Il mio sogno proibito, SanZo Rating Rosso

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NonnaPapera!
view post Posted on 12/5/2010, 14:44




Autore:NonnaPapera!
Titolo:Il mio sogno proibito
Personaggi:Sanji X Zoro
Genere:Romantico
Rating:Rosso
Lunghezza:Long Fic
Avvertimenti:Lemmon ,Yaoi ,possibile OOC



IL MIO SOGNO PROIBITO



Capitolo 1
“Forza perditempo, tutti fuori dalla mia cucina, siete tutti ubriachi e io devo sistemare. La festa è finita! Le mie due sirene si sono già ritirate e io non ho più voglia di restare qui con voi!”
Sanji stava sbraitando contro tutti i restanti membri dell’equipaggio.
“ Dai Sanjiii, ancora un momentooo!!”
Lufy si era aggrappato alle gambe del cuoco per supplicarlo e quasi l’aveva buttato a terra.
“ Ho detto fuori” aveva risposto di rimando Sanji, tirando un poderoso calcio al capitano e facendolo finire fuori dalla cambusa, sfondando la porta con la faccia.
Al vedere come era stato trattato il povero Lufy, anche Chopper e Usopp si decisero ad imbucare il più velocemente possibile l’uscita.
Sanji sbuffò, si accese una sigaretta e iniziò a borbottare contro quegli stupidi che, si ubriacavano e poi lo lasciavano a risistemare tutto da solo.
Il biondo cominciò a girare lo sguardo per la stanza, con l’intenzione di capire con cosa cominciare per mettere un po’ d’ordine in quel marasma.
Fu in quel momento che si accorse di non essere solo nella stanza.
“Stupido ubriacone, ho detto fuori dalla mia cucina!! Che c’è sei sordo?” chiese avvicinandosi minaccioso a Zoro, che non dava segni di volersi muovere.
Sanji si avvicinò al divano, sul quale Zoro stava disteso in bilico, in maniera scomposta, con un braccio e una gamba che toccavano il pavimento.
“Marimmo del cazzo, fuori dalle palle!”
Zoro era talmente ubriaco ( situazione a dir poco unica), che non si ridestò neppure dopo l’ultimo urlo, che il cuoco aveva fatto a due centimetri dal suo orecchio.
Scocciato più che mai, il biondo prese un bicchiere mezzo piene abbandonato sul tavolo e glielo versò addosso.
“Cosa cazzo...” Zoro si guardò intorno spaesato.
“Ah ben tornato nel mondo dei vivi, testa d’alga! Ora vattene se non vuoi che ti prenda a calci”
Lo spadaccino borbottò qualcosa di incomprensibile mentre cercava, con poco successo, di rimettersi in piedi.
“Ma guarda tu che idiota” ringhiò Sanji afferrandolo per la maglia e tirandolo su di peso.
Zoro rimase in piedi il tempo di trenta secondi, dopo di che si accasciò in avanti. Sanji apri le braccia per riflesso, e lo sostenne prima che, con la faccia, facesse un buco nel pavimento.
“Ehi idiota non vorrai mica che ti porti in braccio alla tua branda! Mi stai facendo perdere un sacco di tempo, avevo promesso a Nami ch,e appena finito di pulire, le avrei portato un bel bicchiere di latte caldo!”
“Mmmm, è inutile che insisti...hitc...Nami ti usa solo...hitc...andrai sempre in bianco con quella”
“Stupidissima testa d’alga, non insultare la mia sirena! E poi, cosa dovrei fare? Nami-chan è l’unica donna disponibile!Robin-san si è fidanzata con Franky ed io ho i miei principi, non mi metto mai tra due innamorati!”
“Già...hitc...perché non ti guardi intorno?”
“Ah ah hahhha sei proprio ubriaco fradicio! Con chi ci dovrei provare con Chopper forse?”
“...no...certo che no...”
“Uff questa conversazione è proprio stupida, ed io ho di meglio da...”
“Con me per esempio”
Sanji guardò basito quello stupido spadaccino. No, non era possibile aveva sentito male.
“C-C-C-OSA??!” urlò


Capitolo 2
“Stupido idiota, non sono sordo, non è necessario...hitc...che urli...ci sento...hitc...ci sento benissimo...”
“Stramaledetto cretino a me non piacciono i maschi”
“ Non c’è nessuna differenza...hitc...almeno per te...faresti esattamente quello che fai con le donne, solo...hitc...lo faresti a me!”
“No, dico, ma sei serio veramente? Chi se lo immaginava che il marimmo fosse gay!”
“ Hai problemi?...sarebbe solo sesso, nulla di più! Che c’è pau...hitc...ra?”
Sanji buttò malamente Zoro sul divano e, senza dire una parola, si diresse verso la porta.
Zoro lo guardò allontanarsi, poi si girò dall’altra parte, senza parlare.Gli era andata male, si era umiliato per niente. Questa sembrava la volta buona, era da tanto che desiderava quel cuoco, ma una relazione normale non era possibile, Sanji non era interessato agli uomini e men che meno a lui.
Lo amava da tanto ormai, ma se glielo avesse detto, Sanji gli avrebbe riso in faccia, aveva pensato che mascherarlo come se fosse solo sesso sarebbe stato sufficiente per convincere l'altro.Si era sbagliato; sospirò, sperando di essere credibile la mattina dopo, quando avrebbe detto di non ricordare nulla della serata.
Zoro stava ancora rimuginando quando sentì le mani di Sanji che gli toglievano senza esitazione i pantaloni.
Si girò e vide il cuoco sopra di lui, che si era già tolto la camicia.
“Pen... pensavo non volessi!” strascicò Zoro, cercando di raccogliere lucidità tra l’eccitazione e i fumi dell’alcol.
“ Ho riparato alla bel e meglio la porta!”
“Perché? Era rotta?”
“Luffy l’ha buttata giù prima, mentre tu facevi il bell’addormentato! E ora zitto!”
Sanji non sapeva cosa gli era venuto in mente, continuava a chiederselo mentre con la mano si infilava nei boxer dello spadaccino.
Aveva visto Zoro così vulnerabile, così malleabile e disponibile che aveva scordato per un momento chi fosse.
Aveva scordato che erano rivali, che erano compagni di viaggio, che erano pirati, che erano due uomini e soprattutto aveva scordato che a lui gli uomini non piacevano!
Ora non c’era nulla che lo avrebbe potuto fermare, non aveva mai pensato di fare del sesso proprio con Zoro, ma dal momento che lui non sembrava avere problemi, non ci vedeva nulla di male in una serata diversa dal solito.
Per un momento gli balenò per la testa l’idea che, per quanto Zoro fosse un fortissimo spadaccino e fosse un tipo che sapeva sempre quello che voleva in quel momento era pur sempre ubriaco e lui si stava approfittando della situazione.
Scosse la testa, cercando di non pensarci e il respiro dello spadaccino, che cominciava ad affannarsi, lo aiutò notevolmente nell’intento.
Sanji cominciò a baciare il collo di Zoro con foga, come se si fosse trovato in un deserto e l’uomo sotto di lui fosse la sua fonte d’acqua.
Lo spadaccino, dal canto suo, lo lasciava fare mentre cominciava a perdersi in un mare di sensazioni mai provate.Sanji per lui era tutto, era cominciato come un semplice desiderio fisico (per necessità debitamente mascherato con provocazioni e insulti), aveva proseguito con sogni ad occhi aperti su lui e il cuoco in mille situazioni (non solo a luci rosse, ma anche, stranamente romantiche), ed ora, era arrivato al punto di non ritorno, quel biondo con cui non faceva altro che litigare era diventato la sua stella polare. Lo seguiva con lo sguardo quando fumava, quando cucinava, quando combatteva e perfino quando dormiva. La situazione era diventata talmente insostenibile che Zoro quella sera era esploso (complice la colossale sbornia che si era preso), facendo quella proposta oscena al cuoco.
Solo sesso. Questo almeno era quello che aveva detto a Sanji.
Per lui era molto di più, ma pregava che l’altro non ne venisse mai a conoscenza!


Capitolo 3
Sanji non credeva più al suo corpo.
Quella stupida testa d’alga gli stava facendo uno strano effetto.
Non gli era mai capitato, in vita sua di essere così eccitato. Se pensava che, stava per farlo con un uomo il suo cervello andava realmente in confusione.
Lo spadaccino iniziava a sentirsi accaldato e molto ma molto eccitato.
Il tempo delle elucubrazioni mentali era finito. Ora c’era spazio solo per le mani così esperte di quel cuoco, che sembravano scottarlo tanto erano calde.
Il biondo si avventurò sotto la maglietta, iniziando a giocare con i capezzoli del compagno.Aveva una voglia matta di assaggiare quel marrimmo silenzioso e testardo ( che pure, ora sembrava quasi un’altra persona da quanto ansimava e gemeva), però non era sicuro che l’altro avrebbe apprezzato.
Insomma da che mondo è mondo, solo sesso significava niente coinvolgimenti e, quindi anche poche effusioni.
No, decisamente anche se aveva una voglia matta di baciarlo, non lo poteva fare.
Mentre rifletteva su questo, Zoro aveva allungato una mano portandola dietro la nuca del biondo, avvicinando i loro visi.
“ Se ti da fastidio…chiudi gli occhi e fingi che sia Nami”
Così facendo aveva poggiato la bocca su quella del cuoco, passando la lingua umida sulle sue labbra.
Sanji non aspettava di meglio!
Iniziò ad esplorare con foga la bocca di Zoro.
“Accidenti se sei eccitante testa d’alga! Chi se lo aspettava da uno come te?”
“ Piantala…hai intenzione di sfottermi per tutta la durata della scopata? Hict…stupido deficiente !!”
“No la mia intenzione in questo momento non è esattamente quella di sfotterti…preferisco fotterti!”
Così dicendo Sanji strattonò con forza i boxer dello spadaccino, lasciandolo nudo.
“ Ohh … marimmo non ti facevo così voglioso … Guardati sei già sull’attenti”
“Brutto…” a Zoro morì la sfilza di insulti in gola, il biondo senza troppe cerimonie aveva afferrato saldamente il suo sesso e aveva iniziato a massaggiarlo in maniera decisa.
Con l’altra mano Sanji si stava già sbottonando velocemente i pantaloni, liberando la sua eccitazione, che ormai da troppo tempo era costretta in una posizione per nulla comoda.
“ S… San…aspetta se fai così veng…oooh”
Il cuoco sorridendo, si portò la mano sporca dello sperma dello spadaccino alle labbra.
“ Umm buono!” disse ghignando
Zoro stava ansimando ad occhi chiusi: l’alcol, la tensione,l’eccitazione e ora questo…paradiso…aveva bisogno di un minuto per riprendersi.
Sentì indistintamente il biondo che si staccava dal suo corpo, per sfilargli definitivamente stivali e pantaloni e poi riposizionarsi tra le sue gambe.
Sanji non ce la faceva più, l’eccitazione era al massimo.
Il suo corpo reclamava di esplorare a fondo quello dello spadaccino.
“ Sicuro marimmo? Il mio è bello grosso…forse non sei pronto per cotanta virilità!”
Zoro cercava ad occhi chiusi di riprendere fiato e non rispose.
Senza pensarci su due volte il biondo entro con violenza nel compagno.
“……” il vicecapitano spalancò, gli occhi troppo shockato dal dolore.
Si irrigidì non riuscendo più a respirare.
“Hei testa d’alga… che ti piglia?”
“….Tro..ppo…”
A Sanji si gelò il sangue nelle vene.
Merda! Gli era passato di mente, talmente era eccitato, che Zoro non era una donna (farlo venire non equivaleva a prepararlo per la penetrazione!).
Zoro avrebbe voluto prenderlo a pugni. Certo era stato lui per primo, a definirlo solo sesso ma, mai avrebbe immaginato così poco riguardo da parte di Sanji.


Capitolo 4
“Non avevo intenzione di farti male…è la prima volta con un uomo! Scusa, esco subito!”
Zoro lo bloccò afferrandolo per le braccia.
“… E’… la verità? ….Non l’hai… fatto apposta?”
Sanji scosse il capo
“Allora… Va bene …anche così! Non è come lo avevo sempre sognato…ma va bene! Credo”
Sanji sbarrò gli occhi, aveva capito bene?
Zoro aveva appena detto che era da tanto che ‘ sognava ’ di fare sesso con lui.
No, ora lo capiva, per Zoro non era solo sesso, non lo era mai stato.
Stranamente, il biondo, però anziché sentirsi in ansia per i sentimenti che lo spadaccino provava nei suoi confronti, si sentiva sollevato.
Le sensazioni che provava da quando aveva iniziato a sfiorarlo poco prima, erano troppo intense, troppo forti, che quasi lo spaventavano. Per questo aveva trattato il compagno come se, anziché essere in procinto di fondersi, fossero nel bel mezzo di una delle loro baruffe.
Non era il momento per esternare tutto questo a Zoro, però poteva lasciarsi andare a quella dolcezza che aveva provato istintivamente fin dal primo contatto, ma che si era sentito in obbligo di mascherare.
Avrebbe fatto l’amore con Zoro con tutto il sentimento di cui era capace.
Sanji iniziò a massaggiare con la mano sinistra la schiena di Zoro, all’altezza dei reni giusto per fargli passare un po’ il dolore e permettergli così di rilassarsi.
Con l’altra si rimpossessò del sesso del vice capitano accarezzandolo, questa volta con lentezza, muovendo la mano ritmicamente per dare modo a Zoro di eccitarsi nuovamente.
L’erezione del cuoco era piantata a fondo nello spadaccino e pulsava fortemente chiedendo di essere soddisfatta; il biondo però era intenzionato ad ignorala fintanto che il compagno non avesse dato segni di voler continuare sul serio.
Sanji però non dovette aspettare neppure un istante,dato che Zoro si inarcò senza apparente fastidio verso di lui dicendo:
“Che c’è torciglio? Ti sei dimenticato come si fa?”
Sanji ghignò, avrebbe dovuto aspettarselo da uno come Zoro.
Il cuoco iniziò a spingere ritmicamente nel corpo dello spadaccino, che dal canto suo gli veniva incontro con forza per rendere più profonde le spinte.
“ Sanji di più… spingi più forte…ti ..voglio sentire”
Il biondo non se lo fecce ripetere e iniziò a penetrarlo con una furia e un desiderio che non aveva mai provato prima mentre, dal la bocca del vice capitano uscivano suoni sconnessi ed animaleschi come solo uno tipo sanguigno come lui poteva emettere.
Il cuoco era ormai al limite,Zoro lo stava stringendo con braccia e gambe per permettere meglio la loro fusione, non si distingueva più dove finiva il primo e dove iniziava l’altro. I loro corpi,il loro sudore, la loro eccitazione, i loro respiri erano un tuttuno di perfezione che mai nessuno dei due prima d’ora aveva sperimentato.
“ Zo…Zoro sto per venire fammi uscire…!”
Per tutta risposta il vice capitano strinse ancora di più le gambe attorno alla vita del cuoco impedendogli di allontanarsi da lui.
“ Zoro…cazz…aaaaah”
Sanji sentì il calore dello spadaccino sporcagli l’addome, mentre si accasciava esausto dall’amplesso addosso a Zoro.
Sul viso di Zoro si dipinse un sorriso soddisfatto, mentre stringeva forte il corpo ansimante del cuoco,ancora piantato in profondità dentro di lui.
“Quest’ ultima parte si avvicina molto di più a come me l’ero immaginato!”
Così dicendo Zoro chiuse gli occhi, sapeva che non doveva stringere così forte quello stupido cuoco, che se continuava così si sarebbe scoperto, ma era troppo stanco,l’indomani avrebbe pensato a qualche scusa per giustificare il suo comportamento.


Capitolo 5
Sanji si alzò leggermente dal petto di Zoro e lo scrutò in viso.
“No… non è possibile….Zoro…Zoro? Brutto babbeo!!”
Il cuoco non riusciva a crederci quell’animale era riuscito ad addormentarsi subito dopo il sesso,
con lui che ancora gli stava dentro !
Marrimmo deficiente !!!Sanji sbuffò !
Ottimo,ora non solo doveva ripulire tutto il casino che c’era in cucina per via della festa ma,doveva anche ripulire il divano se stesso e quello stupido che si era addormentato!.
Uscì lentamente da Zoro che non diede segni di vita.
Sbuffò nuovamente, cercò con lo sguardo i suoi pantaloni, se li infilò e poi si accese una sigaretta.
Si girò verso Zoro che era sprofondato in un sonno profondo, e sorrise.Prima di addormentarsi aveva mormorato che quello che avevano fatto era giusto quello che si era sempre immaginato.
Si era trovato una testa d’alga molto romantica(l’aveva fatto venire dentro di lui mentre lo stringeva forte) e molto, ma molto passionale.
Alla fine dei conti Sanji era davvero felice.
Si girò verso la cucina cercando di capire da dove partire per sistemare.

Zoro si svegliò con la testa pesante e con un senso di inquietudine che non riusciva ad identificare.
Si guardò intorno cercando di fare mente locale.
Poi alla sua mente cominciarono ad affiorare ricordi della sera prima.
La festa, lui che beveva, le grida, lui che beveva , i giochi, lui che beveva….Sanji…
Saltò subito a sedere anche se non fù una mossa felice, dal momento che il suo fondoschiena lo mandò senza tanti complimenti al diavolo.
Si passò una mano sul viso, doveva pensare in fretta a cosa dire e fare prima che gli capitasse di incontrare il cuocastro.
Si guardò intorno…ma come c’era arrivato in cabina?...era anche…bhe pulito…e, se c’era una seppur remota possibilità che fosse riuscito a raggiungere la sua branda da solo, di certo non si era lavato!
“Ben svegliato testa d’alga!”
Zoro trasalì leggermente nel vedere la porta aprirsi e il ciuffo di Sanji sbucare dalla porta.
Merda! Non aveva avuto il tempo di pensare a qualcosa di sensato da dire.
“Sempre molto eloquente he?”
“Che cazzo vuoi ? Stupido cuoco della mutua?”
“Di cattivo umore? Ed io che credevo che saresti stato bello rilassato dopo ieri sera!”
Suo malgrado Zoro non potè fare a meno di chinare il capo. Avrebbe dovuto aspettarselo, Sanji non gli avrebbe mai fatto passare liscia una cosa del genere!
“Era solo una scopata, nulla di più ! Non farla tanto lunga”
Lo spadaccino vide con la coda dell’occhio il cuoco avvicinarsi e chinarsi su di lui a pochi centimetri dal suo viso.
“No… non era una semplice scopata…almeno non per te…giusto?”
Zoro alzò di scatto la testa, l’aveva scoperto! Inutile mentire, di Sanji si potevano dire molte cose ma non che fosse stupido ( era uno dei lati che più amava di lui).
Lo spadaccino chinò il capo
“ E con ciò? Non ti ho chiesto mica nulla! Mi farò bastare ieri notte…non ho intenzione di rincorrere chi non mi vuole”
“ Chi ha mai detto che non voglio?”
Zoro lo guardò basito.Sanji sorrise tirando fuori da dietro la schiena un piatto con sopra una fatta di torta davvero invitante e la porse al vicecapitano .
“ Non ci fare l’abitudine!” così dicendo fece per avviarsi verso la porta.
“Ah marimmo,se la prossima volta ti addormenti subito dopo averlo fatto, giuro che ti uccido”e uscì.

FINE
 
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