 | keiko_86 |
| | Allora tanto per cominciare questa doveva essere una one shot, ma poi finito di scrivere mi sembrava che ci stesse molto bene una parte dedicata anche ai pensieri di Zoro. Quindi. Il primo capitolo è dedicato a Sanji, il suo marimo gli ha detto le fatidiche paroline, ora cosa deve fare, con molti pensieri per la testa, troverà la soluzione?!. Mentre il secondo è dedicato ai pensieri di Zoro, che lo porteranno a dire quelle fatidiche paroline *_* Si, prima la razione e poi la dichiarazione U__U le ho scritte in questo ordine, ma non è per quello che le ho lasciato così, semplicemente lo trovo più interessante così .-. Che altro aggiungere, la fic ho voluto ambientarla sulla Marry( Marry T__T) perché mi manca ç__ç così rivive un po’, sisi. Detto ciò, nella speranza che la fic sia di vostro gradimento, Buona lettura! ^^ Tu, solo tu!!
Sanji
[- “Sanji .... ti amo!”]
Perché?
Perché? Perché l’hai detto?!
Tutto andava bene... perché?!
Tu... dovresti odiarmi per come ti tratto!
Stupido di uno spadaccino!!!
Sparecchio tavola, mentre le parole di Zoro continuano ad echeggiare nella mia testa.
Alzo lo sguardo e tu sei li; sdraiato a terra, con le tue spade di fianco, che dormi tranquillo.
Tanto lo so che fingi! Lo fai sempre! ti ho sorpreso più di una volta mentre mi osservavi di nascosto... idiota!
Mi volto e poso i piatti nel lavabo, pronto per iniziare a lavarli, afferro la spugna...
Idiota... io ti ferirò!
Giurerò amore ad ogni fanciulla che incontrerò! Lo sai vero!
Correrò da Nami-San e da Robin-Chan ogni volta! Ne sei consapevole!
Litigherò con tè per ogni pretesto! Ma questo lo fai anche tu!
- “Sanji ho fame!!”
Sospiro spazientito.
-“hai appena cenato!! Piantala Rufy!!”
Mette un broncio degno di un bambino di cinque anni, non di un capitano d’una ciurma di pirati. Asciugo rapido le mani e mi accendo una sigaretta.
-“Rufy più tardi ti preparerò uno spuntino notturno, ora piantala!! altrimenti niente cibo per un mese!!”
Il mio tono di voce è più alterato di quanto avrei voluto, ma ha il suo effetto, sgrana gli occhi ed annuisce correndo fuori dalla cucina.
Continuando a fumare riprendo a lavare i piatti sporchi...
Con Rufy è tutto più facile! Basta dirgli che non gli dai cibo e quello si calma... almeno così è il più delle volte... ma tu!
Tu... che quando mi guardi fai crollare ogni mia barriera; tu che riesci a vedere oltre la maschera che porto... tu l’unico ad aver visto cosa nascondo dietro a quel ciuffo!
Con un gesto rapido, mi sfrego gli occhi con il polso, ho tirato su le maniche per evitare di bagnarmele, così riesco a sentirla, quella cicatrice che ancora fa male.
Riporto immediatamente l’attenzione sui piatti.
La scopristi in un momento di distrazione, ero troppo occupato a capire dove andavano le tue mani per badarci, ma quando me ne accorsi ti diedi un calcio che ti fece volare dall’altra parte...
Quante domande avresti voluto farmi a riguardo! Ma bastava un mio sguardo e tu ti fermavi!
Stupido marimo, lascia la mia mano prima che sia troppo tardi!
Non dirmi che mi ami, perché sai che ti farò soffrire!
Prendo un nuovo piatto, premo così tanto con la spugna che ho l’impressione che potrei farci un solco.
Non importa quante notti passeremo assieme, sai che al mattino ti ritroverai da solo!
Sai che non rimarrò li, al tuo fianco, che non ti darò mai il bacio del buon mattino, ma solo un nuovo insulto, un nuovo calcio, fino alla sera dopo, finchè tu non mi abbraccerai...
Io ti farò soffrire! Lo sai!
Sto per posare il bicchiere nel mobile quando scivola, provo a prenderlo, cade; come un automa raccolgo i vetri; sento i tuoi occhi posati su di me; mentre ne raccolgo un frammento mi ferisco; ne un suono ne un lamento; fisso assente quella goccia di sangue sul polpastrello.
Pochi secondi e sei li! Con un fazzoletto ti improvvisi dottore.
- “idiota!”
Rimango fermo, mentre osservo la scena; e come se non fossi io, come se tutto ciò non capitasse a me, io sono solo un semplice spettatore.
- “le mani sono importanti per un cuoco. Lo dici sempre e poi ti fai male così!!!”
Sorrido amaramente.
- “Stupida testa gialla!!”
È come risvegliarsi da un sogno!
- “marimo di merda! Se non le raccolgo io chi lo fa?? E non stare in ginocchio li o ti conficcherai i vetri nelle gambe, e poi l’idiota sono io??”
Sorridi, con quel sorrisino compiaciuto, che mi fa venire una gran voglia di prenderti a calci.
- “pulisco io, tu va da Chopper, cuocastro”
Perché?
Perché riesci sempre a scorgere dentro la mia anima? Non avrei mai dovuto lasciarti avvicinare così tanto... ora ne soffrirai, io ne soffrirò...
Una volta medicato da Chopper torno in cucina, tu non ci sei, ma la stanza è in ordine, i piatti sono stati asciugati e riposti e i vetri buttati. Preparo lo spuntino di Rufy e qualcosa per Robin-Chan e Nami-San. Non ti vedo da nessuna parte. Solo quando tutti sono andati a dormire mi dirigo verso il nostro nascondiglio, il magazzino; lentamente apro la porta, sei li!
Quasi non ci credo, mi aspetti ancora! addormentato sul nostro letto improvvisato con sacchi vuoti.
Mi avvicino e ti osservo. Stai facendo finta o dormi realmente?
Dovresti odiarmi lo sai questo vero?
Ma non lo fai, tu mi ami!
Cosa faccio con te?
Mi afferri per il braccio tirandomi, rovinosamente ti cado addosso, osservi la fasciatura fatta da Chopper per poi portare l’attenzione su di me.
Mi bastano quegli occhi per capire. Sotto quello sguardo la mia maschera si infrange, quella maschera che molte volte mi opprime impedendomi di respirare, con te è assolutamente inutile!
Ti afferro il volto e assaporo le tue labbra; sanno di buono, sanno di mare, sanno di amore. Le tue mani cominciano a delineare i confini del mio corpo, mi baci...
Lo sai che domani mattina ti sveglierai nuovamente solo vero?
Sai che correrò dietro a Nami-San o a Robin-Chan o peggio ad una nuova ragazza?
Io ti ferirò! Lo sai?!
Eppure mi accetti così come sono, con la mia maschera e senza, amandomi!
Ormai non posso più remare contro questa marea, quindi Zoro feriamoci in due!
- “Zoro... Ti amo!”
Zoro
Con gli occhi ancora chiusi ti cerco a tastoni, ma sento solo questo ruvido sacco. Non mi serve aprire gli occhi, so che è mattina, perché ancora una volta sono rimasto qui solo; questo magazzino è troppo grande!
Mi vesto velocemente e salgo sul ponte. C’era da immaginarlo, saltelli da Robin a Nami come un’idiota mentre Rufy ti rincorre cercando cibo. Appena mi vedi ti volti e mi guardi.
- “Il signorino si è alzato! Perché non fai da vedetta! Almeno fai qualcosa oltre dormire!”
Odio terribilmente quel tuo tono di voce.
- “io dormo quanto mi pare ricciolo!”
- “come mi hai chiamato?!”
Come era prevedibile cominciamo a combattere.
Perché?
Perché non riesco che comunicare in questo modo con te?
Eppure ci sono così tante cose che vorrei dirti, che vorrei chiederti... dal più semplice come va? A farti domande su quella cicatrice... ma non lo faccio mai...
Chissà perché....
Alla fine Nami si è infuriata e io mi ritrovo a fare da vedetta. Questa è ingiustizia!!!
Dall’alto ti osservo mentre cammini tranquillo sul ponte, giri su te stesso e porgi il vassoio a Nami.
Non sono geloso.
Io ho auto controllo.
Non me la prendo per queste inezie.
Solo i deboli di spirito lo fanno....
Gli giri intorno adulandola per poi porgere da bere anche a Robin. Non riesco a sentire bene, ma Nami ti ha chiesto qualcosa e parti verso la cabina, quando torni hai un asciugamano e glielo porgi, mentre lei fa l’occhiolino e ti ringrazia.
....
Non sono geloso...
....
Per niente...
...
LA VUOI SMETTERE DI GIRARGLI INTORNO STUPIDO DI UN CUOCO!!!!!!!!!!!!!!
Durante il pomeriggio litighiamo nuovamente e per poco non rompiamo la Marry. Per punizione devo aiutarti a fare la spesa. Ti osservo mentre scegli attentamente gli ingredienti e poi ci incamminiamo nuovamente verso la nave. Non posso fare a meno di guardarti ogni tanto. I tuoi capelli illuminati dal sole, la tua pelle, la camicia leggermente slacciata, quella cicca posata sulle labbra...
...Sei dannatamente sexy...
Mi sento morire... ti voglio!!!
Ti afferro per un braccio trascinandoti in un vicolo poco illuminato.
- “merda!! Che diavolo ti prende”
Non rispondo, ti sbatto contro il muro e comincio a baciarti.
- “fermo.. stupido siamo in mezzo ad una strada!!”
Non mi fermo, ad ogni bacio ti voglio sempre di più.
- “zoro... fer.. ti...idi..ota..”
Le tue labbra, il tuo collo.. tutto di tè e perfetto.
La tua voce mentre sussurra il mio nome... Sanji non fermarmi!
In lontananza sento il rumore di una finestra che si apre, la ignoro completamente, poi una pioggia d’acqua gelata atterra su di noi.
- “scusate... ho dimenticato che avevo spostato il vaso di azalee nell’altra finestra!”
Osservo furioso la vecchietta alla finestra.
- “GUARDARE PRIMA NO!!!”
- “su sei giovane un po’ d’acqua non fa male!”
Detto ciò richiude la finestra, mentre noi rimaniamo li, fradici e semi congelati.
Nella strada per tornare alla nave non fai che ridere, divertito.
Amo quando ridi in quel modo, nessuna maschera, nessuna ombra, semplicemente tu!
Vorrei afferrarti e baciarti, ma so già che ti arrabbieresti.
Se quella vecchiaccia non avesse aperto la finestra...
Osservo l’orizzonte annoiato.
Strega!!!
Perché cavolo devo fare la guardia!!!
Addio seratina con Sanji...
Sentendo un rumore mi volto e ti vedo.
- “Yo”
Mi sorridi salendo gli ultimi gradini di corda. Dire che sono felice e poco.
- “cos’è quella faccia marimo-kun? ti sentivi solo e sperduto quassù!?”
- “niente affatto!! Sto benissimo senza di te!!”
- “in questo caso”
Ti volti e fai per andartene...
- “no....”
Fermo immobile mi guardi sorridendo compiaciuto.
- “cioè... ecco....”
Mi baci, stringendomi in un abbraccio.
Non vale lo sai!
È tutto il giorno che desidero abbracciarti, anzi tutti i giorni!
Desidererei tenerti forte a me e non lasciarti mai andare via.
Sono egoista! ma non ne posso fare a meno!
Comincio a slacciarti i bottoni della camicia senza mai smettere di baciarti.
Bocca... collo...
Le tue mani sotto la mia maglietta...
Tu! Mi fai perdere il controllo!
Tu! Sei tutto ciò che voglio!
Ed anche se so che domani quando mi sveglierò sarò solo!
Anche se correrai dietro a Nami o Robin o a qualcun’altra!
Non mi importa!
I miei sentimenti non cambieranno mai perché io...
Io...
Io...
- “Sanji... ti amo!” | | | |
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