente scontro.


Davanti a loro si stagliava una banda che pareva confondersi con l’orizzonte, talmente tanti erano i membri che la costituivano.


Nessuno di loro era preoccupato.


Sguardi fissi verso i nemici, sul viso di tutti l’ombra di un sorriso .


Chi sarcastico, chi ironico, chi di scherno e chi di compassione.


Infondo loro erano davvero forti, e per quanto gli avversari fossero moltissimi, erano tutti poco più che mediocri combattenti.


Però lo scontro era inevitabile, quei predoni facendosi forti davanti alla povere gente(più per il loro numero , che per effettive capacità combattive) la vessavano ormai da lunghi anni .


Non c’era stato perciò bisogno di parole, Rufy aveva stretto i pugni e gli altri ,come richiamati da una forza invisibile, gli si erano allineati a finco, pronti a seguire ancora una volta il  loro capitano.


Senza prevviso Rufy tirò un pugno che spazzo via una decina di avversari.


La battaglia ebbe così inizio.


Nami, Usopp e Chopper si tenevano sul fondo, pronti a rimandare a terra chiunque tentasse di rialzarsi, dopo essere passato in precedenza, tra le grinfie dei loro compagni.


Poco più avanti sulla sinistra si erano posizionati Nico-Robin, Franky e Brook che facevano piazza pulita, senza troppe difficoltà, dei malcapitati avversari che gli capitavano a tiro.


Sulla destra invece, erano intenti a combattere Sanji e Zoro immersi in una loro personale litigata che immancabilmente coinvolgeva molti degli sventurati banditi che avevano l’ardire di intromettersi nelle loro personale discussione.


Rufy invece era nel bel mezzo della massa di predoni e li faceva volare a coppie lontano nella foresta.


Tutto stava andando liscio come l’olio.


-Accidenti che noia, ad averlo saputo lasciavamo Rufy a combattere da solo, tanto lui sarebbe bastato ed avanzato!- borbotto Franky guardandosi intorno, dopo che la battaglia si fu conclusa.


Più di mille umini dolortanti e lamentosi era stesi un po’ ovunque per tutto il grande spiazzo di terra, sul quale si era svolto lo scontro.


Altri meno fortunati, pendevano dai rami degli alberi, della foresta attigua, come tanti frutti maturi.


Tutti  lentamente lasciarono il campo di battaglia per tornare alle loro incombenze.


Solo Sanji e Zoro si attardarono in quello spiazzo, sul quale le ombre della sera inizavano ad allungarsi silenziose.


Dovevano ancora finire il loro scontro.


Alcuni insulti da parte del cuoco, risposte cattive dalla bocca di Zoro.


Era sempre così.


Infondo lo scontro era l’unica cosa che riusciva realmete ad unirli: gusti, passioni, interessi, non avevano nulla in comune se non questo.


Ed anche se nessuno dei due era pronto ad ammetterlo il combattere era l’unico modo per sentire l’altro un po’ più vicino, un po’ più simile a se, un po’ meno irragiungibile.


Perché mai nessuno dei due, se le circostanze fossero rimaste immutate, avrebbe confessato i suoi sentimenti all’altro.


Ma si sa il fato a volte ci aiuta, a scoprire i nostri sentimenti anche contro la nostra volontà.


Mentre lo scontro tra i due si faceva sempre più intenso, una figura magra e inquietante si muoveva, apparentemente silenziosa, tra i bassi cespugli  che delimitavano la foresta.


Acquattata attendeva il momento opportuno per fare la sua mossa, si sarebbe vendicato di quei pirati che avevano così facilmente fatto fuori il suo enorme esercito e disfato i suoi piani di potere.


Due erano troppi per lui, ma almeno su uno si sarebbe vendicato, bastava solo attendere.


Un movimento di Zoro e le sue katane proiettarono Sanji addosso ad un enorme masso, facendolo accasciare al suolo momentaneamente.


L’ombra sorrise.


Era il momento giusto, quello strano spadaccino con tre spade sarebbe stato la sua vittima sacrificale.


Portandosi di fronte al vice-capitano il buffo ometto si schiarì la voce.


-La pagherai per aver distrutto il mio esercito-


Zoro lo guardò con sufficienza, ci mancava solo quello sgorbietto, per concludere la sera…


-Senti, pure un cieco si accorgerebbe del divario che c’è tra noi, se non vuoi farti male ti conviene sparire-


L’uomo ghigno.


-E’ vero…ma il trocco sta nel rendere te inoffensivo…-


Senza che Zoro potesse capire cosa stava avvenedo, l’avversario si portò le mani sulla fronte, gridando.


-FORZA DEL PENSIERO, MEMO-MEMO!-


Un piccolo raggio blu attraversò la distanza che li divideva e si proiettò sulla fronte del verde.



PICCOLO SPAZIO PRIVATO:


Questa fic mi è stata ispirata da una richiesta postata su di un commento ad un' altra mia fanfic su efp da hachiko87


Il commento è qui riportato (solo la parte che riguarda questa storia)


"Se posso vorrei svelarti una mia piccola fantasia: sò che Zoro non è un tipo assolutamente romantico o debole, ma ho sempre sognato di leggere una fanfiction dove Zoro si trova in pericolo e Sanji lo salva, oppure una dove Sanji fa molti gesti romantici nei confronti di Zoro.
Se è possibile mi farebbe davvero molto piacere se tu ne facessi una di questo genere, ma se non puoi non fa niente. "


Dal momento che non solo posso, ma l'idea mi piace assai ecco qui il primo capitolo .


Sperando che la lettura sia di vostro gradimento ringrazio hachiko87 innanzi tutto e poi tutti quellli che lasceranno un commento !


Alla prossima


p.s. il colore del rating per ora è verde ma potrebbe anche variare di parecchio...voi che ne pensate?
 
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mauryna
view post Posted on 2/8/2010, 19:33




Non posso che supplicarti di non farmi attendere troppo il seguito

*gira per casa in preda all'ansia*

sono troppo curiosa di sapere cosa fare quel potere mantale a Zoro....
lo rende femminile?
gli fa perdere la memoria?
lo rende come un bambino piccolo?

posta appena puoi
per favoreeeeee questo è per te
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 3/8/2010, 09:02




Anzitutto mi scuso per i molteplici errori, come al solito l'ho postata senza rileggerla ed oggi sono inorridita nel riguardarla...
Grazie per la recensione e non ti preoccupare presto metterò il 2 capitolo...per il rating penso che diventera presto rosso ciliegia...spero che la cosa non disturbi nessuno!
...Comunque ci hai preso...a Zoro capita giusto una di quelle cose...la più ovvia ovviamente :)
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 3/8/2010, 09:47




ATTENZIONE QUI ZORO E' ESTREMAMENTE ANCHE SE VOLUTAMENTE OOC!


 


CAP 2


 


Sanji scosse più volte la testa inferocito.


Quell’idiota di un marimo, gliela avrebbe fatta pagare cara, nessuno poteva permettersi di sbatterlo con tale barbarie contro un masso e passarla liscia… nessuno neppure Zoro.


Alzò lo sguardo incazzato nero, in cerca del famigliare colore verde.


Quello che vide lo lasciò per alcuni istanti interdetto.


Non capiva.


Un mingherlino e, a dirla tutta, buffo ometto stava di fronte al suo compagno, che era illuminato sul volto da una strana quanto inquietante luce bluastra.


Cosa caspita stava facendo?


Era evidente che quello, seppur non apparisse a prima vista pericoloso, doveva avere cattive intenzioni, perché quell’idiota rimaneva lì impalato senza fare nulla?


Sanji decise che tanto il compagno se la sarebbe cavata da solo e perciò si sedette in attesa di riprendere il loro scontro, mentre si accendeva una sigaretta.


Il raggio blu passò e per poco al cuoco non prese un colpo.


Zoro aveva fatto cadere le spade, che erano state prontamente raccolte e allontanate dall’altro.


Senza che potesse rendersene conto il biondo stava già correndo alla volta dei due, era assurdo ma sentiva dentro di se che il compagno era in grave pericolo.


Il capo della banda di banditi estrasse un pugnale e senza perdere altro tempo si lanciò sullo spadaccino.


-Via di lì!- urlò Sanji.


Il suo gridò ebbe l’effetto di sorprendere i due, ma accadde una cosa strana.


Quando Zoro si rese conto che l’altro impugnava una lama, cadde all’indietro con il volto sfigurato dal terrore, iniziando a supplicare l’avversario di non colpirlo.


Quest’ultimo ripresosi dallo spavento di avere un altro avversario da battere, aveva ripreso ad avventarsi sul verde.


Sanji però era giunto di corsa e senza perdere tempo aveva iniziato ad assalirlo di calci, offuscato da una rabbia cieca.


Non capiva cosa avesse fatto a Zoro, ma era evidente che se non fosse intervenuto lui, lo avrebbe di sicuro pugnalato a morte.


Continuò a colpirlo ripetutamente, fino a scagliarlo lontano al di la dalla scogliera che cadeva a picco sul mare subito dopo il limitare del bosco.


Certo che l’avversario fosse finito si voltò verso il compagno che era ancora a terra.


Lo fissò per un istante poi si diresse verso le sue spade, le raccolse e gli si avvicinò.


Al vederlo arrivare verso di lui e per giunta armato, dalla gola di Zoro uscì un grido strozzato.


- Sta lontano da me, ti prego non ti ho fatto niente…-mormorò cercando di allontanarsi il più possibile.


Sanji lo guardò esterrefatto.


-Zoro piantala di scherzare non è divertente e poi queste spade sono tue mica mie!-


Così dicendo fece per allungargliele ma l’altro non accennò a prenderle.


Sanji decise che, anche se strano, un po’ di delicatezza nei confronti di quella testa d’alga in questo momento sarebbe stata la cosa più sensata da fare.


Poggiò le spade a terra un bel po’ lontane, giusto per calmare l’altro, e gli si sedette davanti senza tentare però di toccarlo per evitare di spaventarlo inutilmente.


Si riaccese un’altra sigaretta, dopo che la prima era andata persa nella furia dello scontro di poco prima.


Rimasero in silenzio per alcuni istanti, poi il biondo prese la parola.


-Sembri piuttosto confuso…cosa ricordi?-


Lo spadaccino scosse la testa lentamente, continuando a guardarlo con fare circospetto, ad indicare che non ricordava nulla.


-Il tuo nome lo ricordi?-


-Zoro…è così che mi hai chiamato prima…-


Sanji lo fisso per un lungo istante, la cosa si stava facendo via via sempre più preoccupante, doveva portarlo il prima possibile da Chopper per farlo visitare.


Doveva agire con cautela, era evidente che l’altro non si fidava per nulla di lui.


Decise che la cosa migliore era innanzi tutto presentarsi e rispondere alle domande di Zoro nel caso ne avesse fatte.


-Allora io mi chiamo…-


-…Sanji…- finì mormorando il verde.


-Ti sta tornando la memoria?-


Chiese Il biondo in un impeto di felicità avvicinandosi.


Zoro trasalì leggermente ma non si allontanò, era già qualcosa.


-No, ricordo solo il tuo nome…chi sei?-


Uno sbuffo rassegnato, niente da fare doveva portarlo da Chopper il prima possibile.


Soppesò poi ,per un breve attimo, cosa rispondere a Zoro, non voleva spaventarlo ulteriormente dicendogli che erano entrambi pirati in cerca di avventura per il grande Blu…sarebbe stato troppo per il momento.


Decise di dirgli che erano, insieme ad altri, dei compagni di viaggio.


-Dunque?-lo incalzò Zoro sospettoso.


-Io e te siamo compagni e…-


Non riuscì a finire la frase perché l’altro gli si gettò tra le braccia stringendolo forte.


-Ma…che cazzo fai?-


-Oh scusa, io non ricordo nulla…devi essere uno di quelli che non si lascia andare a molte tenerezze… comunque se siamo insieme, vuol dire che mi vuoi bene anche se non lo dimostri…-


-…-


La sigaretta cadde dalle labbra di Sanji che si erano spalancate per la sorpresa.


Possibile che anche smemorato l’altro fosse così zuccone?


Aveva capito male…ed ora era convinto che fossero una coppia!

 
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mauryna
view post Posted on 3/8/2010, 12:50




Sei stata velocissima, ti adoro erp questo :wub: e vai tranquilla il rosso è uno dei miei colori preferiti :woot:

Povero Zoro senza memoria e sanji non fare il zuccone, Zoro ha capito benissimo.....

Ora Zoro devre essere curato, coccolato *çççççççççççç*

Aspetta che mi riprendo dai pensieri rossi rossi....

non ci riesco.
 
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*Fr@ncy*Cull&n*
view post Posted on 3/8/2010, 13:47




Che bella *_*
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 5/8/2010, 11:08




Cap3


 


Sanji si riprese un poco dalla sorpresa, soppesando il da farsi.


Se avesse assecondato Zoro in questa  assurda bugia, una volta recuperata la memoria e la sua identità di certo l’avrebbe fatto a pezzi.


Il suo corpo però risentiva ancora del calore dell’abbraccio di poco prima…ed infondo non avrebbe dovuto sforzarsi di amare Zoro, anzi semmai era di solito che nascondeva i propri sentimenti nel terrore che il verde lo rifiutasse.


Questa pareva l’occasione ideale per approfondire i contatti.


Si schiarì la voce.


-La verità è che noi facciamo parte di una ciurma, solchiamo i mari per…fini commerciali e gli altri membri dell’equipaggio non sanno di noi due…a proposito degli altri è il caso che ti accompagni da Chopper, il medico di bordo, speriamo che lui sappia cosa fare.-


Detto questo si alzò attendendo che l’altro lo imitasse.


Prima di avviarsi verso il villaggio raccolse le spade guardandolo di sbieco.


Zoro era trasalito.


-Credimi, ora ti fanno paura…ma se le lasciassi qui a marcire, una volta recuperata la memoria,  mi faresti a fette!-


- Ne dubito- mormorò il verde incamminandosi dietro a Sanji.


Camminarono in silenzio per dieci minuti buoni poi quando Sanji iniziò a scorgere le prime luci del villaggio si fermò di botto.


Il risultato fu che Zoro gli andò a sbattere contro la schiena e caddero entrambi come due salami.


-Ehi che c’è perché ti sei fermato?-


Sanji si voltò trovandosi faccia a faccia con Zoro disteso sopra di se…la situazione si faceva di minuto in minuto sempre più difficile da gestire e il biondo lasciò uno sbuffo che era a metà tra il frustato e l’eccitato.


Lo spadaccino non accennava a muoversi e al cuoco stava iniziando a scaldarsi il sangue nelle vene.


Zoro sorrise, non uno dei suoi soliti ghigni sarcastici, un sorriso tenero ed…innamorato.


A Sanji si fermò il cuore per un istante.


Come se fosse la cosa più naturale del mondo il verde calò la testa, e posò le labbra calde e bagnate sul collo del cuoco.


-Che…che fai? Non è il momento, credimi-


Zoro senza ascoltarlo si mosse leggermente iniziando a strusciarsi contro l’inguine del compagno ed iniziò a baciarlo.


Un bacio timido, inesperto, ma che era la cosa più eccitante alla quale il biondo avesse mai preso parte.


Senza dire più nulla ribaltò le posizioni schiacciando con il suo peso il verde sotto di se.


Senza fermarsi nemmeno un minuto a ragionare, iniziò a far scorrere le mani  sul corpo dello spadaccino, per esplorarlo, per sentirlo suo.


L’altro dal canto suo non si ritraeva, lo lasciava fare, anche se non prendeva più attivamente parte a quel gioco di seduzione.


Dopo alcuni istanti Sanji se ne accorse e si bloccò di colpo.


-Che ti prende? Mi pareva fossi stato tu ad iniziare, non vuoi?-


-Si…solo, io non ricordo nulla- disse scuotendo lentamente la testa .


-Questo lo avevamo già appurato e con ciò?-


-…scusa ma io ricordo solo vagamente cosa sia un bacio…il resto è buio completo, però sono sicuro che continuando mi tornerà in mente cosa fare…-


La frase fu come una doccia gelata per la mente di Sanji.


Cosa stava facendo?


Era assurdo si stava approfittando della situazione e di Zoro!


Il vice capitano non era mai stato un tipo da dover proteggere, anzi semmai era il contrario.


Però ora , per quanto strano, la situazione era differente e lui aveva bisogno più che mai di cure e di attenzioni…Sanji si maledì mentalmente.


Lo doveva aiutare e proteggere, non violentarlo, anche se con il suo tacito consenso, in mezzo ad un prato!


Non importava quanto eccitante fosse Zoro, lo avrebbe difeso: da se stesso e dagli altri a qualunque costo.


Fermo in questo proposito Sanji si rialzò lentamente.


-E’ tardi, andiamo ti porto da Chopper.-così dicendo gli allungò una mano e lo fece alzare.


-ma…-


-Quando ricorderei…capirai, ora sbrighiamoci-


Senza aggiunger altro si avviò verso la locanda seguito da uno Zoro molto confuso.


Appena aperta la porta della trattoria vennero investiti da una cagnara allegra  e giocosa.


Erano tutti seduti al tavolo a bere e a mangiare mentre ridevano e scherzavano.


Il primo ad accorgersi di loro fu Brook che con un salto agile si parò davanti ai due e portando una mano ossuta attorno alla spalla di Zoro disse:


-Yo oh oh vieni amico sei in ritardo gli altri sono già tutti brilli, se non cominci subito a bere finisce che resti l’unico sobrio-


-…-


Zoro lo guardò allibito, poi girò leggermente la testa e fissò per un istante le ossa della mano che lo stava tenendo stretto.


-Sch…scheletro…- fu l’ultima cosa che disse prima di svenire.



PICCOLO SPAZIO PRIVATO:


Ed ecco a voi il terzo capito...riuscirà Sanji a resistere alla tentazione?


Alla prossima


Grazia a tutti per aver recensito!

 
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mauryna
view post Posted on 5/8/2010, 12:32




Zoro che sviene alla vista di Brook
La storia è sempre più intrigante, Sanji deve difendere Zoro da se stesso e dagli altri.....e chi difende Sanji dai tentativi di seduzione di Zoro ?
*çççççççççç*
*ççççççççççççççççççççççç*

meglio che smetto con i pensieri osce.... cioè smetto di pensare è meglio :D

 
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Robin chan
view post Posted on 6/8/2010, 10:10




Bellissimo capitolo!!!
Il nostro marimo smemorato è proprio fenomenale!!! Sei bravissima Nonna Papera!!
 
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Princess Ai
view post Posted on 6/8/2010, 11:20




Che bello! Mi piace quest'idea di Zoro privo di memoria!
Continua così che io mi appresto a leggere il prossimo capitolo! :wub:
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 6/8/2010, 13:20




Grazie per i commenti !
Alla prossima
 
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view post Posted on 7/8/2010, 09:42
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Avevo intenzione di leggere questa fic una volta conclusa...
Però alla fine non ho resistito, voglio proprio vedere che farà Sanji...
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 15/8/2010, 19:10




Cap 4



Zoro si risvegliò alquanto confuso su di un letto scricchiolante in una stanza sconosciuta.
Senza capire bene dove fosse si avvicinò per istinto alla porta della camera nel tentativo di capire dove si trovasse.
Avvicinò l'orecchio al battente della porta e rimase per un attimo in ascolto.
Delle voci basse ma concitate giungevano da fuori.
-Come diavolo è successo? - stava chiedendo una voce profonda con uno strano accento americano*.
.Sanji accidenti a voi due... sempre lì a litigare, poi abbassate la guardia e vedi cosa succede?-
Questa volta era stata una voce di donna a parlare e sembrava anche piuttosto furiosa.
-Non me ne frega nulla voi avete combinato il pasticcio e tu... visto che sei l'unico sano, lo risolverai-
Sempre la stessa voce femminile incazzata, che alle orecchie di Zoro risuonò alquanto fastidiosa.

-Ma non ricorda niente niente?-

Zoro si azzardò ad aprire la porta.

Un tipo strano con un naso infinito stava saltellando sfregandosi le mani, sembrava felice…

-Usopp, guai a te so a cosa stai pensando… se ti azzardi a raccontare frottole a Zoro giuro che ti metto nel menù di sta sera!-

Sanji si era sfilato la sigaretta di bocca e guardava in cagnesco il nasone di nome Usopp.

-Dottore tu che ne pensi?-

Una bella ragazza mora aveva appena fatto una domanda.

-Mhà, non so che dire… fisicamente sta bene a parte l’amnesia, dovrò fare delle ricerche per trovare un modo di convertire l’effetto del frutto del diavolo-

La voce proveniva da un punto che Zoro non riusciva a scorgere… però quel dottore che voce buffa che aveva!

-Si, comunque la maggior parte degli effetti dei frutti sono passeggeri, fai bene a cercare una cura ma può darsi che riacquisti la memoria da solo!-

Aveva sentenziato la mora con voce tranquilla.

-Eh eh Zoro con l’amnesia… forte! Però rivoglio il mio vice-capitano il prima possibile!-

La frase era stata detta da uno strano tizio che si era allungato a dismisura per tutto il corridoio!

Lo spadaccino ingoiò saliva a vuoto… quelle persone erano davvero strane, però sembravano tutte, a loro modo, preoccupate per lui!

Sanji stava n mezzo al loro senza fare una piega, perciò se c’era lui non c’era motivo di avere paura.

-Allora è deciso fino a che non riacquisterà la memoria tu gli starai appiccicato! E guai a te se ti metti a litigare con Zoro… ci siamo intesi?-

Una ragazza rossa, la stessa che aveva parlato all’inizio, stava puntando il dito con aria minacciosa verso il suo compagno.

Di quelli strani personaggi non ricordava nulla, né i nomi né le facce… solo di Sanji ricordava sia il nome che la faccia… e ricordava anche di amarlo.

Si, quest’ultima cosa era impressa a fuoco nella sua mente!

Allora perché quella rossa così petulante stava ammonendo Sanji di non litigare con lui?

Loro si amavano, perché avrebbero dovuto litigare?

-Ragazzi un’ultima cosa… non ho detto a Zoro che siamo dei pirati, non mi pareva il caso, viste le circostanze-

La voce di Sanji era risuonata bassa nel silenzio dei presenti.

Zoro indietreggiò di un passo.

Pirati!?

Lui non era un pirata, era un… cacciatore di taglie!

-Diglielo!-

Ora quel ragazzo di gomma non aveva più l’aria allegra e spensierata di poco prima.

Il suo sguardo era fermo e sicuro e non ammetteva repliche.

Sanji non disse una parola e si limitò ad annuire.

-Sapevo che lo avresti detto, infondo mi ero reso conto di aver sbagliato…-

Aveva mormorato il biondo dopo una tirata alla sigaretta!

La testa di Zoro cominciava a girare, quello sguardo lo riconosceva, l’aveva già visto oltre volte in passato.

Era quello che l’aveva convinto ad abbandonare tutto ed a diventare un… pirata!

Si anche lui era come loro, la testa cominciò a martellare insistentemente e a Zoro non rimase altro che trascinarsi fino al letto per stendersi.

Il vociare continuava, ma lui era sprofondato nell’oblio di un sonno agitato, da ricordi assopiti.

PICOLO SPAZIO PRIVATO:
* ~ Stray aveva provato a collocare geograficamente i vari personaggi della ciurma e Franky era stato definito americano ( camicia Hawaiana, gran bevitore di cola e molto spaccone) da quel momento lo vedo solo in questi termini

Chiedo venia per la lunga assenza, ma si sa il volere delle muse è strano ed incostante, nell'ultimo periodo ho scritto molto ma questa storia era in blocco.
Questo capitolo come avrete notato e di transito non ci sono stati ne grandi colpi di scena ne grandi scene (gioco di parole per definire le lemmon )

Nel prossimo cappy : Sanji prenderà alla lettera gli ammonimenti di Nami e si comporterà moooolto bene con Zoro... ma dovrete aspettare ancora qualche capitolo per la tanto agognata lemmon (sorry ma io non ce lo vedo Sanji che si fa uno Zoro così indifeso O__o )
Sperando che continuerete a seguire la storia... vi ringrazio per tutte le recensioni e per le idee (continuate a scrivere quello che pensate, perchè così le mie storie si arricchiscono)

Grazie a tutti per i commenti, sperando che questo capitolo non vi abbia annoiate...
Alla Prossima!

p.s. dovrei riuscire a concludere la storia entro la prossiama settimana, diversamente partirò per due settimane e non riuscirò a postare fino almio ritorno (comunque tranquille cercheò di comcludere il tutto prima di levare le tende ;P )
 
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mauryna
view post Posted on 16/8/2010, 10:05




Zoro inizia a ricordare di essere stato un cacciatore di taglie e di essere poi diventato un pirata?
Cosa ricorderà d'altro una volta sveglio?

ammetto di essere curiosa, di leggere come si comporterà Sanji con Zoro quando dovrà dirgli che in realtà gli ha mentito e che loro sono pirati.

Comunque Zoro così sicuro di amare Sanji è :wub:
Non farmi aspettare troppo il prossimo capitolo, tiprego tiprego tiprego :cry:
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 17/8/2010, 15:42




Cap 5


 


Si risvegliò con un senso di confusione totale.


Il ricordare determinati spicchi di vita si stava rivelando al quanto doloroso.


Ora ricordava di essere un pirata, ma a dire il vero non capiva come ciò potesse essere.


Non gli sovveniva nessuna qualità od attitudine che lo potesse collocare con onore all’interno di una ciurma di bucanieri.


Quelle tre spade, abbandonate solitarie in un angolo poco luminoso della stanza, continuavano a non dirgli niente- semmai gli incutevano un poco timore.


Zoro sbuffò, la situazione si stava facendo dolorosa e estenuante… voleva certezze.


Un leggero bussare gli fece voltare lo sguardo scuro verso la porta chiusa.


-Avanti-


All’invito la porta si dischiuse mostrando il sorriso del cuoco.


Sanji attraversò la stanza tenendo in equilibrio su un vassoio ogni sorta di leccornia.


Il verde fissò famelico i piatti- tutti decorati divinamente- e senti lo stomaco brontolargli scontento.


-E’ da più di un giorno che non tocchi cibo, ho pensato avessi fame- disse il biondo tirando una boccata alla sua sigaretta.


-Grazie, sembra tutto molto buono-


-Sai io sono il cuoco di bordo, generalmente quasi tutti apprezzano le mie vivande- concluse però la frase con un sorriso mesto ed un po’ malinconico.


Zoro lo fissò di sottecchi ma non disse nulla.


Sanji lo guardò addentare le brioche calde che aveva preparato, con voracità- se avesse sputo che generalmente era lui a contestare tutti i suoi piatti, chissà come avrebbe reagito- pensò tra se Sanji.


La colazione venne consumata tutta in brevissimo tempo, intervallata da lodi per la maestria del cuoco.


Tutti quei complimenti misero in serio imbarazzo il povero Sanji.


Non era abituato a vedere Zoro mangiare senza brontolare, figurarsi l’essere riempito di complimenti.


Tutta questa faccenda stava prendendo una piega ben strana.


Era veramente bello riuscire a conversare pacificamente senza zuffe ed insulti, però il vecchio Zoro gli mancava terribilmente.


Zoro si rivestì velocemente e indirizzando un sorriso sghembo alla volta del compagno chiese.


-Che si fa?-


-Avremmo dovuto levare le tende oggi… però viste le tue condizioni, si è deciso di rimanere ancora un po’-


Zoro annuì, effettivamente quegli strani personaggi che –a quanto pareva- erano i sui compagni di ventura, si preoccupavano per lui e questo lo rincuorava.


- A proposito degli altri… - Sanji esitò leggermente nervoso, non sapendo come affrontare lo spinoso argomento.


Come avrebbe reagito Zoro alla rivelazione di essere un pirata?


Eppure, sapeva bene che non poteva mantenere la bugia a lungo, Ruffy non glielo avrebbe concesso.


-Si lo so, sono… siamo pirati- mormorò sommessamente il verde.


Il cuore di Sanji fece un salto.


-Ricordi?-


-Bhè , vi ho sentito parlare ieri ed i ricordi hanno cominciato a riaffiorare… prima che tu me lo chieda, no, non c’è altro, questa è l’unica cosa che mi è tornata alla mente-


Sanji annuì affermativo, evidentemente parlare dell’amnesia non aiutava certo il compagno.


Probabilmente il modo migliore per fargli tornare la memoria era quello di distrarlo.


-Ti va di fare un giro per il paese con me?-


Quella sembrava l’idea più felice che gli potesse venire alla mente.


Avrebbe potuto tenere sott’occhio Zoro, evitare che si mettesse nei guai ed allo stesso tempo passare degli attimi preziosi in sua compagnia, senza l’ingombrante-e pericolosa- presenza dei restanti membri della ciurma.


-Si certo-


Senza attendere altro imboccò l’uscita seguito subito da Sanji che si richiuse la porta alle spalle e lo raggiunse in corridoio.


Sulle scale il biondo lo oltrepassò arrivando per primo al piano terra, dove si trovava l’osteria –e dove erano riuniti anche gli altri-.


-Noi usciamo- disse lapidariamente, sospingendo Zoro il più velocemente possibile verso l’uscita.


Il verde non poté far altro che salutare sommariamente gli altri che si ritrovò già all’aria aperta.


Prima che il compagno si richiudesse frettolosamente la porta alle spalle, poté lanciare uno sguardo fugace hai membri dell’equipaggio.


Ci furono due cose che notò immediatamente ed alla prima diede subito voce.


-C’era una renna seduta al tavolo?- domandò incredulo.


-Si quello è Chopper, il medico di bordo-


Sanji non riuscì a reprimere un ghigno vedendo la faccia allucinata dell’altro.


-Ma ne sei certo?-


-Fino a prova contraria sei tu lo smemorato non io… certo che ne sono certo! Tra l’altro è anche molto in gamba, ti ha strappato alla morte svariate volte- dicendo quelle ultime parole la voce del biondo scese di un’intonazione ed il suo sguardo si incupì.


-Fare i pirati è molto pericoloso, vero?- domandò notando il cambiamento d’umore del cuoco.


-Si, però diciamo che tu molto spesso te le vai a cercare, incurante del dolore che provochi a chi ti vuole bene- borbottò ormai completamente preso in tetri ricordi.


Zoro fissò spaesato il partner.


Poi spinto solo dall’istinto si avvicinò al volto del biondo, lo incorniciò tra le mani e sussurrò, fissandolo negli occhi.


-Scusa-


Infine posò un bacio a fior di labbra su quelle tese e strette- per i tristi ricordi -di Sanji.


Quando si staccò, il biondo -nel tentativo di darsi un contegno- si allontanò di qualche passo e quasi inciampò nei suoi stessi piedi.


Non era facile gestire uno Zoro così diverso dal solito.


I sui modi lo lasciavano del tutto spiazzato e privo di difese.


Erano delle sorprese piacevoli, ma una volta passate, lasciavano l’amaro in bocca al cuoco.


Gli mancava terribilmente la strafottenza e l’arroganza del solito Zoro.


Scosse la testa deciso a non pensarci.


-Andiamo?-


Chiese incamminandosi per le colorate vie del paesello.


La mattinata così come il pomeriggio trascorsero veloci e piacevoli.


Sanji era sempre al fianco di Zoro, pronto ad aiutarlo, sollecito e gentile.


Gli aveva parlato un po’ della ciurma, dei loro compagni e delle loro avventure.


Sorridendo ogni volta che incrociava lo sguardo sbalordito del verde.


Quando nel tardo pomeriggio il vento aveva iniziato ad alzarsi, si era sfilato la giacca e con gesto incerto l’aveva passata attorno alle spalle dello spadaccino.


Era strano doversi prendere cura così di Zoro, ma era anche piacevole.


-Vuoi rientrare? Hai freddo?- domandò sollecito


-No sto bene grazie-


Mentre camminavano -consci uno della presenza dell’altro- in un distensivo silenzio, passarono davanti ad un banchetto che vendeva sushi.


Zoro si fermò con sguardo affamato.


Senza attendere la richiesta Sanji si portò davanti alla venditrice ed ordinò due tazze.


Si sedettero poi a poca distanza su di un vecchio tronco ormai morto.


Mangiarono in silenzio per alcuni istanti, poi Zoro disse:


-E’ molto buono… ma sono certo che tu lo faresti meglio!-


Sanji sorrise a quel complimento spontaneo un poco imbarazzato.


No proprio non ci riusciva ad abituarsi alla situazione.


Fissò Zoro in volto e poi avvicinò le bacchette al viso di quest’ultimo.


Con abilità afferrò, tra le piccole stecche di legno, un chicco di riso che era misto sulla guancia di Zoro e glielo portò alle labbra.


Il verde lo accolse in bocca fissando lo sguardo nel suo ed a Sanji si asciugò la salivazione.


Lo desiderava moltissimo, ma sapeva bene di non potere… non così non in quelle condizioni.


Il biondo sbuffò leggermente a questi suoi pensieri -che scacciò- per poi sorridere e scendere sulle labbra del compagno, in un casto bacio.


La gentilezza e le attenzioni di Sanji mozzavano il fiato a Zoro, che si crogiolava in quella giornata così perfetta.


Poi un pensiero lo colse.


Chissà quante altre giornate così belle avevano trascorso, e lui se le era scordate.


Cercò di rincorrere nella sua mente pensieri che però non riusciva ad afferrare.


Dopo un po’ rinunciò all’intento, rimanendo però con un nuovo ed alquanto strano senso di inquietudine.


Perché non gli ritornavano alla mente i bei momenti passati con Sanji?


Infondo, erano bastate poche parole dette da persone sconosciute –almeno al momento- per ricordargli che era un pirata!


Allora perché con il suo compagno questo non accadeva?


Un dubbio inquietante quanto sibillino si affacciò ai suoi pensieri.


E ricordò la seconda cosa che quella mattina presto lo aveva colpito.


Le facce spaesate dei sui compagni quando la mattina erano usciti insieme, facce allucinate e sorprese… come se vederli insieme fosse una cosa fuori dal mondo


Il mal di testa si rifece vivo, insopportabile e pulsante.


Fu un attimo… e di nuovo tutto tornò ad essere nero.


Sanji allungò le braccia, appena in tempo, per afferrare il corpo svenuto del compagno.


 


PICCOLO SPAZIO PRIVATO:


Ok ora si entra nel vivo della cosa (era anche ora direte voi), questo capitolo è stato scritto apposta per soddisfare le richieste di  hachiko87, ovvero, Sanji che fa un sacco di gesti romantici nei confronti di Zoro


Nella speranza che la cosa non vi abbia stomacato per come è stata impostata!


Allora cosa ve ne pare di questo ennesimo capitolo?


Zoro avrà ricordato qualche cosa?


Alla prossima

 
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25 replies since 2/8/2010, 16:29   283 views
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