Passione di spada, SanjiXZoro (rating Rosso)

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NonnaPapera!
view post Posted on 12/5/2010, 15:42




Autore:NonnaPapera!
Titolo:Passione di spada
Personaggi:Sanji Zoro
Genere:Romantico, Erotico
Rating:Rosso
Lunghezza:Long Fic
Avvertimenti:Lemmon ,Yaoi ,Possibile OOC


PASSIONE DI SPADA







Le sue mani correvano veloci sul suo corpo alla ricerca di una profonda soddisfazione. Margot si inarcò, per permettere meglio a quel passionale italiano, che tanto l’aveva stregata, accesso alla sua parte più intima e femminile. La lingua di Antonio l’accarezzò lentamente, fino a raggiungere la sua bocca e fondersi in un meraviglioso bacio alla francese…







Zoro alzò la testa dal libro che stava leggendo basito.



Bacio alla francese? Che cavolo era?



Quello stupido libro diventava pagina dopo pagina , sempre più incomprensibile.



Era iniziato come una bella storia di cappa e spada… duelli, sfide, avventure tra mercenari coraggiosi , al servizio di una duchessa e ribelli; non si sa bene come, si era trasformato in un romanzo d’amore.



Ora, non era che la cosa lo entusiasmasse ma, dal momento che lo aveva iniziato, era una questione d’orgoglio, doveva finirlo.



Il problema era che non ci stava capendo più niente.



Insomma, tutte le prime pagine, nelle quali erano descritte le scene di duello, erano chiare, molto ben scritte, entusiasmanti (secondo il suo modesto parere).



Poi, ad un certo punto della narrazione, il capo dei ribelli si invaghisce della duchessa… ed anche qui tutto chiaro…ma quello che stavano facendo in quel punto del libro, gli sfuggiva.



Certo, c’era da ammettere che, se è vero che lui era un esperto di spade e duelli, in fatto di amore e romanticismo non ne sapeva molto.



Anzi!



Riflettendoci, doveva purtroppo ammettere con se stesso che non ne sapeva proprio nulla!



Robin accidenti a lei!







DUE ORE PRIMA:



Zoro entrò in cambusa sbadigliando.



“ Oh Robin-san, mia adorata ! Vorresti un cocktail alla frutta per rinfrescarti dal caldo afoso?”



Sanji saltellava attorno all’archeologa che, seduta al tavolo era intenta a leggere un grosso tomo dall’aria noiosissima.



“Se non è un disturbo lo gradirei! Grazie mille Sanji!”



“Disturbo? Non dirlo neppure per scherzo, mia adorata!! Per me è un onore”



“ Ehi cuocastro anche io ho sete!”



Zoro si era seduto davanti all’archeologa sbuffando.



“Brutto zoticone se hai sete, alza il sedere e prenditi dell’acqua!”



Zoro si limitò a sbadigliare, tanto sapeva che Sanji non rifiutava mai da bere e da mangiare a nessuno… neppure a lui.



“ Vice capitano come mai qui? Solitamente, se non sbaglio, a quest’ora sei nel pieno dei tuoi allenamenti”



“Già, fa troppo caldo persino per me, dopo 400 flessioni ero talmente sudato da poter alzare il livello del mare di un metro”



“ Capisco, effettivamente oggi il caldo è veramente insopportabile…Persino il nostro cuoco, non ha resistito e si è tolto giacca e cravatta!”



Zoro si girò lentamente verso il cuoco e solo allora si accorse che effettivamente indossava solo la sua proverbiale camicia che, però, era arrotolata sulle maniche sopra i gomiti e, sul davanti aveva i primi tre bottoni slacciati, lasciando un’ampia visuale sul suo petto ,che per il caldo era leggermente imperlato di sudore.



Nico Robin fissava da dietro il libro che apparentemente aveva ripreso a leggere, Zoro che sembrava perso nei suoi pensieri.


Cap 2



“Eccomi mia dolce sirena! Per te il miglior cocktail di frutta, fatto con tutto il mio amore!”



Sanji stava poggiando due bicchieri sul tavolo.



“Tho testa d’alga bevi!”



“Ehi che cavolo è? Io mica volevo questo intruglio!”



Sanji si girò verso Zoro incazzatissimo.



“Brutta verza attaccata ad un corpo! Anziché lamentarti dovresti solo ringraziarmi! Quando si suda non si perde solo acqua ma, anche sali minerali e zuccheri… un semplice bicchiere d’acqua non è sufficiente, per ripristinare le perdite! Ma tu che ne vuoi capire? Bevi o ti prendo a calci!”



L’archeologa sorrideva leggermente mentre sorseggiava la bevanda che, come al solito era squisita.



“Allora mia musa… cosa ne pensi di questa creazione, che ho realizzato solo in tuo onore?”



“E’ davvero ottimo! Grazie”



“Oh mia stella polare un tuo complim…”



“Fa schifo! E’ troppo dolce”



“Tu brutto scherzo di essere umano…ringrazia il cielo che fa troppo caldo per litigare”



Così dicendo Sanji si diresse verso il lavello per ripulire, ma prima si rivolse a Nico Robin.



“Mio angelo, se ti dovesse servire qualcosa non esitare a chiamarmi!”



Dopo che si fu allontanato Zoro sbuffò di nuovo.



“Puah, ma non ti stomaca?” chiese



“Io trovo che la bevanda sia ottima!” rispose l’archeologa con il suo solito tono impassibile.



“No, non intendevo sta brodaglia! Mi riferivo a tutte le moine esagerate di quel cuocastro”



“Sanji è un romantico nel profondo dell’anima! Quando troverà qualcuno a cui dedicarsi col cuore si calmerà”



“Romanticismo…bhà non l’ho mai capito e non mi è mai interessato… né quello né tutto quello che ci gira intorno !”



Mentre parlava, tra una frase e l’altra, Zoro aveva finito a tempo di record quello che, fino a pochi secondi prima, definiva brodaglia.



“Già, certo il tuo interesse principale per te sono le spade… come per me lo sono i libri”



“Si bhè le spade e naturalmente, dormire” disse Zoro ghignando.



Subito dopo si fece di nuovo serio e annoiato.



“Solo che con questo caldo non riesco neppure a sonnecchiare”



L’archeologa poggiò il libro e sorrise.



“Che ne diresti di un’attività alternativa?” chiese chinandosi e frugando in una borsa ai suoi piedi.



“Cosa proponi?” domandò Zoro alquanto incuriosito.



Nico Robin si tirò su tenendo in mano un piccolo libro dalla copertina di pelle.



“Bhà che schifo, leggere non mi piace e , in più, i tuoi libri devono essere di un noioso…”



La mora sorrise .



“Leggi il titolo almeno” disse porgendo il libro a llo spadaccino



“PASSIONE DI SPADA. E’ un libro d'azione?”



“Bhè si, si potrebbe definire così”



“Dal titolo sembra interessante…Si perché no, lo leggo!”







Robin accidenti a lei!

Cap 3


Ed ora che poteva fare? Per poter continuare a capire quello stramaledetto libro, aveva bisogno che qualcuno gli spiegasse cosa caspita fosse il bacio alla francese!
A chi chiedere?
Dunque, andando per esclusione uno dei suoi compagni di sicuro lo sapeva.
Nico Robin era da escludere a priori, era lei che gli aveva prestato il libro e non gli andava di farle sapere che non ci stava capendo nulla, sarebbe stato imbarazzante.
Luffy … non c’era neppure da pensarci! Se era una cosa sconosciuta per lui, figurarsi se il capitano lo sapeva.
Chopper era un dottore, uno acculturato forse lui… però era pur sempre una renna e certamente, in questo caso non sarebbe stato di grande aiuto.
Usopp lui si poteva saperlo!
Stava già avviandosi a cercarlo, quando gli venne in mente di quanto il cecchino fosse fanfarone e bugiardo.
Era quasi sicuro che gli avrebbe rifilato qualche storia assurda e che poi avrebbe riso della sua ingenuità.
No, non andava bene neppure lui.
Nami era certamente una donna di mondo! Sicuramente sapeva perfettamente cosa fosse il bacio alla francese!
Però , Zoro tremava al solo pensiero di quanto gli sarebbe costata quest’informazione.
La navigatrice di sicuro lo avrebbe lasciato pure senza mutande.
Rimaneva solo il cuocastro.
Già, per quanto il suo cervello si sforzasse di trovare degli intoppi, il biondo sembrava il candidato ideale.
Sicuramente sapeva quello che gli premeva sapere, di certo non gli avrebbe chiesto soldi in cambio e gli avrebbe raccontato la verità, non una storia campata per aria. Per quanto riguardava il suo orgoglio, bastava giocare un po’ d’astuzia e non far capire al cuoco a cosa effettivamente gli servisse l’informazione.
Si era perfetto!
Sanji sicuramente avrebbe saputo spiegargli cosa diamine fosse quel ‘ bacio alla francese ’.
Zoro mise il segno, per non perdere il punto in cui era arrivato, e si infilò il libro sotto la fascia verde che aveva sull’addome.
Lo spadaccino si diresse senza esitazione verso la cambusa sicuro di trovarci il biondo intento a cucinare.
Spalancò la porta con fare battagliero,avrebbe ottenuto quello che voleva a qualunque costo.
Silenzio…
Dove diavolo si era cacciato quello stupido? Quando non gli serviva se lo ritrovava costantemente tra i piedi, adesso che doveva domandargli una cosa quello spariva?
Si spostò nelle cabine, lo cercò sul ponte ed infine ormai esasperato, sia per la ricerca infruttuosa che per il caldo, spalancò ringhiando la porta del bagno!
….Forse sarebbe stato meglio bussare…
Sanji era praticamente nudo, con un asciugamano bianco legato in modo distratto attorno alla vita, che si stava apprestando ad entrare nella vasca!
Zoro deglutì a vuoto un paio di volte, da quand’era che quel cuoco era diventato così bello? O lo era sempre stato e lui non se ne era mai accorto?
“L’ho sempre detto che sei uno zoticone…cosa ti salta in mente di entrare così senza bussare? Se ci fosse stata una delle ragazze l’avresti spaventata a morte!”
Lo spadaccino aprì e richiuse la bocca in cerca d’aria
“Si può sapere che cavolo vuoi lì impalato? Non mi posso neppure lavare in pace? Se vuoi fare a botte per me va bene, ma prima una bella rinfrescata non me la toglie nessuno!”
Sanji stava perdendo velocemente la pazienza, probabilmente il sole aveva fuso il cervello di Zoro ( non che ci volesse molto dato le ridottissime dimensioni del suo cervello!) .
Accidenti a quello stupido era tutto il santo giorno che galoppava per esaudire i desideri di tutti, e che cavolo c’erano 40° anche per lui, doveva pur prendersi una pausa di tanto in tanto.
Il cuoco sbuffò esasperato
“Allora parla si può sapere che cazzo vuoi?” urlò ormai fuori di se.
“Sai baciare alla francese?”
….
Oh merda….merda, merda .
Ma che cavolo gli era preso? Che fine aveva fatto la tanto decantata astuzia, per fare in modo che il cuoco non capisse cosa gli serviva effettivamente?
Si era fregato con le sue mani!
“No… cioè…io ti volevo chiedere un’altra cosa…”
Ok era ufficialmente un idiota! Ed ora come diamine ne usciva?

Cap 4

Sanji lo guardava con un’espressione imperscrutabile.
“Come scusa?” chiese con una strana calma nella voce.
“Ti ho chiesto se sai cos’è il bacio alla francese! Non mi pare complicato”
Ormai le uova erano rotte, tanto valeva usare un tono indifferente, e far finta che, la domanda posta poco prima, fosse la cosa più naturale del mondo!
Sanji si avvicinò ad una spanna da Zoro
“No, non è esatto! Tu mi hai chiesto se so baciare alla francese…non se so cosa sia quel bacio!”
“Bhè è la stessa cosa…no?”
Sanji aveva ormai portato il proprio viso a due centimetri da quello dello spadaccino.
“Che… che cavolo vuoi fare brutto damerino? Se non ti allontani ti faccio a fette!”
Il cuoco portò la bocca al livello dell’orecchio di Zoro sussurrando:
“Tu hai, anche se velatamente, messo in dubbio le mie capacità d’amatore…Capisci, vero , che è una questione d’orgoglio, per me ora, dimostrarti che ti sbagli?”
Zoro era molto spaesato, da quando quello stupido era così…così sensuale?
Da che ricordava, non aveva mai sentito la voce di Sanji così ammiccante e sexy.
Il biondo si avvicinò alle labbra del vice capitano molto lentamente.
Senza avvicinare i loro corpi, Sanji poggiò la sua bocca su quella di Zoro.
Senza staccarsi di un millimetro da quella posizione disse a voce bassa:
“Questo è quello che si chiama bacio a fior di labbra…”
Il cuoco portò avanti un piede, in modo da avvicinarsi sempre di più al corpo dello spadaccino, che sembrava paralizzato dallo stupore.
Poggiò meglio la bocca su quella di Zoro, facendo aderire completamente le loro bocche.
“Bacio a stampo”
Con un movimento morbido e calcolato portò una mano sotto il mento di uno sconvolto Zoro, facendo una leggera pressione con l’indice e il pollice, aprì di poco la bocca del compagno.
“Ed ora…”
Sanji non finì la frase ma, fece passare la lingua umida sulle labbra e poi sui denti dello spadaccino.
Sogghignando, il cuoco infilò completamente la lingua nella bocca del compagno, che stava trattenendo il fiato.
Giocò, esplorando la cavità dell’altro, sfiorando il palato, picchiettando con la sua lingua quella di Zoro, morsicando velatamente il labbro inferiore del suo spiazzato compagno.
Si stacco il sufficiente per mormorare:
“Eccoti servito…bacio alla francese!”
Detto questo si allontanò di un passo, rompendo così, volutamente, quel fragile e sensuale equilibrio che si era creato tra loro.
Il vice capitano parve riprendersi, quel tanto che bastava per biascicare.
“Tu…io …cosa, perchè?”

Cap 5

Zoro era entrato in panico.
Un bacio, al cuoco… il suo primo bacio… al cuoco!!
Prima di Sanji non aveva mai baciato nessuno, non ne aveva mai sentito il bisogno…e ora se ne chiedeva il perché.
Insomma, era stato bello, anzi molto più che bello… ne voleva ancora.
Guardò Sanji, che nel frattempo non si era mosso di un millimetro e lo stava scrutando in volto con sguardo attento.
“ Ti è piaciuto?” domandò il biondo senza mezzi termini.
Zoro alzò lo sguardo, con l’intenzione di rispondergli male, sicuramente quel cuocastro stava per prenderlo in giro.
Quello che vide però lo lasciò interdetto, Sanji apparentemente non mostrava alcuna curiosità ma dai suoi occhi si intuiva che fosse in attesa…ci teneva davvero che gli fosse piaciuto?
“Si mi è piaciuto e allora?” chiese con sfida lo spadaccino.
Il viso del biondo si distese in un sorriso tra il rilassato e il sornione.
“Allora, se ti è piaciuto, io ho del tempo libero ora che mi piacerebbe impegnare!”
Il verde sobbalzò, se aveva capito bene, ed aveva capito, l’altro gli stava proponendo di andare fino in fondo.
Ed ora?
Se avesse accettato, cosa che desiderava con tutto il cuore, di sicuro dopo pochi istanti Sanji, avrebbe capito che era totalmente inesperto.
Mentre i neuroni di Zoro si facevano incandescenti il cuoco si era di nuovo avvicinato talmente tanto da riuscire a respirargli sul collo.
Il cervello del povero spadaccino andò completamente in black out .
Desiderava il biondo con un’intensità che non credeva di poter provare.
Voleva imparare tutto ciò che c’era da imparare sul sesso, e voleva impararlo da Sanji.
“ Guarda caso anche io non ho nulla da fare al momento !” rispose il vicecapitano con un ghigno.
Il biondo allungò un braccio fino a cingere la vita del compagno per far aderire i loro bacini.
“Mmm così non va, spiegami perché io sono già nudo e tu ancora indossi tutti i vestiti!”
Zoro si stava eccitando, non si era mai trovato in una situazione simile e, soprattutto, non aveva mai visto il cuoco in quel modo!
Sanji non perse tempo ed iniziò a sfilare la maglia al verde, senza esitare la levò e la gettò sul pavimento.
Nel togliere l’haramaki però, qualcosa cadde hai piedi del biondo.
Il cuoco si chinò per raccoglierla mentre il sangue di Zoro smetteva di circolare.
“Un libro? Ah ah , da quando leggi?”
Incuriosito Sanji lo aprì per sfogliarlo.
“….Un libro erotico????”
Sanji era allibito, davvero Zoro leggeva certe cose?
Il biondo era deluso, aveva sempre creduto che il compagno fosse a digiuno, di tutto ciò che riguardava il romanticismo e, soprattutto il sesso .
“Co… come erotico?! Ma se era un libro d’azione…Nico Robin accidenti a lei…ecco perché non riuscivo a capirci più niente…”
Gli occhi di Sanji brillavano mentre tirava un sospiro silenzioso, allora non si era sbagliato sul conto di quello stupido marimmo.
Non sapeva spiegarlo, ma era geloso di Zoro, voleva essere lui il primo, voleva poter dire un giorno ‘ il mio Zoro’ ; voleva che fossero uniti e intimi come solo gli innamorati posono essere, per questo aveva aspettato tanto a fare la prima mossa, voleva che il compagno fosse pronto, e ora lo era. Almeno lo sperava, anche perché nulla, arrivato a questo punto, avrebbe potuto fermarlo.

Cap 6

Sanji, rassicurato in cuor suo dalle ultime parole di Zoro, lasciò cadere il libro a terra e, cominciò ad esplorare con le mani il petto ormai nudo dello spadaccino.
Sotto le dita esperte del cuoco, il respiro del vicecapitano si fece ben presto accelerato, il torace saliva e scendeva velocemente, mentre alle mani si aggiungeva anche la bocca di Sanji.
Con la lingua il biondo stava tracciando una linea immaginaria che, dal collo scendeva sui pettorali forgiati da allenamenti e battaglie, per poi fermarsi all’altezza dei capezzoli, che per l’eccitazione e la sorpresa si erano inturgiditi.
Zoro si sentiva tremendamente eccitato ma anche mortalmente in imbarazzo.
Mentre il compagno lo succhiava e lo palpava, come se fosse la cosa più bella del mondo, lui non riusciva a fare niente altro se non ansimare.
Come si doveva comportare?
Cosa poteva piacere a Sanji?
E da dove doveva partire, il cuoco aveva iniziato con lo sfilargli la maglia ma lui che poteva fare?
Sanji si accorse dell’esitazione del compagno e , continuando a lavorare sui capezzoli con la lingua e la mano, sorrise lievemente.
Senza smettere di muovere la lingua, lentamente scese con la mano libera fino ad arrivare al bordo dei pantaloni.
Con facilità si infilò dentro ai boxer, facendo sobbalzare Zoro.
“ Asp …io non…”
“Ssss…tranquillo ti guido io….lo so perfettamente che non hai il senso dell’orientamento”
Così dicendo si staccò dal petto dello spadaccino, per riappropriarsi nuovamente della bocca.
Iniziò a baciarlo profondamente e con prepotenza, mentre la sua mano scorreva lentamente sul sesso ormai turgido del vice capitano.
Quel massaggio conturbante aveva messo fuori gioco del tutto lo spadaccino che, senza accorgersi, si era appoggiato contro Sanji per sorreggersi.
“Che ne diresti di metterci più comodi?” propose il cuoco indicando la vasca già piena .
Zoro annuì solamente, muovendo di poco la testa, non fidandosi della sua voce.
Cingendolo per la vita, per evitare di interrompere il contatto tra loro, il biondo condusse Zoro sul bordo della vasca.
Con una mossa fulminea sfilò in un solo colpo pantaloni e boxer allo spadaccino.
Zoro sorpreso e imbarazzato reagì portandosi le mani a coppa davanti all’inguine, per coprirsi l’intimità, che ormai era gonfia d’eccitazione.
Accidenti… si stava comportando come una verginella alla sua prima esperienza!
Certo, era vero che per lui era la prima volta, ma non voleva assolutamente che quel cuocastro da quattro soldi lo capisse.
Non voleva essere preso in giro, soprattutto da lui, non l’avrebbe sopportato.
Sanji si insultò mentalmente, eppure si era ripromesso, nonostante il fortissimo desiderio, di andarci cauto.
Non voleva che Zoro si tirasse indietro proprio a quel punto.
Per come stavano le cose potevano solo continuare, se lo spadaccino si fosse tirato indietro i rapporti tra loro si sarebbero rovinati irrimediabilmente.
Al solo pensiero Sanji rabbrividì.
Rischiava di perdere il suo tanto sospirato vice capitano, non poteva, non dopo aver aspettato tanto, non dopo esserci arrivato così vicino.
Il desiderio più forte, che da tempo premeva nelle viscere del cuoco, non era desiderio sessuale .
Lo era stato, all’inizio, poi il desiderio si era fatto più profondo.
Il pensiero ’soltanto una scopata’ era stato sostituito dal ‘ fare per sempre l’amore’
Si era innamorato .
Non se ne vergognava ad ammetterlo, ma non sapeva come esternarlo.
Ma era certo che con il suo corpo sarebbe riuscito a dichiarasi.
Rafforzato da questi pensieri Sanji allungò una mano portandola all’asciugamano.
Con un semplice gesto sciolse il nodo, permettendo al pezzo di stoffa di scivolare a terra.
“Ora siamo pari” disse il cuoco sorridendo mentre si avvicinava completamente nudo a Zoro.
Cap 7

Con delicatezza posò la sua mano su quelle chiuse a coppa dello spadaccino.
Zoro lo lasciò fare e Sanji spostò le mani del compagno, rivelandone la virilità tesa.
Cingendolo con un braccio, il biondo, ricominciò ad accarezzare il sesso del vicecapitano.
Zoro si rilassò nuovamente, poggiando la testa sulla spalla del cuoco.
Lentamente, con la timidezza dettata dall’inesperienza lo spadaccino iniziò ad esplorare il corpo sudato di Sanji.
Al sentirlo muovere su di se il biondo sorrise e poi condusse una delle mani di Zoro sulla sua erezione.
Il verde si irrigidì.
E adesso? Non aveva mai toccato nessuno così intimamente… la cosa gli piaceva…ma se sbagliava qualcosa?
“Ti piace come ti sto toccando?” la voce di Sanji interruppe i suoi pensieri.
“S…Si...”
“Bene allora fai lo stesso anche con me…ti assicuro che mi piace eccome!!”
Il vicecapitano fece esattamente come Sanji gli diceva, iniziando a muovere la mano stretta sulla sua erezione, avanti ed indietro.
“Ahh si così…stringi un po’ di più”
La voce del cuoco si stava facendo roca
Zoro si sorprese dell’effetto che la sua mano faceva al cuoco, e se ne compiacque.
Rassicurato della giustezza delle sue azioni, dai gemiti del biondo, si fece più ardito, iniziando a manipolare i testicoli dell’altro con la mano libera.
“No Zoro aspetta…”
Ecco lo sapeva che prima o poi avrebbe sbagliato qualcosa…. Accidenti cosa aveva fatto?
“Scusa io…” iniziò lo spadaccino.
Sanji lo guardò perplesso.
“ Perché ti scusi? Ti ho fermato solo perché se continui così vengo, e non voglio così presto”
A Zoro sfuggì un sospiro di sollievo.
“Che ne diresti di immergerci nella vasca? Così siamo più comodi”
Così dicendo, il cuoco si staccò e si sedette dentro l’acqua tiepida e rilassante, che aveva preparato per se.
“Vieni”
Disse tendendo la mano verso il compagno.
Lo spadaccino finì di spogliarsi e si immerse a sua volta.
Appena Zoro ebbe poggiato le spalle al bordo della vasca, Sanji gli fu subito addosso, riprendendo a baciarlo con intensità e a toccarlo.
Con naturalezza il cuoco fece scivolare la sua mano sulle natiche del vicecapitano, iniziando a massaggiarle.
Con l’indice iniziò a tracciare la strada verso l’entrata del verde.
Quando Zoro senti dove stava per mettere il dito saltò.
“Che diamine fai, non toccare lì, quel posto non c’entra niente!”
Sanji lo guardò basito.
Poi si mise a ridere sommessamente.
“Cuocastro della malora che diamine hai da ridere?”
Sanji lo guardò in viso, Zoro si stava alterando.
“Non ti volevo offendere, scusa !”
Il verde sbuffò.
“Ok ma non toccare lì!”
Il cuoco gli cinse la vita, e lo bacio con tenerezza sulle labbra.
“Amore se non ti tocco lì non si può continuare…fidati di me, è tutto a posto!”
‘ Amore ‘? Aveva sentito bene? Quel torciglio con il quale litigava continuamente lo aveva chiamato amore?
“Mi hai chiamato amore?”
Sanji si irrigidì! Inutile tentare di arrampicarsi sui vetri, era arrivato il momento di dichiararsi.
“Sono innamorato di te, praticamente da quando ti conosco…solo che tu sei talmente testone da non essertene mai accorto” disse d’un fiato.
Il vicecapitano era ammutolito dalla sorpresa.
Cosa poteva rispondergli? In cuor suo era felice dei sentimenti che Sanji provava per lui però…era così confuso.
Decise di non pensarci e rispose l’unica cosa che gli veniva in mente, l’unica cosa che aveva un senso.
“ Mi fido di te…”
Sanji sorrise, probabilmente per l’altro era troppo presto per corrispondere i suoi sentimenti.
“Questo era tutto quello che volevo sentire” rispose il biondo stringendolo forte.
Senza più parlare il cuoco riportò la mano sulle natiche dello spadaccino.
Con l’indice fece forza sull’apertura che lentamente cominciò ad aprirsi.
“…Sanji…”
“Hai detto che ti fidi…perciò rilassati”
Zoro annuì.
In battaglia, quando combattevano, non si curava mai di guardarsi le spalle, perché sapeva che il biondo era sempre li pronto ad intervenire.
Così come lui era pronto nel caso il cuoco si fosse trovato nei guai.
Si, per lui non era un problema fidarsi di Sanji!
Zoro allargò leggermente le gambe, e senti il dito del compagno entrare più in profondità.

Cap 8

Il dito iniziò a muoversi nell’apertura di Zoro per rilassarla e allargarla.

L’acqua aiutava molto Sanji che, poco dopo ,ritenne di poter inserire un altro dito nel compagno.

Zoro sentì una piccola fitta quando il biondo lo penetrò anche con il medio ma, non disse nulla, cercando di rilassare i muscoli il più possibile, come gli era stato detto.

Il cuoco continuava a prepararlo, e nel frattempo aveva ripreso a masturbare il sesso turgido dello spadaccino, che così, si stava distraendo dal lieve fastidio che provava.

Il movimento delle mani di Sanji si fece via via più intenso e profondo, con una mano massaggiava velocemente la virilità del vicecapitano e, con l’altra lo penetrava sempre più in profondità, fino a raggiungere quel punto speciale che, con un sospiro di godimento, fece venire Zoro lasciandolo spossato.
“Tutto bene?” Sanji si era avvicinato alle labbra dello spadaccino e gli parlava sfiorandole lievemente.
Zoro senza fiato si limitò ad annuire.

“Bene … allora allaccia le gambe attorno alla mia vita …al resto penso io!


Senza fare domande Zoro allargò di più le gambe permettendo così al cuoco di posizionarcisi in mezzo.
Poco dopo sentì qualcosa di grosso premere contro la sua apertura
Si raggelò irrigidendosi.

Il biondo si immobilizzò.

“Cosa c’è? “

“Non si può…non ci passa…davvero…è impossibile…io”
Lo spadaccino desiderava Sanji più di ogni altra cosa ma , anche se odiava ammetterlo era spaventato.

Le sfide, le battaglie, la navigazione verso l’ignoto, persino la morte, nulla l’aveva mai spaventato…ma questo.

“Ok tranquillo!! Aspetterò”
Zoro lo fissò in volto, quasi dalla tensione si era dimenticato cosa gli aveva detto prima, Sanji lo amava.

Era innamorato, non gli dava fastidio che fosse inesperto, aveva detto che poteva aspettare.

Non temeva più di non potersi difendere perché, era certo, che non sarebbe stato necessario.
Zoro ghignò, e Sanji capì che aveva deciso.

Senza altre parole il cuoco si portò sopra lo spadaccino , che aveva nuovamente allargato le gambe per fargli spazio.

Il biondo ricominciò a baciare Zoro con foga e con passione.

Il verde dal canto suo ricambiava con intensità senza più tirarsi indietro.

Continuarono così per alcuni minuti, Sanji era al limite, ancora non era venuto e la sua erezione sembrava quasi volesse esplodere.
Si portò ancora più sotto al compagno e iniziò nuovamente a forzare l’apertura dell’altro con la punta eccitata del pene.

Spingendo lentamente, con cautela, penetrò il vicecapitano di poco e poi si fermò.

Sanji era talmente eccitato, che ormai provava dolore per la tensione, ma non si sarebbe mai perdonato se, per colpa della fretta, avesse rovinato la loro prima volta insieme.

Zoro stava ansimando ad occhi chiusi, faceva male ma era sopportabile dopo tutto.

“Continua … sto bene…”

A quelle parole il cuoco penetrò ancora più a fondo lo spadaccino, era quasi dentro completamente.

“Zoro…ti amo”

Con un’ultima spinta entrò del tutto nella strettezza calda ed accogliente del vice capitano.
“….asp…”

“S..si, non…mi muo…vo” Sanji non ce la faceva più, trattenersi per così tanto tempo gli stava costando una fatica enorme.

Zoro apri gli occhi e vide il compagno sudato e teso nel tentativo di non muoversi ,per non fargli male.

“Spingi pure … sto bene!”

“No voglio che ti abitui,voglio che sia perfetto, posso aspettare!”

Al vedere quanta attenzione gli rivolgeva, a Zoro vennero in mente le parole di Nico Robin

‘“Sanji è un romantico nel profondo dell’anima! Quando troverà qualcuno a cui dedicarsi col cuore si calmerà” ’
Si ora lo sapeva! Anche lui lo amava.
Era innamorato di quello stupido cuoco.
Zoro si sporse in avanti e mosse il bacino dando inizio alla loro personale ed unica danza.

Sanji non riuscì più a trattenersi ed iniziò a spingere con ritmo sostenuto nell’intimità del ‘ suo Zoro’.
“Ahh si più forte…”

Il cuoco a quel richiamo perse completamente il senso della realtà e diede al compagno tutto ciò che voleva: passione, tenerezza, amore.
Mentre Zoro si liberava nella sua mano Sanji veniva dentro di lui, in un unico sospiro di piacere

Cap 9


Rimasero così, fermi, per infiniti istanti di pace.

Poi Sanji, lentamente e con attenzione, si allontanò, quel tanto che bastava, da Zoro, per poter sfilare la sua virilità dall’antro caldo e accogliente del compagno.

Il cuoco fissò il volto dello spadaccino.

Il vicecapitano aveva gli occhi chiusi ,mentre aspettava che il suo respiro si facesse nuovamente regolare.
Sanji avrebbe voluto accarezzargli il viso, riempirlo di piccoli e lievi baci ovunque, stringerlo, coccolarlo, passare il tempo a dirgli che lo amava.

E soprattutto avrebbe voluto che anche l’altro gli riservasse tutte queste attenzioni.

No… non poteva, lo sapeva bene…a Zoro tutte queste smancerie avrebbero dato di sicuro fastidio!!
Se gli avesse chiesto di abbracciarlo o se lo avesse abbracciato lui, avrebbe rovinato tutto!!

Infondo solo lui si era dichiarato, Zoro non aveva detto di amarlo…gli aveva detto che si fidava, ma erano compagni di ventura era naturale che si fidasse.

Tra poco sarebbero anche usciti da quella vasca tanto piccola, che li avvicinava se pur di poco, e poi chissà quando ancora avrebbe potuto stringerlo nuovamente tra le braccia.

Il sospiro del biondo risuonò lieve nel silenzio della stanza.
Zoro aprì gli occhi e vide il viso di Sanji rabbuiato.

“Cosa c’è? Sei già stanco di stare nella vasca?”
Sanji fece un sorriso tirato.
“No, non sono stanco….potessi viverci qui dentro...con te…”

Zoro lo guardò perplesso, cosa gli pigliava? Sembrava triste, soprattutto sembrava insicuro.
E dire che se c’era uno tra lo che aveva il diritto di essere confuso quello era lui

Prima Sanji aveva gestito tutta la situazione da solo, lo aveva sedotto, lo aveva convinto, lo aveva guidato…ora dal suo viso traspariva solo ansia, pareva un gattino sperduto.

“Bene, credo che dovremmo avviarci, prima che gli altri comincino a chiedersi dove siamo finiti….a proposito degli altri…noi…si insomma io e te … come ci comportiamo… cosa preferisci fare…io…”

Sanji si morse la lingua, cavolo ci mancava pure che balbettasse!!
Avrebbe tanto voluto che Zoro gli dicesse che lo amava e che degli altri non gli importava….ma sapeva che era un sogno ad occhi aperti.

Il viso dello spadaccino si distese in un sorriso.
Ora aveva capito cosa passava per la testa di quello stupido!!
Zoro allungò una mano e afferrò saldamente Sanji per un braccio, tirandolo verso di se.

Fece aderire la schiena del biondo al suo petto e poi lo abbracciò, posandogli un fugace bacio sul collo.

Sanji trattenne il respiro dalla sorpresa.

Possibile che Zoro provasse quello che provava lui?

“ Stupido cuoco…. Non mi importa cosa dirai o non dirai agli altri!! Io certamente non annuncerò a tutta la ciurma che stiamo insieme …. Ma se lo farai tu non mi arrabbierò. Non passerò il tempo a sbaciucchiarti …. Ma se mi fermerai mentre passo e mi bacerai di certo non mi tirerò indietro.”
Sanji girò la testa per guardare gli occhi di Zoro.

Il verde era calmo e sincero, voleva che la loro relazione continuasse e non si voleva nascondere.

Il cuoco si girò completamente verso il compagno e lo abbracciò con trasporto.

“Grazie… non sai quanto ci tenessi….”

Lo spadaccino ghignò.
“Ti amo…..ma non pensare che te lo dirò spesso”
Il cuore del biondo scoppiò di gioia, Zoro lo amava!!!
Una lacrima si fece spazio tra gli occhi azzurri del cuoco.

Zoro se ne accorse e la asciugò con una carezza poi , si rilassò contro il bordo della vasca, stringendosi il cuoco al petto.

“ Dovrò ringraziare Nico Robin prima o poi…”
FINE
 
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B_sparkles
view post Posted on 10/8/2010, 00:37




Come promesso eccomi qua!
Non potevo di certo perdermi questo tuo delizioso lavoro.

Questa fic a mio avviso possiede numerosi pregi.
Tanto per cominciare c'è Zoro adorabile nel ruolo di uke impacciato e inesperto che nella mia personale classifica di perverse fantasie si piazza decisamente in alto ;D
Seguito da Sanji seduttore malizioso e amante premuroso. ^__^

Poi c'è il tuo stile che è sempre ricco e fluente e che si dimostra assolutamente all'altezza anche nella scena di sesso che è dettagliata e eccitante ma mai volgare, grazie soprattutto ad un uso sapiente, preciso e controllato del linguaggio.

Ho trovato particolarmente carina l'idea del romanzo erotico come elemento motore dell'incontro, la sola idea di Zoro alle prese con una simile lettura mi ha fatto sorridere e sono estremamente divertenti anche le riflessioni interiori di Zoro che si interroga su quale membro della ciurma sia il piu adatto a consigliarlo, la tua vena ironica è eccelente, ed io trovo che un pizzico di humor non guasti mai quando ci sono di mezzo quei due.
Da lì in poi è ottima l'idea di far procedere il cuoco con una dimostrazione pratica.
Personalmente ritengo che uno degli ostacoli più difficili da superare in una fic sulla prima volta tra il cuoco e lo spadaccino sia trovare un pretesto per farla apparire giustificata e abbastanza naturale e tu hai risolto il problema in maniera piuttosto brillante.

Forse l'unico limite di questa fic e che a tratti i due sono un po' troppo teneri e sentimentali per essere completamente in-character ma immagino che sia volontario, nel senso che mi sembra di capire che con questo lavoro intendevi comunque enfatizzare il lato romantico dei protagonisti e se quello era lo scopo ci sei riuscita perfettamente.

Dopo aver letto anche questo tuo lavoro mi confermo entusiasticamente tua fan!
 
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NonnaPapera!
view post Posted on 10/8/2010, 10:53




Ti ringrazio per il bellissimo commento !
Sono veramente felice quando trovo qualcuno disposto a scrivere due righe in più del solito "Che bello"
Questo naturalmente sarebbe valso anche in caso la tua recensione non fosse stata positiva, ache se sono felicissima che tu abbia apprezzato.
Per rispondere alla tua domanda implicita : SI, in questo caso volevo accentuare il romanticismo ed è per questo che negli avvertimenti iniziali (che scrivo prima di aver completato tutta la storia) ho indicato "possibile OOC"
Per quanto concerne l'ironia, anche Oda ne fa ampio uso nel manga perciò (senza volermi assolutamente paragonare a lui) lo faccio anch'io, ogni tanto.
Infine devo ammettere che anche quando sono una semplice lettrice le scene lemmon tra i due mi piacciono molto descrittive, ma quelle volgari e piene di parolacce non le sopporto proprio... perciò quando scrivo tendo ad assecondare i miei personali gusti!
Ti ringrazio ancora per la recensione e alla prossima
 
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FunnyPirate
view post Posted on 21/4/2011, 19:24




ok, mi spiace, ma le mie saranno solo le solite due righe di "che bello"! perchè penso veramente che sia straordinario il lavoro che hai scritto... mi piace molto. Bè... scusa se sono così riduttiva... mi lasci solo dire una cosa? Che bella questa storia!
 
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3 replies since 12/5/2010, 15:42   140 views
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