Boku wa Shitte Tsuini, Rating rosso

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Rea-chan
view post Posted on 13/10/2009, 11:15




Eccomi qui ^^
Ho deciso di postare la mia fiction anche qui (probabilmente molte di voi l'avranno già letta su EFP), ma ho pensato che essendo a rating rosso magari qualcuna di voi non ha potuto leggerla!
La ricopio così come l'ho inserita su efp (scusate ma riscriverla tutta sarebbe pura follia ^^)

Salve a tutti!!Questa è la mia prima fiction dedicata a One Piece (uno dei miei manga preferiti ^_^). Sono parecchio in ansia perchè non so se piacerà (sono ancora una novellina in questo campo ç_ç), quindi vi prego di lasciarmi anche solo un piccolo commentino in modo da farmi capire se devo abbandonare subito questa mia "attività" o se posso permettermi di continuare.
Zoro: Io ti consiglierei di smetterla subito!
Sanji: Oi Marimo, come ti permetti ti criticare la nostra cara Rea-swannn!!!!
Zoro: Vuoi che ti affetti, cuocastro!!
Sanji: Che hai detto?!?Ti faccio assaggiare tutto il mio menù di calci se vuoi!!
Rea: .....Ehm......ragazzi così non mi aiutate per niente! *si rintana in un angolino sconsolata*
Sanji: Eh?!Hai visto che hai combinato Marimo!!
Zoro: Tsk
Sanji: Rea-chan vedrai che a qualcuno almeno un pochino piacerà (lo spero!)
Rea: Davvero?! ç_ç *lo guarda con occhi speranzosi*
Sanji:M-ma.....certam ente!!*sorriso falso*


Comunque passiamo ai disclaimer: i personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà del grande Eichiro Oda-sensei, la frase iniziale è una rielaborazione del libro Twilight di Stepahnie Mayer, questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

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Capitolo 1 - SCAMBIO E DOLORE





Ho sempre pensato a come sarei morto.
Conducendo una vita come la mia essa più giungere in ogni momento.
Ho sempre immaginato che avvenisse in combattimento, dopotutto morire in duello con la katana in mano è tutto ciò che può desiderare uno spadaccino.
Una morte degna e onorevole.
Ma……morire per la persona che amo è comunque un bel modo per andarsene.



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“Possiede un corpo del genere, più i frutti del diavolo…..ora si che sto perdendo tutte le speranze!!Per giunta non riesco più a controllare…..nemmeno il mio corpo…..”

Questi erano i miei pensieri. Mi trovavo li a terra, sanguinante e completamente stremato. Avevo sfidato lo spadaccino-zombie guadagnandomi la nuova Katana nera e poi insieme agli altri avevamo combattuto contro Oz-Rufy e Moria. E adesso ero molto provato. Non mi restavano più forze e le ferite iniziavano a far davvero male.
Davanti a me lui, il colosso della Flotta dei Sette Kuma Bartholomew mi fissava immobile, pronto a porre fine a tutto.
Poco prima aveva lanciato una sorta di bomba creata da aria compressa in una sfera, grazie al suo frutto del diavolo. Ero sopravvissuto anche a quella, ma il resto della ciurma e delle persone dell’isola erano a terra svenute e inermi.
Ora non potevo più far niente. Il mio corpo non voleva saperne di muoversi e comunque non sarei riuscito nemmeno a fargli un graffio nelle mie condizioni.
No…..aver battuto uno dei Sette poteva passare, ma due nello stesso giorno era un po’ troppo. Ansimante alzai il volto e mi rivolsi a lui.
< Anf…..devi per forza…..prenderti la testa di Rufy……?! >
< Questo è il massimo che posso concedervi! >
Non avevo più altra scelta. Non ci volle molto per prendere quella decisione.
< Ho capito….una testa……anf…..te la concedo……ma…..vorrei che lo risparmiassi! Anf….eccoti la mia vita….in cambio della sua!!Non posso dire di avere già una grande reputazione…..ma se consideri che si tratta della testa di chi diverrà lo spadaccino più grande del mondo!....Lo scambio non dovrebbe essere così svantaggioso!! >
< …..Tutta questa grande ambizione…..e saresti disposto a morire…al posto di questo ragazzo?!? >
< E’ rimasta l’unica maniera…..per salvare il resto della ciurma….che vuoi che valga l’ambizione, se non riesco a proteggere il mio capitano?! RUFY E’ COLUI….CHE DIVERRA’ IL RE DEI PIRATI!!! >

Ero deciso e determinato. Non potevo fare nient’altro per salvare gli altri e …..lui.
Ora stava tutto nelle mani del Tiranno e speravo con tutto il cuore che avrebbe accettato la mia proposta. Non che volessi morire, a dire la verità dei brividi gelidi mi percorsero lungo la schiena nel momento che parlai. Forse un po’ di paura. Ma sarei andato fino in fondo e tutti si sarebbero salvati. Ora fissavo quel colosso con sguardo pieno di determinazione e attendevo il verdetto.
< Matte, matte bakayaro!!! Che credi di risolvere crepando?!Anf…..che fine ha fatto la tua grande ambizione?!? Baka!!! >
Mi voltai di scatto verso la voce che aveva interrotto quel silenzio carico di tensione. Sapevo già di chi fosse, ma fui comunque sorpreso di udirla. Non mi sarei mai aspettato che fosse già in piedi dopo quell’immensa bomba che ci aveva colpito. Camminava verso di noi barcollando. I suoi vestiti erano in parte strappati e lasciavano intravedere parecchie ferite, su alcune il sangue era già secco e incrostato di terra, mentre in altre sull’addome, in viso e in particolar modo su una gamba colava placido verso il basso attirato dalla forza di gravità. I suoi capelli dorati erano imbrattati di quel liquido rosso e il suo sguardo era molto provato. Era messo peggio di me, ma d’altronde lo sapevo già. Ho sempre sopportato più io di lui, un po’ grazie al mio fisico più robusto e un po’ grazie ai miei continui allenamenti.
Ma ora che voleva fare?!?Continuava ad avanzare verso di noi, finchè non si è trovato di fronte a Kuma.
< Ehi, Bestione! >
Che stava facendo?!?Lo voleva provocare?!
< Ehi!! >
Cercai di attirare la sua attenzione, ma gli ero di spalle e lui guardava solo il Tiranno.
< Lascia perdere il testa d’alga……e prendi me al suo posto!! >
EH!!!Che stava dicendo?! Era forse impazzito?!?Di sicuro la botta in testa era stata molto forte per farlo agire in quel modo.
< Ora la marina mi sottovaluta…..anf…., ma in futuro….sta’ certo che l’elemento che creerà più problemi.....sarò io, “Sanji la Gamba Nera” >
“Non è possibile che lo stia facendo davvero!!Non ci posso credere” Lo stupore si era impadronito di me. Io che di solito non mostro mai emozioni, non riuscivo a farne a meno e le mie labbra si mossero da sole creando un piccolo sorriso.
< Che aspetti a farlo…?....anf….sono più che deciso a sacrificarmi in qualsiasi momento….sono pronto a morire con dignità!! >
Il colosso lo fissava impassibile, non riuscivo a capire a cosa stesse pensando.
< Ehi!!!Dì agli altri di fare buon viaggio!....anf….e dì loro che mi spiace, ma credo che dovranno cercarsi un altro cuoco! >
Si era rivolto a me senza voltarsi. Era il momento. Dovevo salutarlo e dirgli addio. Mi alzai a fatica e gli andai dietro. Poi con l’impugnatura della spada lo colpii in un fianco. Mi fece male colpirlo in quelle condizioni, ma non avevo altra scelta. Si voltò di scatto verso di me prendendomi per una spalla.
< B-brutto….Bastar… >
Non riuscì a finire la frase, il colpo gli aveva mozzato il respiro. Si appoggiò con il peso su di me e cadde in ginocchio. La sua mano lentamente scese dalla mia spalla sfiorandomi il braccio fino a che non si lasciò andare a terra su un fianco con un tonfo sordo. Il contatto di quella mano calda mi fece rabbrividire e allo stesso tempo mi riempì di calore. Era il mio addio a lui.
< Forse in un’altra vita…. >
“Mi dispiace Sanji, ma non posso permetterti di farlo. Tu non devi morire, anzi devi vivere anche per me. Il tuo gesto mi ha davvero riempito il cuore e ti ringrazio di questo. Ora sono ancora più determinato ad andare fino in fondo per proteggerti e permetterti di realizzare il tuo sogno, insieme agli altri. Fate belle avventure e buon viaggio!!”
Era il momento. Mi voltai verso il nemico con sguardo fiero e deciso e lui parlò.
< Se ora infierissi su Cappello di Paglia sarebbe alquanto vergognoso >
< Te ne sono grato >
Bene, il verdetto finale era che aveva accettato la mia proposta. Si girò e andò verso di Rufy che giaceva inerme alla mia destra, mentre io lo seguivo con lo sguardo.
< Io mantengo sempre la parola data, quindi fidati di ciò che sto per fare…. >
Prese Rufy per quello che era rimasto della sua maglia e lo sollevò di peso. Il mio capitano in confronto a lui era un animaletto, il suo corpicino stava in una sola mano del colosso. Si rivolse di nuovo verso di me con sguardo impassibile.
< In cambio tu preparati ad assaggiare l’inferno!! >
Con la mano libera toccò il petto di Rufy e all’improvviso una grossa sfera arancione iniziò a uscire dal suo corpo. Non riuscivo a capire di cosa si trattasse, ma di sicuro era qualcosa creata dai suoi poteri. Restai immobile ad osservarlo. Che diavolo voleva fare?!E che significava “assaggiare l’inferno”?!
< Ascolta….gli ho appena tolto dal corpo il concentrato di dolore e fatica…..di tutte le sofferenze che ha patito durante la battaglia contro Moria….se davvero intendi sacrificarti al posto suo, allora dovrai subire tutta la sua sofferenza! >
Ecco di cosa si trattava!!Il dolore del mio Capitano diventa il mio dolore.
< Ti avverto…malridotto come sei, sarà impossibile che tu riesca a sopportare un peso del genere…..e morirai!! Ecco un piccolo assaggio di ciò che ti aspetta…. >
Con una mano toccò l’enorme sfera di fianco a lui e una piccola bolla si staccò da essa venendo verso di me. Era una biglia in confronto all’altra grossa almeno quanto un edificio. Appena mi entrò nel petto forti scariche elettriche invasero il mio corpo, come se fossi stato colpito in pieno da un fulmine. Sentivo ogni fibra del mio corpo che si lacerava, ogni muscolo che si strappava e ogni osso che si rompeva. Ero mosso da forti scosse e caddi a terra, ma la tortura non finiva. Ancora sentivo gli organi schiacciarsi come se fossero sotto una pressa, mi mancava il respiro e mi affannavo senza trovare aria a riempire i miei polmoni stretti in una morsa. Dolore, dolore e ancora dolore.
< AAAAH! UAAAH! AARGH! AAAAAAAAAAAAH! >
Urlai, come mai avevo fatto in vita mia. Talmente forte che dopo si aggiunse un forte bruciore alla gola al resto del dolore del mio corpo. Così com’era iniziato il tutto finì. Penso che sia durato qualche secondo, ma a me erano sembrate ore. E pensare che quella era solo una piccola parte. Ero a terra ansimante e ancora sentivo la sensazione di quella sfera addosso. Ad ogni respiro mi si mozzava il fiato, al petto avevo un dolore lancinante e il cuore andava a mille. Sembrava volesse esplodere mandandomi calore su nel cervello, ma probabilmente cercava solo di mandare più sangue al resto del corpo e non ne trovava più tanto perché buona parte imbrattava il terreno sotto di me.
< Allora? Che ne dici? >
Si era rivolto verso di me. Ora capivo cosa significava passare attraverso l’inferno!!Non avrei resistito, sarei morto sicuramente e purtroppo con una lenta e atroce agonia. Ma non potevo più rifiutare. Ormai ero deciso ad andare fino in fondo. L’avrei fatto per loro e per Lui……Lui…..Ringraziai il cielo per averlo fermato. Non avrei mai potuto fargli subire una pena tanto orribile e crudele, non lo augurerei al mio peggior nemico. Il pensiero della sua vita in salvo mi diede un po’ di coraggio e parlai.
< ……….Anf……..Ti chiedo solo….anf…. di spostarci…..in un altro posto….anf >
Accolse la mia richiesta. Con una fatica immane riuscii ad alzarmi e ci spostammo abbastanza lontani in modo da non far udire a nessuno le mie urla. Anche se credo che le avrebbero sentite ugualmente chiunque si fosse ripreso.
Mi misi davanti all’enorme sfera e la fissai. Presi un bel respiro e chiudendo gli occhi allungai le mani fino a farle entrare nella sfera. Un’immagine mi si stampò nella mente.
Un ragazzo dai capelli dorati che gli ricadevano sbarazzini sul viso coprendogli un occhio, mentre l’altro era ben visibile con il suo taglio fine e lo sguardo allegro. Il suo strano e buffo sopracciglio arricciato, preda di tante brutte battute. Il viso disteso e rilassato. Le sue labbra rosee e delicate a formare un sorriso tenevano strette fra di esse l’immancabile sigaretta. E quel sorriso per una volta era rivolto a me!!

Ho sempre pensato a come sarei morto, ma non avrei mai immaginato che avvenisse per salvare la persona che amo.
Beh è un bel modo per andarsene!!!

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Vocabolario:
- Matte = aspetta
- Baka = stupido, cretino, imbecille, idiota (yaro = in aggiunta a baka risulta più offensivo )
- Marimo = è un'alga , Sanji usa chiamare Zoro così per indicare il colore dei suoi capelli "testa d'alga"

Ecco a voi il primo capitolo, spero che sia stato di vostro gradimento!!
Chiarisco alcune cose:
- primo ho inserito alcune parole in giapponese per il semplice fatto che ci stavano troppo bene piuttosto che in italiano e credo che più avanti ce ne saranno ancora, ma non mancherò di inserire il vocabolario (spero solo di averli scritti in modo corretto!!)
- ho inserito OOC perchè purtroppo non credo che riuscirò a mantenere i meravigliosi caratteri dei protagonisti IC
- più avanti potrebbero esserci scene spinte, quindi è per questo che ho inserito rating rosso già da subito (anche perchè non so se poi mi sarei ricordata di cambiarlo >_<)




 
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view post Posted on 15/10/2009, 19:37
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bella, bella...ma Zoro non può assolutamente morire prima
di farsi Sanji a sangue!!! *_*
Scusate ma il raiting rosso mi ha dato alla testa :B):
Aspetto il prossimo capitolo con trepidazione ^_^

grazie Rea-chan
 
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Robin chan
view post Posted on 19/10/2009, 21:13




Seguo questa fanfic su EFP, Ed è una delle mie preferite. Gli ultimi de capitoli bè sono qualcosa di moolto passionale :shifty:
Attendo con ansia il prossimo chappy.
Comunque grazie Rea - Chan!
 
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Rea-chan
view post Posted on 21/10/2009, 23:17




Grazie mille a voi Giallo-chan (sono contenta che ti piaccia XD) e Robin-chan (waaa, non sapevo che la leggevi già e
addirittura è una delle tue preferite *gongola* >////< così mi metti in imbarazzo!!!--alla Chopper Mode)

Eccovi il secondo chappy!!!(come al solito l'ho ricopiato da efp così com'era)

Sanji: Rea-swann hai visto che non è andata tanto male?!
Zoro: Tsk!
Sanji: Che hai da ridire, Marimo!!
Zoro: Parla per te cuoco da strapazzo!!!Ti sembra che io stia messo in una bella situazione?!Mi sta facendo morire!!
Rea: ......Ehm.....Zoro-kun mi dispiace tanto!!! *si rannicchia in un angolino*
Sanji: Oi, baka!La stai facendo sentire in colpa!!Ehi, Rea-chan non deprimerti!!
*Sanji si avvicina a Rea cercando di abbracciarla, ma con uno scatto felino si rialza piena di nuova grinta*
Rea: Non importa ciò che dici Zoro e poi al momento non si sà come andrà a finire (non posso fare spoiler ^_^)
Quindi finchè piacerà ai
lettori io continuerò a scrivere!!*__*
Sanji: Forza Rea-swann io sono con te!!
Zoro: Tsk


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Capitolo 2 - PREOCCUPAZIONE E TIMORE




< Ehi, gente siete tutti vivi?! >
< Pensava di averci ammazzato con quel colpo e se n’è andato quella specie di uomo orso! Che idiota! >
< Guardate che roba! Non so come ma mi sento il corpo leggerissimo! >
< Ehi, Ehi! Che scherzo è questo?!Ma che ti è successo?! >
< Magari il male ha fatto dietrofront ed è sparito!! >
< Non dire assurdità! Non è possibile!! >
Sentivo delle voci, tante voci. Man mano che la mia mente si rianimava riuscivo a comprendere che cosa stavano dicendo. Riconoscevo la voce di Rufy allegra e squillante, quella urlante di Usop e quella stupita di Franky. Un pianto di sollievo, probabilmente era di Brook. Mi stava scoppiando la testa. Ero molto confuso e stordito e quelle voci non mi aiutavano a riprendermi, anzi mi aumentavano il mal di testa. Poi un pensiero mi richiamò alla realtà. Non sentivo la “sua” voce. Aprii gli occhi di colpo e la luce del sole mattutino mi accecò al punto che dovetti sbattere le palpebre un paio di volte per abituarmici. Lentamente alzai la testa e mi guardai intorno. In mezzo alle macerie della villa di Moria ormai completamente distrutta, i miei compagni si erano tutti ripresi, così come tutte le altre persone presenti a Thriller Bark. Eravamo tutti sopravvissuti a quella enorme bomba lanciata dal Tiranno. Un gran sollievo mi riempì il cuore, l’avevamo scampata per miracolo. Ma qualcosa non andava. D’improvviso il ricordo di cosa era successo poco prima mi si insinuò nella mente, la proposta di scambio di Zoro e il colpo che mi aveva dato tramortendomi. No, non poteva essere vero.
< Non può essere che siamo tutti sani e salvi!!.....anf….dov’è quel Teme!! >
Iniziai a cercarlo furiosamente tra le rovine, ma niente non lo vedevo da nessuna parte. Poi il mio sguardo cadde poco più in là dal punto in cui stava Kuma e le vidi. Le tre Katane di Zoro lasciate malamente a terra. No, non poteva essere vero. Se le sue amate spade dalle quali non si staccava mai erano a terra incustodite c’era un solo perché. Il panico e il terrore mi bloccarono il respiro già affannoso. Mi alzai di scatto, forse anche troppo velocemente per le condizioni in cui era ridotto il mio corpo che mi lanciò un grido di dolore come a ricordarmelo. Non ci feci caso, è impressionante la forza di sopportazione che si riesce a tirare fuori quando c’è di mezzo qualcosa di importante. Iniziai a correre tra le macerie vagando con lo sguardo in ogni luogo e ovunque guardassi c’erano solo cumuli di detriti o gente che si era appena ripresa e si rallegrava di essere ancora viva. Ma di lui niente. Ansia e paura mi strinsero il cuore in una morsa letale che mi mozzava il respiro. I battiti sembravano impazziti e la mente mi si riempì di un unico pensiero “Fa che sia vivo”.
Mi sentivo svuotato e inerme, stavo per perdere le speranze di trovarlo. Poi finalmente il mio sguardo cadde in una piazzola dove al centro c’era lui, in piedi con le braccia conserte. Non so spiegare cosa ho provato in quel momento, so solo che la morsa che mi schiacciava il cuore come un macigno sparì improvvisamente per il gran sollievo.
< Eccoti…Ehi!! Mi hai fatto prendere un colpo!! Dove si è cacciato il bestione dei Sette?! >
Corsi verso di lui superando l’ennesima montagna di detriti e ciò che vidi mi spaventò ancora più di prima lasciandomi a bocca spalancata.
< Ehi! Che diavolo è tutto quel sangue?!?Ehi! Ma sei ancora vivo?!Dov’è quel tipo?! Che diavolo è successo qui?! >
Parlai urlando in preda al panico. Cosa diavolo gli era successo?!
< Nulla…..N-nu…è…suc….ceessoh…nu…laah… >
Il suo corpo era rosso di sangue ovunque e il terreno sotto di lui era imbrattato di quel liquido a formare una vera e propria pozza. Sembrava impossibile che un corpo umano potesse contenerne una tale quantità e di sicuro il suo ormai non ne aveva più. Mi avvicinai a lui proprio nel momento in cui il suo corpo cedette e il suo capo si appoggiò alla mia spalla pesandosi su di me. Purtroppo anche io non avevo più forze e caddi a terra trascinandolo dietro con me. Mi misi a sedere e lo girai verso di me per guardarlo meglio. Aveva perso i sensi, iniziai a scuoterlo credendo che fosse morto per davvero mentre sentivo le lacrime pungermi gli occhi con prepotenza per poter uscire. Riuscii a trattenerle e continuai a chiamarlo.
< Oi!! Oi!! Teme, svegliati!! Non morire!! Svegliati!! >
Niente, non dava più segni di vita. Fu allora che le calde lacrime iniziarono a scendere sul mio volto. Non potevo più fermarle. Lo sollevai e lo strinsi al mio petto circondandolo con le braccia e gridai, gridai con quanto più fiato mi era rimasto.
< CHOPPERRRR!!!!!CORRI C’ E’ BISOGNO D’ AIUTOOO!!!!! >
Gridai talmente forte che sentii il mio eco tornare indietro e per fortuna guidò il dottore nella nostra direzione perché non ci mise molto ad arrivare. Intanto mi ero asciugato gli occhi con il risvolto della manica e avevo appoggiato Zoro a terra disteso. Quando Chopper arrivò in corsa e vide lo scempio sul terreno rimase imbambolato e incapace di muoversi. Reazione più che normale direi, chi avrebbe potuto rimanere impassibile davanti a quello spettacolo raccapricciante?! Richiamai la sua attenzione, non c’era tempo per i perché.
< Chopper muoviti, non si muove più!! Un attimo fa mi ha parlato e poi ha perso i sensi e non dà più segni di vita!! >
< …Io….cosa….è… >
< Non c’è tempo per le domande adesso!! Morirà se non lo visiti subito, se non è già morto!! >
< ….S-si…! >
Finalmente la renna si riprese cogliendo l’allarmismo nella mia voce e corse al mio fianco iniziando a visitarlo.
< Il cuore batte ancora, ma è debolissimo e ha perso un mucchio di sangue!!!Tutto questo è suo vero?! >
Mi limitai ad annuire. Neppure io sapevo nulla di quanto successo e non potevo dare risposte. Ma per fortuna, c’era speranza. Non era ancora morto, lo potevamo salvare.
< Sanji mi ci vorrà una trasfusione di sangue, anche se in questo momento ognuno di noi ne ha poco da dargli e delle bende, parecchie bende >
< Io ne ho in abbondanza di sangue, posso dartene quanto ne serve >
Chopper continuava il suo controllo, mentre io lo osservavo. Poi gli tolse la maglia e rimasi stupito e inorridito dalla quantità di ferite che aveva sul corpo. Squarci, escoriazioni e lividi il tutto sporchi di sangue e terra incrostata. Come poteva sopravvivere a quello?! Chopper doveva aver intuito i miei pensieri perché rispose ai miei timori.
< Le ferite esterne sono molte, ma non sono quelle che mi preoccupano, sono più quelle agli organi interni che ho paura che siano gravi, ma non ti preoccupare sopravviverà. Dobbiamo portarlo subito sulla Sunny, nel mio studio posso fargli un controllo accurato e posso prelevare il tuo sangue per la trasfusione >
Certo, non era una consolazione, ma era già qualcosa. Con l’aiuto degli altri creammo una sorta di barella e portammo Zoro sulla nave. Chopper si mise subito al lavoro su di lui e dopo averlo medicato e appurato che era fuori pericolo, lo lasciò riposare e si occupò di tutti gli altri. Erano tutti talmente malridotti che dormirono per una giornata intera all’aperto nello spiazzo della battaglia, mentre io ero rimasto sulla nave con Chopper per controllare il paziente. Il giorno dopo la gente non aveva ancora intenzione di spostarsi da quel luogo, dopo aver passato cinque anni nelle tenebre a causa della perdita dell’ombra non volevano più rintanarsi al chiuso ma stare all’aperto a godersi il sole. Quindi portammo le cibarie nell’unica stanza della villa rimasta in piedi e mangiammo lì. Anche Zoro lo portammo dentro al palazzo, ma non si era svegliato. C’era ancora un enigma da risolvere e che mi ronzava in testa e anche il resto della ciurma lo intuì.
< E’ la prima volta che vedo Zoro con delle ferite così…vi assicuro che era davvero a un passo dalla morte… dev’essergli successo qualcosa mentre eravamo svenuti… >
Le mie stesse domande vennero espresse da Chopper e anche Robin parlò.
< Già…mi è difficile pensare che uno di quelli se ne sia andato via così, senza concludere nulla… >
< Per non parlare del fatto che Rufy è così in forma… >
Si anche ciò che aveva detto Usop era un mistero. Sapevamo bene tutti che quando Rufy usava il Gear Third era talmente stremato da dormire per giorni interi.
< Vi chiedete che cosa è successo?! In realtà io ho visto tutto! >
< Pure io ho visto tutto! E se volete vi raccontiamo com’è andata >
Erano stati due pirati dell’isola a parlare e mi colsero di sorpresa. Mi alzai svelto e li trascinai via con me, non volevo che raccontassero dello scambio che avevamo proposto a tutti gli altri, però io volevo togliermi ogni dubbio. Una volta fuori gli chiesi di raccontarmi cosa avevano visto e quando seppi l’orrore che aveva subito Zoro inorridii al solo pensiero. Questo spiegava anche il perché i danni di Rufy erano spariti improvvisamente.
< Quell’idiota incosciente…. >
< Bene! Ora andiamo a raccontare a tutti l’eroismo di quell’uomo >
< Fermi!! Voi non racconterete niente a nessuno!! Lui non ha rischiato la sua vita per essere elogiato!!! E poi come credete che si sentirebbe il nostro capitano sapendo che tutto il suo dolore si è ritorto contro un suo compagno?! >
Non volevo che gli altri lo sapessero e nemmeno Zoro lo avrebbe voluto. Ero riuscito a far tenere la bocca chiusa a quei due e ritornammo dentro dagli altri iniziando a pranzare. Tutti facevano festa e si divertivano. Brook iniziò a cantare accompagnato da un pianoforte e finalmente tutta la tensione svanì. C’era chi cantava, chi beveva, chi ballava. Ma a me non andava molto di festeggiare, avevo l’impressione di aver fatto soltanto la figura dell’idiota in confronto a Zoro e ancora non riuscivo a darmi pace per avergli permesso di fare ciò che aveva fatto. Mi avvicinai a Brook, il quale aveva deciso di unirsi alla ciurma e mi disse che anche lui aveva assistito a tutta la scena mentre noi eravamo svenuti.
< Sai il vostro gesto mi ha toccato il cuore!! E’ magnifico poter contare su dei compagni! >
< Non devi dire il vostro gesto perché io ho fatto solo la figura dell’idiota! >
< Non direi avevi la stessa determinazione dell’altro… >
Le parole dello scheletro mi tirarono su un po’ di morale e poco dopo mi unii anch’io ai festeggiamenti, ma con poca convinzione. Un pensiero fisso nella mia mente "Quando si sveglierà?!"

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Eccoci qui con il secondo capitolo!!Ormai avrete capito che il narratore è diverso, beh credo che continuerò a cambiarlo da un capitolo all'altro, così dovrete capire da voi chi sta raccontando ^_^ !!Spero che non mi tirerete i pomodori addosso e che anche questo chappy riscuota successo come il primo (anche se non ci conto molto.....sono già pronta a ricevere insulti!!).
 
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Rea-chan
view post Posted on 7/11/2009, 12:15




Waaaa, mi ero dimenticata che stavo postando la fiction anche qui >.<
Ecco il continuo:


.............Scusate sono in ritardoooooooo!!! Vi chiedo immensamente perdono!!!ç_ç
Zoro: Guarda che a nessuno intessava la tua storiella!!
Rea: Eh?!
Sanji: Come osi dirle una cosa del genere, Testa d'alga?! Eppure hai visto anche tu quante persone la stanno leggendo, no?!
Rea: Si, si sono molto felice di tutte le visite che ho ricevuto, mi hanno davvero sorpreso!!!
Sanji: Ma certo Rea-chwan, io lo sapevo già che sarebbe andata bene, tu sei la più brava fanciulla che conosca!!!
Zoro: Tsk, ora non esageriamo!!
*Sdong*
Zoro: Ahi, ma che vuoi?!
Sanji: Non osare prenderla in giro, lei ce la sta mettendo tutta per scrivere al meglio questa fiction e non deludere i lettori, quindi abbi un pò di rispetto per l'autrice!!
Rea: Arigatoo Sanji-kun, tu si che sai come trattare le donne!!! *occhi sbrilluccicosi*
Sanji: Hihihi, se vuoi ti mostro altre cosine su come far felici le fanciulle!!
Rea: ?_?
Zoro: Tu non le mostri proprio niente!!
*Zoro prende per un orecchio Sanji e se lo porta via*
Sanji: Nooooooo, Rea-swannnnnn!!!!!

Vabbè dopo questo, vi lascio al capitolo. Buona Lettura!!!!
P.s. Una precisazione, la disposizione della nave è identica, tranne per il fatto che quasi tutti hanno una propria stanza: Usop e Chopper, Zoro, Sanji, Franky, Rufy, Nami e Robin (quella delle ragazze è molto grande!!) E' solo per comodità mia.

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Capitolo 3 - SOLLIEVO ED EMOZIONI





Ero avvolto in un caldo tepore nel quale le mie membra si rilassavano. Avevo la sensazione di essere avvolto nella bambagia, perché tutto era soffice e morbido. Sentivo il calore dei raggi del sole diretti sul mio corpo e tutto era luminoso. La mia mente e il mio spirito erano in pace e tranquillità, non pensavo a niente. Ero disteso in un magnifico campo pieno di fiori dai colori dell’indaco e osservavo il lento scorrere delle nuvole in un cielo azzurro limpido. Un vento leggero soffiava muovendo gli steli d’erba come in una danza infinita e lambiva il mio corpo dandomi un po’ di freschezza e inebriandomi del profumo dei fiori. Una sola parola mi viene in mente per descrivere tutte quelle sensazioni “Serenità”. Ero sereno e libero.
Ma non durò a lungo. A poco a poco tutto si fece confuso e ciò che mi circondava iniziò a svanire finchè non divenne tutto bianco. Dei ricordi iniziarono a fluire davanti ai miei occhi. Immagini confuse scorrevano veloci e ruotavano intorno a me sempre più veloci fino a quando ad un tratto si fermarono e l’immagine di un volto mi si parò davanti. Sbattei le palpebre e mi svegliai.
La prima cosa che capii era che non ero morto. La seconda era che sarebbe stato meglio essere morto piuttosto che sentirmi in quel modo. La testa mi doleva fortemente e il mio corpo era a pezzi, come se fossi stato pressato da uno schiacciasassi. Ero debole e non avevo più forze. Nulla a che vedere ad un attimo prima in quello splendido paesaggio. Ma si sa la morte è semplice e una bella scappatoia, mentre la vita è più difficile. Mi trovavo in un letto caldo. I raggi del sole filtravano dall’oblò della nave e illuminavano tutta la stanza. Voltai la testa per guardarmi intorno, era la mia stanza.
Cercai di ricomporre le immagini dei miei ricordi per capire cosa era successo e il tutto si fermava a quando avevo inglobato la sfera di sofferenza di Rufy. Poi più niente. Probabilmente gli altri che erano sopravvissuti erano venuti a cercarmi e mi avevano riportato alla nave. Dovevo alzarmi e andare a vedere come stavano. Cercai di tirarmi su con il risultato che vidi la stanza girare e la vista mi si riempì di tanti puntini neri, ricaddi sul letto con un tonfo soffocato. Ero davvero uno straccio. Ci riprovai cercando di mettermi seduto e ignorando le fitte di dolore che mi arrivavano dal petto.
Andò meglio sebbene la stanza era ancora tremolante, riuscii ad appoggiarmi alla spalliera del letto. Mi guardai stupito, ero pieno di fasciature e medicazioni. Erano altre cicatrici che andavano ad aumentare le molteplici che riempivano il mio corpo. Restai lì immobile, cercando di concentrarmi sulla respirazione per farla tornare regolare e interagire con il mio corpo come quando faccio meditazione. Ad un tratto il cigolio della porta mi distolse dai miei pensieri facendomi voltare di scatto e vidi entrare lui.
< Ti sei svegliato finalmente! Ti ho portato da mangiare! >
Rimasi un attimo incantato a guardarlo mentre si avvicinava al mio letto. Il suo viso era avvolto dalla luce del sole che faceva risplendere i suoi capelli color del grano facendoli sembrare quasi trasparenti in alcuni tratti. Aveva una strana espressione in volto, che non riuscii a comprendere se fosse sollievo o rabbia. Il mio cuore iniziò a battere un po’ più forte e al diavolo la meditazione fatta poco prima per stabilizzare il respiro. Non credevo che l’avrei mai più rivisto e quindi era una visione paradisiaca. Ero felice di poterlo ammirare ancora e non potevo farci niente se mi faceva quell’effetto. Però dovevo cercare di contenermi.
< Mmh?! >
Accennai un si con la testa e abbassai lo sguardo sulle mie mani appoggiate alle gambe. Lui si avvicinò e lasciò il vassoio sul comodino senza dire una parola e io non riuscivo a guardarlo in faccia. Perché era così difficile? Non avevo mai avuto problemi a nascondere le mie emozioni e parlare con lui, beh più che altro litigare con lui, non facevamo altro. Ma adesso mi sentivo parecchio in imbarazzo e non sapevo come comportarmi. Forse il perché era nascosto nel gesto che avevo fatto, mi sentivo un po’ in colpa per aver deciso tutto da solo e non aver considerato gli altri?! O forse era perché ero rimasto contento quando lui aveva proposto sé stesso al mio posto avendoci visto un po’ di affetto verso di me?!No non potevo nutrire false speranze!!Ma qualcosa dovevo pur dire!!Ad un tratto qualcosa di bagnato mi cadde sulla mano. Mi voltai a guardarlo in volto e ciò che vidi mi lasciò esterrefatto. Era voltato verso la parete di fianco al letto e con una mano si strofinava gli occhi dai quali calde lacrime sgorgavano senza che lui riuscisse a fermarle andando ad accarezzargli le rosee guance per poi ricadere su di me. Cosa gli era preso adesso?! Erano colpa mia quelle lacrime?! Non sapevo come reagire, ma mi tolse lui dall’impiccio. D’improvviso si sedette in parte a me e mi strinse in un abbraccio forte che mi procurò una fitta di dolore al petto lasciandosi andare a forti singhiozzi. Trattenni un gemito e rimasi allibito da ciò che stava succedendo.
< ….Yukatta!....mi hai fatto preoccupare da morire!!....sigh… >
< Oi!! >
< …..Sigh….Ho creduto che fossi morto…..sigh…..perchè hai fatto una cosa del genere?!....sigh….come hai potuto pensare che sarei sopravvissuto alla tua morte?!! >
< Eh?! >
Le sue parole mi lasciarono ancora più di stucco!! Cosa stava dicendo?! Era forse impazzito?! Non capivo il senso delle sue parole!
< Non ce l’avrei fatta….sigh…..non avrei potuto sopportarlo….sigh….. >
Non credevo alle mie orecchie. Perché mi faceva questo?!?Stava alimentando le mie false speranze!!Però non riuscii a trattenermi. Ero così felice di sentire quelle parole e mi faceva una tenerezza incredibile. Ricambiai il suo abbraccio stingendolo forte al mio petto, gli accarezzai dolcemente la testa appoggiata sulla mia spalla rivolta verso la porta e mi avvicinai al suo volto inebriandomi del profumo dei suoi morbidi capelli sussurrandogli in un orecchio.
< …..E tu come hai potuto pensare che avrei resistito a guardarti morire davanti ai miei occhi?! >
< Eh?! >
Per un attimo lo sentii sussultare. Non si aspettava una risposta del genere da me probabilmente. E nemmeno che lo avrei stretto fra le mie braccia, ma lui non sapeva tante cose di me. Non mi conosceva per quello che ero veramente. Si staccò da me bruscamente e ora lo potevo guardare negli occhi. Era dolcissimo con quel visino triste e la scia salata delle lacrime sulle guance e aveva un’espressione confusa e stupita.
< Io sono più forte fisicamente e sono sopravvissuto, ma tu……saresti morto di sicuro…..non potevo permetterlo……..non potevo >
< ……..Zoro…….tu……..io………. >
Non riuscii più a trattenermi. Allungai una mano sul suo viso asciugandogli una lacrima e mi avvicinai a lui appoggiando le mie labbra sulle sue. Un bacio casto e dolce. Quanto avevo sognato di poterlo fare. Le sue labbra erano morbide e delicate come un fiore appena sbocciato, fragili. Era una sensazione meravigliosa poterle sfiorare con le mie. Il mio cuore si riempì di calore e i battiti presero ad accelerare incontenibili. Lui era immobile e stupefatto, non ricambiava ma nemmeno mi allontanava. Quando mi staccai di malavoglia da quel buon sapore e lo guardai in faccia, lui era lì imbambolato e incapace di muoversi o di proferire parola. Forse avevo esagerato?! Ad un tratto una scintilla attraversò il suo sguardo, come se si fosse appena reso conto di ciò che era successo e di scatto si alzò e corse fuori dalla stanza sbattendo la porta. Lo sapevo, avevo rovinato tutto con quel bacio!!Avrei dovuto far finta di niente sulle sue lacrime e sul suo sfogo e continuare come sempre a ignorare i miei sentimenti. Invece adesso, era tutto finito. Se prima riuscivamo parlare ogni tanto senza scannarci, ora non mi avrebbe più rivolto la parola. Me l’ero meritato. Eppure non riuscivo a pentirmi di quello che avevo fatto. Era stata la cosa più bella della mia vita, quella sensazione che avevo provato baciandolo e di sicuro, visto che non sarebbe mai più ricapitata, me la sarei stampata in mente per ricordarmela nei momenti più difficili. La sensazione che si prova quando si ama qualcuno.

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Waaa finito anche questo!!!Finalmente il nostro Marimo si è svegliato e ha fatto la sua mossa, ma cosa farà Sanji adesso?!?
Zoro: Ehi non avevi detto niente spoiler?!
Rea: Infatti, muahahahah non dico niente!!!
Sanji: Questo non è molto carino da parte tua, lasci all'oscuro pure me che devo recitare la parte?!
Rea: Scusa Sanji-kun, ma la verità è che non è ancora definito il prossimo capitolo!!!!!Gomen nasai ç_ç *si prostra sconsolata*
Sanji: Oh, non ti preoccupare Rea-swan, asseconderò tutti i tuoi desideri!!!
Rea: Eh?!Davvero?!? *sguardo malizioso*
Zoro: Oi, tu non farai proprio niente, andiamo cuocastro dei miei stivali!!!
*Zoro prende per il collo della camicia Sanji e lo trascina via*
Rea: Noooooooo, Sanjiiiii!!!!!


Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento!!!


 
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view post Posted on 8/11/2009, 20:18
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ancora...ancoraaaaaa!!!
 
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Rea-chan
view post Posted on 9/11/2009, 14:01




Giallo-chan non ti faccio aspettare oltre ecco il prossimo:




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Capitolo 4 - CONFUSIONE E VERGOGNA



Non riuscivo a comprendere cosa mi era preso così all’improvviso. Come mi era saltato in mente di piangere davanti a Zoro e per di più abbracciarlo!!!! E lui?! Perché diavolo mi aveva baciato?! Baka, baka, baka, baka……Continuavo a darmi dell’idiota per non avere reagito prontamente. Ma d’altronde era stato tutto così improvviso che non ero riuscito a rendermi conto subito di cosa stava facendo ed ero rimasto imbambolato. Adesso cosa dovevo fare?! Provavo vergogna per il mio comportamento frignone e debole. Certo non potevo negare di aver provato sollievo nel vederlo vivo e vegeto, ma questo dovrebbe essere normale fra compagni di ciurma. Dopotutto avevamo vissuto moltissime avventure insieme agli altri e anche se mi faceva ribrezzo, un po’ di affetto era logico. Ma questo non spiegava il perché del mio sfogo così eclatante. Ero tornato di corsa nella mia cabina e non sapevo come mi sarei dovuto comportare con lui!!Potevo stare sicuro sul fatto che non l’avrebbe spifferato a nessuno, era un tipo riservato e poi sarebbe stato parecchio imbarazzante anche per lui. Provavo rabbia nei suoi confronti per avermi cacciato in questa situazione, anche se anche io avevo la mia parte di colpa. Ma un dubbio mi girava in testa, cosa stava pensando in quel momento da dovermi baciare?! E le sue parole, cosa significavano?! Decisi che non gli avrei dato troppo peso e cercai di non rimurginarci sopra. Avrei completamente rimosso quel momento dalla memoria e avrei continuato come al solito. Uscii dalla mia stanza diretto in cucina, avevo ancora delle stoviglie da lavare e fra poco saremmo dovuti scendere a salutare tutti e ripartire da Thriller Bark. Appena aprii la porta mi ritrovai di fronte Lui sorretto da Chopper che cercava di farlo sedere al tavolo. Il cuore mi andò a mille e mi sentii un forte calore al petto salire fino in volto. Di sicuro ero diventato tutto rosso. Rimasi imbambolato e incapace di muovermi. Non riuscii a guardarlo in faccia e richiusi la porta di scatto prima che anche Chopper si potesse accorgere del mio imbarazzo. Così non andava!!Avrei dovuto fare qualcosa, dopotutto eravamo sulla stessa nave!!Non avevo via di scampo, avrei dovuto evitarlo in tutti i modi!
Cercai di stargli più lontano possibile quando scendemmo a salutare i pirati di Laura e poco dopo ripartimmo dall’isola. Durante il viaggio non incrociavo mai il suo sguardo e non gli rivolgevo la parola, cercavo di stare con gli altri senza badare a lui. Ma la cosa era semplice fintanto che eravamo all’aperto o finchè stavamo in stanze diverse. Quando ci trovavamo nella stessa stanza, come per l’ora di pranzo, sentivo la tensione nell’aria e non ero per niente a mio agio. Cercavo di conversare con le ragazze e gli altri membri della ciurma senza considerarlo, ma mi era molto difficile e quando per sbaglio incontravo i suoi occhi mi voltavo di scatto verso i fornelli per nascondere il mio viso imbarazzato. Poi finalmente decidemmo di sbarcare su una nave-isola relax, per passare una giornata di risposo dopo la battaglia contro Moria e quindi mi rilassai un pochino sapendo che non avrei avuto problemi a stargli lontano e quindi cercare di farmi passare quelle tremende emozioni. Appena scesi subito Rufy, Usop e Chopper si tuffarono nella piscina con gli scivoli e iniziarono a giocare con l’acqua, mentre Franky e Brook trovarono delle stanze nelle quali ci si poteva fare il bagno nella Cola e nel latte. Le ragazze invece si rilassarono sulle sdraie a bordo piscina conversando felici. Era bello vedere i miei compagni di nuovo allegri e sereni. E quindi riuscii a rilassarmi anche io.
< Nami-chann, Robin-swann siete magnifiche in bikini!!! >
< Non fare il pervertito Sanji, se no ti cavo gli occhi!! >
< Oh Nami-chan è bella anche quando fa la cattiva!! >
< A proposito, Sanji-kun non è che mi prepareresti un dolce?! Ho un languorino!! >
< Subito mia dolce Nami!! Vado ad impossessarmi della cucina!! Ne vuoi uno anche tu Robin-chan? >
< Si, grazie >
Mi allontanai dalla piscina diretto alle cucine. Stava andando bene, mi comportavo come al solito quindi forse le mie angosce erano finite. E poi cucinare mi metteva di buon umore! Mentre camminavo cercando le cucine mi guardavo intorno e ovunque c’era gente che si divertiva e rideva felice. Mi nacque un sorriso spontaneo anche a me. Ero finalmente sereno, ma non sarebbe durata a lungo. Il mio sguardo cadde in un luogo un po’ più isolato dal resto dove vi era un laghetto contornato da piante tropicali nel quale ricadeva una bellissima cascata. Mi diressi verso quel posto per vedere meglio di cosa si trattasse e mi inoltrai fra le piante per avvicinarmi al laghetto. C’era molta pace e tranquillità, nessun rumore estraneo alla natura disturbava la quiete. Si udivano solo il fruscio delle piante, il cinguettio degli uccelli e lo scrosciare della cascata. Era un luogo magnifico. Ma non era l’unica cosa magnifica che vidi. Sotto quella cascata in posizione yoga c’era lui. L’acqua della cascata gli scivolava addosso in una lenta danza e sfiorava la sua pelle abbronzata. Il petto era nudo ed esibiva le sue molteplici cicatrici, ma anche i suoi pettorali ben scolpiti e le sue spalle atletiche. Gli occhi erano chiusi in meditazione e i suoi capelli verdi come l’erba gli ricadevano sulla fronte lasciando scivolare le goccioline di acqua che a poco a poco scendevano sulle ciglia per poi sfiorargli le guance e scendere sul collo. Le gambe erano incrociate e le mani giunte su di esse. Rimasi incantato. Ma non me ne resi conto subito, se non quando udii delle voci vicino a me.
< Ehi! Guarda che bel ragazzo! >
< Si, è proprio figo!! >
< Ha un corpo magnifico e sembra molto forte!! >
< Si, hai ragione adoro gli uomini duri e fieri. Che ne dici se andiamo a parlargli?!? >
< Ma, forse non dovremmo disturbarlo mentre è in meditazione! >
< Si, ma io voglio conoscerlo!! >
< Si, anch’io. Allora andiamo! >
Mi riscossi all’improvviso dai miei pensieri e mi avvicinai alle ragazze che stavano facendo quei commenti su Zoro.
< Scusate belle fanciulle!Ho sentito per caso i vostri discorsi e volevo mettervi in guardia! Vedete, purtroppo quel bel ragazzo lì è gay. Lo so perché è nella mia ciurma. Mi dispiace rovinare le vostre fantasie! >
< Ah è così!Che peccato chissà quante ragazze ci rimangano deluse! >
< Si, è proprio un peccato era così bello!! >
< Beh grazie della dritta, ci vediamo!! >
Le ragazze si allontanarono correndo verso le piscine e io rimasi completamente esterrefatto. Cosa mi era saltato in mente?! Cosa diavolo mi importava se quelle tipe volevano avvicinare Zoro?! Forse era solo gelosia perché non avevano guardato me! Ma allora perché mi aveva dato tanto fastidio sentire i loro commenti su di lui e soprattutto che razza di pensieri avevo fatto poco prima che arrivassero?! Ero rimasto imbambolato a guardarlo e avevo realmente pensato che fosse una visione paradisiaca. Cosa mi stava succedendo?! Era una cosa dovuta a quel bacio?! Perchè mi ero sentito attratto da lui, come una calamita?!Poco prima stavo quasi per raggiungerlo sotto la cascata per andare a sfiorare i suoi capelli bagnati e i suoi pettorali scolpiti. Meno male che erano arrivate quelle ragazze a distogliermi da quei pensieri. Ma ora ero confuso e disorientato e avevo paura. Ero forse preda di qualche sortilegio?!Mi sembrava tutto così assurdo. Poi mi voltai di nuovo verso di lui e lo vidi aprire gli occhi. Di scatto mi nascosi dietro le piante, non mi aveva visto, per fortuna. Lentamente senza fare rumore, mi allontanai e quando fui sicuro di essere fuori visuale iniziai a correre per andare a rintanarmi da qualche parte. Dovevo fare chiarezza nei miei pensieri e non era una cosa facile. Poco prima avevo pensato che fosse tutto passato, quelle strane emozioni che avevo provato sulla nave, ma mi sbagliavo erano peggiorate. La giornata trascorse in fretta e in un attimo era il tramonto. Il resto del pomeriggio l’avevo passato in una delle tante terme presenti sull’isola cercando di ricostruire i miei pensieri. Ma non avevo avuto molto successo. La mia sicurezza arrivava solo fino al momento che l’avevo creduto morto e mi ero sentito morire anche io. Poi ero talmente sollevato e felice di averlo rivisto vivo che mi ero sfogato davanti a lui con le lacrime e lui mi aveva baciato. Cercai di ricordare cosa avevo provato in quel momento, ma era stato così improvviso e fugace che mi aveva solo lasciato confuso e scioccato. Inoltre ero stato in qualche modo turbato dai commenti di quelle ragazze ed ero rimasto incantato dalla sua visione sotto la cascata. Le conclusioni erano che per qualche motivo ero fortemente attratto da Zoro e non riuscivo a non pensare a lui. Ero veramente preoccupato. Non sapevo più cosa fare!

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Finito anche questo ^^!!Il nostro caro Sanji è parecchio preoccupato, hihihi!!!Ma se ci stava subito non era bello, credo che farò un pò penare Zoro!!!Sono crudele!!Comunque spero che questo chappy sia stato di vostro gradimento.




 
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view post Posted on 10/11/2009, 14:42
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Grazie Rea-chan
me lo sono gustato tutto d'un fiato.
Sanji confuso è troppo tenero ^///^
Attendo il seguito ^_^

la prossima volta tocca ai pensieri di Zoro, vero?
...mmh..non vedo l'ora!!
 
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Rea-chan
view post Posted on 12/11/2009, 16:16




Ahahahah, lo adoro Sanjiko in difficoltà!!!!
Grazie Giallo che continui a seguirmi e visto che sei in attesa di posto il prossimo!!



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Capitolo 5 - ILLUSIONI E MEDITAZIONE





Mi stava evitando. Lo sapevo che sarebbe andata a finire così! Ma in quel momento era davvero irresistibile e non ero riuscito a trattenermi. Ormai era tutto finito, avrei dovuto accettare le conseguenze. Me lo aspettavo che non gli sarebbe piaciuto, dopotutto da quando lo conoscevo non faceva altro che correre dietro alle ragazze. Però c’erano forti dubbi che non mi spiegavo e tra l’altro era stato proprio lui ad alimentarli. Erano iniziati già dalla proposta di scambio quando si era offerto al mio posto e mi aveva davvero strappato un sorriso con quell’atto. Lui non lo poteva sapere, ma mi aveva fatto credere per un secondo che gli importasse di me e anche se non mi ero illuso era stato bello sentirlo. Sapevo bene com’era fatto e sapevo che era stato il suo senso dell’onore e il suo carattere cavalleresco a farlo agire in quel modo. Però se il primo dubbio era risolto, questo non valeva per il secondo. Si era sfogato in quel modo apparendo un debole e mostrando un lato nascosto di sé proprio davanti ad un suo “nemico”?! E poi quelle parole che mi aveva detto?!Continuavano a tornarmi in mente “non ce l’avrei fatta, non avrei potuto sopportarlo”, perché aveva pronunciato quelle parole?! E perché quando l’avevo baciato non mi aveva respinto?! Certo non aveva ricambiato, ma se gli faceva così schifo avrebbe potuto tirarmi un pugno e staccarsi da me. Invece era rimasto lì immobile, senza muovere un solo muscolo. Mi aveva dato una speranza per poi togliermela crudelmente con quel suo atteggiamento indifferente e distaccato. Come se si fosse pentito amaramente di non aver reagito subito e di essersi lasciato andare in quel modo. Forse era stata una tale scoperta e così improvvisa che non aveva avuto il tempo di rifletterci e dopotutto era l’unica scusa plausibile che mi veniva in mente e dovevo farmela bastare. Non mi sarei più fatto illusioni. Mi faceva male pensarci, ma non potevo farne a meno. Ora non sapevo come avrei dovuto comportarmi. Certo potevo tornare a litigare con lui e prenderlo in giro, fare l’indifferente e menefreghista come al solito. D’altronde era nel mio essere restare freddo e distaccato dagli altri, ma con lui che si comportava in modo differente dal suo solito mi veniva difficile se nemmeno mi guardava più in faccia. Non capiva che se voleva far finta di niente e dimenticare tutto avrebbe dovuto agire come faceva prima?! In questo modo anche gli altri avrebbero capito che qualcosa non andava e questo di sicuro lui non lo voleva. Beh dire tutti è una parola grossa, di sicuro l’arpia di Nami e la impassibile Robin, sugli altri nutrivo parecchi dubbi. Ma a lungo andare se ne sarebbero accorti anche loro. Basta mi ero stancato di rimurginarci sopra, ormai il danno era fatto e dovevo solo cercare di renderlo meno gravoso. D’un tratto mi ricordai che ero ancora sotto la cascata. L’acqua era diventata veramente gelida e tutto il mio corpo era percorso da brividi e freddo come il ghiaccio. Aprii gli occhi sbattendo più volte le palpebre per scacciare via le goccioline che mi offuscavano la vista e mi accorsi che era già il tramonto. Ma quanto c’ero stato in meditazione?! Mi alzai da quella posizione yoga che mi era diventata un po’ scomoda e mi accorsi solo una volta in piedi di avere le gambe intorpidite che a malapena mi tenevano in piedi. Forti scariche di formicolio mi attraversarono le piante dei piedi lanciandomi dolorose scosse ai polpacci fino ad arrivare alle cosce. Facevano un male cane. Certo non l’avrei mai detto a nessuno, ma non ero un alieno e anche se mi sottoponevo a dure prove e allenamenti il mio corpo sentiva dolore, eccome. Al solo pensiero mi tornò in mente quello che avevo sopportato a Thriller Bark e un brivido intenso mi percorse la spina dorsale. Scacciai con violenza quel ricordo scuotendo la testa che lanciò schizzi d’acqua dappertutto. Mi diressi verso i bagni per andare a togliermi di dosso quei vestiti bagnati che ormai pesavano quasi più di me. Una volta cambiato andai alla ricerca degli altri, ormai era ora di cena ed era da un po’ che non li vedevo in giro. Probabilmente erano già tutti alla sala ristorante, potevo immaginare i cuochi impazzire per riuscire a saziare lo stomaco di Rufy. Entrando nella sala vidi subito il tavolo dove c’erano seduti gli altri. Come potevo non notarlo. Usop e Chopper erano sul tavolo che ballavano con dei cosciotti in mano, mentre Brook e Franky erano intenti nel loro solito monologo a chi dice più scempiaggini in meno tempo. Rufy, beh come al solito rideva come un pazzo mentre mangiava e allungava le mani per rubare dai piatti degli altri. Le ragazze conversavano tranquillamente e......lui? Non c’era. Dov’era?! Non riusciva a starmi vicino al punto da saltare la cena? No, sicuramente mi sbagliavo. Non avevo una così alta influenza su di lui o almeno non credevo di averla. Va bene che mi evitava e non mi parlava, ma in una cena con tutta la ciurma che si divertiva doveva per forza esserci. “Sarà andato in bagno!” pensai e mi diressi verso il tavolo prima che tutte le scorte fossero sparite. Salutai gli altri con il mio solito cenno col capo e Franky mi passò al volo un boccale di sakè.
< Oi, spadaccino bevi questo, è proprio Suuuupeeerrr!!!! >
Accettai di buon grado il boccale, non si rifiuta mai il sakè. Poi azzardai la domanda che mi premeva cercando di non farmi sentire dalle ragazze-arpie.
< Oi Franky, dov’è quel dannato cuoco?! >
< Il ricciolo? E’ in cucina, ha detto che anche se siamo ospiti vuole che le sue ragazze mangino cose sane e cucinate da lui. Mah?! Vai a capirlo! A proposito dove diavolo sei stato tutto il giorno? Abbiamo trovato un gioco divertente da fare ma ci mancavano i giocatori!! >
< Ero alla cascata in meditazione! >
< Davvero?! Suuupeeerrr!!!Sei un duro spadaccino!! >
< Oi Brook cantaci una canzone!! >
< Si, dai una canzone!!! >
Era il nostro capitano a parlare e Chopper lo seguiva a ruota. Certo il nostro canterino non si fece pregare e sfoderò subito un violino iniziando ad intrattenere anche gli altri ospiti dell’isola. Tutti iniziarono a cantare e ballare facendo un gran casino, mentre io li osservavo un po’ più distaccato. Ogni tanto abbozzavo un sorriso, quando mi passavano altri boccali colmi di sakè, ma la mia mente non aveva tanta voglia di festeggiare. Non se lui mancava! La serata passò in fretta e sul tardi ad uno a uno i membri della ciurma caddero a terra stravolti e mezzi ubriachi e si addormentarono lì dov’erano. Rufy a braccetto con Usop che metteva un piede in bocca a Brook che a sua volta teneva per i capelli Franky. Mentre chopper si era accoccolato sulla pancia di Usop e ronfavano beati. Per tutta sera di lui nemmeno l’ombra!! Adesso ero sicuro che fosse per colpa mia. Cercai di non pensarci e a questo punto erano affari suoi se non riusciva più a starmi vicino per meno di dieci metri. Ero curioso di capire come avrebbe fatto sulla nave a evitarmi così facilmente. I miei pensieri furono interrotti da Nami che si alzò strisciando la sedia per andare a dormire nella sua stanza e restammo solo io e Robin. Mi angustiava stare con quella donna, non riuscivo mai a capire a che cosa pensava e non si stupiva mai di niente. Non una reazione in nessuna situazione, né di pericolo né di gioia. E avevo ragione a temerla poiché una volta soli entrò in un argomento che non avrei voluto toccare.
< Spadaccino, non ti ho ancora ringraziato!! >
< Mmh?! >
< Beh, so cosa hai fatto…..per tutti noi….e visto che solo l’unica oltre al cuoco a saperlo volevo ringraziarti a nome di tutti!! >
Rimasi di stucco! Chi diavolo gliel’aveva detto?Di sicuro non lui.
< Non c’è bisogno di nessun ringraziamento, era ciò che dovevo fare!! >
Rimase in silenzio, forse la mia risposta gli era bastata. Non mi piaceva ricevere certe attenzioni e sperai che fosse finita lì, ma dopo qualche minuto lei riprese la parola con un altro argomento scottante.
< Non ti sembra che il cuoco si comporti in modo strano?! >
Ahi! L’aveva capito, me l’ero già immaginato. Dovevo cercare di non far trasparire niente e agire con indifferenza e distacco.
< Il ricciolo?! No, non mi sembra >
< Mh, non ti sembra che ti stia evitando?! >
E adesso cosa gli rispondevo?! Maledizione mi sembrava di essere sotto esame.
< Non mi curo molto di lui, più mi sta lontano e meglio è! >
Era l’unica risposta che mi era venuta in mente, speravo che lei non notasse il leggero imbarazzo che avevo a parlare di lui e non costruisse qualche assurdo collegamento, non si sa mai di cosa siano in grado di fare le donne.
< Mah, forse è arrabbiato per non averci fatto una bella figura nei tuoi confronti contro Moria! >
< Può essere, ma perché dovrebbe interessarmi? >
< Mah, di solito litigate sempre ma perlomeno è una forma di dialogo, mentre adesso è come se foste due fantasmi, l’uno non esiste per l’altro. Mi chiedevo se non ci fosse dell’altro! >
Argh lo sapevo, era arguta la ragazza. Iniziavo a sudare freddo, cos’era un interrogatorio?! Se voleva scoprire qualcosa da me non ce l’avrebbe fatta, dovevo districarmi da quella situazione senza dargli altri motivi su cui pensare. Ma non avevo uno straccio di idea, volevo solo andarmene a dormire da qualche parte e non pensare più a nulla. Cercai di rimanere composto e ritrovare la mia freddura.
< Perché diavolo lo chiedi a me?! Non mi interessa niente di quel cuoco da strapazzo. E ora vorrei andarmene a dormire e faresti meglio ad andare anche tu, domani si riparte! >
Detto questo mi alzai e uscii dalla sala andando a cercare una stanza in cui riposarmi, inconsapevole che le labbra di quella donna si aprirono in un sorriso compiaciuto alle mie spalle.

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Eccoci qui con un capitolo tutto per Zoro!!!(.....*ç*.....sei troppo......troppo.....di tutto!!!). Spero che sia stato di vostro gradimento e che mi sia fatta perdonare almeno un pochino l'enorme ritardo!!!
Sanji: Ehi, dopo tutto questo tempo che aspetto, non compaio nemmeno nel capitolo?!?!Che significa?!?
Rea:.....Ehm....scusa Sanji, ma stavolta toccava a lui farsi i suoi viaggi mentali!!!à__à
Zoro: Ehi, donna!!!A me questo capitolo non è piaciuto, io non mi faccio tutti quei problemi!!!
Sanji: Certo, non hai tutto quel cervello per pensare così tanto!!!Al massimo puoi avere in testa solo alghe verdi, hihihi!!!
Zoro: Che diavolo hai detto, cuoco da quattro soldi!!!!
Rea:......ehm......ragazzi non litigate!!Scusa Zoro, ma serviva alla storia.......non ti preoccupare più avanti apparirai più macho!!
*Macho Macho Man, I've got to be a Macho Man*
Sanji: E basta con 'sta musichetta!!!!Ma chi l'ha accesa?!?!
Zoro: Io me ne vado, non voglio più sentire i vostri vaneggiamenti!!!
Rea: No, Zoro la mia fiction non è ancora finitaaaaa!!!!
Sanji: Ma sì, vorrà dire che il protagonista indiscusso sarò io, ahahah!!!
Rea:*sguardo omicida* Sanji vai a recuperarlo, SUBITO!!!!Altrimenti astinenza a vita!!!!
Sanji: ò_ò Corro padrona, Rea-swannn!!!!

Uffa, bisogna sempre tenerli sotto minaccia per farli lavorare bene quei due!!!
Bene, andando avanti un grazie a tutti quelli che hanno letto ^_^

 
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keiko_86
view post Posted on 12/11/2009, 16:39




Che bella!
questo ultimo capitolo mi è piaciuto particolarmente.
Robin non poteva non accorgersi di nulla XD
brava ^_^
 
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view post Posted on 16/11/2009, 12:22
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oopss...mi ero dimenticata di commentare :blink:
Giallo comincia a perdere i colpi <_<
per farmi perdonare posso solo dire che ero così
presa dalla lettura da dimenticare persino il mio nome!

mi piace sempre di più...brava Rea-chan!!!
 
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Rea-chan
view post Posted on 5/12/2009, 18:31




Grazie infinite a tutte!!!Ecco il capitolo sei!!!Ykes!!!!


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Capitolo 6 - PENSIERI E DUBBI






Ero andato nelle cucine a controllare come cucinavano i cuochi dell’isola. Dovevo essere sicuro che erano cose sane e fatte a dovere prima di darle da mangiare al resto della ciurma. Gli altri erano già tutti seduti al tavolo aspettando di mangiare, tutti tranne lui. Probabilmente era ancora in meditazione! Ma perché diavolo pensavo a lui?! Stava diventando una fissazione?! Aprii la porta della cucina per andare a raggiungere gli altri, ma proprio in quel momento lo vidi entrare nella sala e dirigersi al tavolo. Il mio cuore prese a battere più veloce e le mie guance si imbrunirono. Rimasi un attimo bloccato e incapace di muovermi mentre il mio respiro di faceva affannoso. No, non era possibile che tutto questo stesse succedendo a me. Richiusi subito la porta rimanendo con le spalle appoggiate, non potevo andare di là. Se ne sarebbero accorti tutti della mia agitazione in sua presenza. Ora che avevo capito che dentro di me provavo attrazione per lui non riuscivo a stargli vicino. Era peggio di prima!! Decisi che non sarei andato a mangiare di là, l’indomani mi sarei inventato una scusa per giustificare la mia assenza, ma al momento non potevo proprio incontrare Zoro. Rimasi in cucina tutta sera. Mangiai insieme ai cuochi e gli diedi una mano a cucinare. Ogni tanto sbirciavo fuori dalla porta per vedere cosa facevano gli altri e poi il mio sguardo cadeva inevitabilmente su di lui che rimaneva un po’ isolato dalla ciurma. Aveva come al solito la sua aria da “non coinvolgetemi nelle vostre sciocchezze” e il boccale di sakè in mano. Però qualcosa non andava, perché normalmente anche se non lo vedevi mai ballare o cantare con gli altri, quando si faceva festa con una risata o qualche battuta a suo modo partecipava e si divertiva anche lui. Mentre ora che lo guardavo sembrava non voler affatto partecipare e aveva lo sguardo perso nel vuoto e la mente altrove. Forse era a causa mia? D’un tratto mi venne un lampo. Cosa pensava di me?! La prima volta che mi feci questa domanda non ci pensai troppo alla risposta, anche perché ero abbastanza scioccato. Ma ora dopo aver riflettuto tutto il giorno su cosa provavo io era logico chiedersi cosa pensava lui!! Dopotutto era stato lui a baciarmi. Forse era stato un riflesso per consolarmi dopo il mio sfogo?! Mi aveva visto come una ragazza debole e desiderosa di appoggio?! Non potevo immaginarmi Zoro fare una cosa simile. Non aveva mai un volta mostrato nessun tipo di interesse né verso le donne né verso romanticherie. Allora?! Cosa gli era passato per la testa in quel momento?! Non riuscivo proprio a far combaciare la figura di Zoro con quella del ragazzo che mi aveva baciato. E se fosse stato solo per compassione?! D’altronde lui era sempre stato scontroso con me, litigavamo sempre e non ci sopportavamo a vicenda, era impensabile che anche lui provasse attrazione per me. Non so perché ma a questo pensiero mi sentii stringere il cuore e mi fece male. Cercai di riprendermi. Non mi riconoscevo più da una settimana fino a questa parte. Cavolo ero Sanji!!! Il gentiluomo che ama le donne!!! Non potevo permettermi di stare male per una cosa simile. Dovevo farmela passare in qualche modo. La serata trascorse in fretta e quando gli altri si addormentarono me ne andai in camera a riposare anche io. L’indomani ripartimmo dall’isola-relax, riuscii a evitarlo come al solito rifugiandomi in cucina per tutta la mattinata e durante il pranzo non incrociai mai il suo sguardo. Nel pomeriggio preparai uno spuntino per le ragazze e uscii fuori a portarglielo. Nami era, come al solito, su una sdraia sul ponte a bere un cocktail e prendere il sole.
< Nami-chan ho preparato dei dolcetti, solo per le mie due belle principesse!! >
< Oh grazie Sanji-kun!!! >
Aspettai che l’assaggiasse e una volta che approvò che era deliziosa me ne andai soddisfatto verso la poppa della nave dove c’era Robin che annaffiava i suoi fiori.
< Robin-swann ho fatto dei dolcetti deliziosi!! >
< Grazie Sanji, avevo proprio un languorino!! >
Anche con lei aspettai il suo responso e dopo che mi sorrise contenta restai lì a guardarla curare le piante. Poi ad un certo punto prese parola.
< Sanji-kun c’è qualcosa che ti preoccupa?! >
Eh?! Che razza di domanda era?
< No, assolutamente!! Perché me lo chiedi Robin-chan? >
< Ti comporti in modo strano ultimamente e volevo dirti che se vuoi con me puoi parlarne!! >
Se n’era accorta!! Dopotutto era la più sveglia della nave, dopo Nami, era logico che avrebbe capito che qualcosa non andava. Ma non volevo che si preoccupasse. Ora come gli rispondevo?! Non avevo per niente idee e mi aveva colto di sorpresa. Continuai a negare.
< Oh dolce Robin non c’è niente che non va!!!Io sto benissimo!!! >
Gli feci un gran sorriso, ma non ci cascò.
< Non devi sforzarti a comportarti così Sanji!!Sai una volta mi interrogavo spesso su me stessa. Su come stavo vivendo la mia vita. Vivevo ingannando, tradendo e usando gli altri e mi ero convinta che il mio essere era così. Ma poi quando vi ho conosciuto i dubbi mi assalirono, perché scoprii che con voi ero un’altra persona completamente diversa da prima, quasi l’opposto. All’inizio non sapevo come avrei dovuto comportarmi e continuavo a pensare che l’avrei fatto anche con voi, che prima o poi il mio vero essere mi avrebbe spinto a tradirvi. Ma sai cosa ho capito dopo?! >
< No! >
< Ho capito che il mio modo di essere era cambiato, la mia vera me stessa era quella che voleva avere degli amici veri e cari e vivere tante avventure con loro, combattere con loro o addirittura morire per loro. Una volta accettata la mia nuova me, la vita mi è sembrata più rosea e felice di quanto non avrei mai immaginato. >
Restai senza parole. Non avevo mai sentito Robin parlare così tanto!! E comunque non capivo perché mi stesse raccontando tutto questo. Ma una domanda mi nacque spontanea senza riuscire a capire il perché l’avessi fatta.
< Ma allora Robin-chan non ti sembra che tutta la tua esistenza fino a quando non hai capito te stessa fosse tutto un falso? >
< Oh l’ho pensato certo. Continuavo a ripetermi che la mia vita era stata tutta una menzogna e non ero degna di essere vissuta. Ma poi mi sono resa conto che in quel momento io ero davvero così. Lo so che non c’è da esserne fieri, ma era la vita stessa che mi aveva fatta crescere così. Non era un falso il mio io di allora, diciamo che era adeguato alla vita che facevo e comunque tutto quello che ho vissuto ce l’ho nel cuore e non lo negherò mai anche se adesso sono diversa. >
Rimasi in piedi come uno stoccafisso a rimuginare sulle sue parole. Robin finì di annaffiare le piante e se ne andò senza dirmi più niente e lasciandomi lì a riflettere. Perché mi aveva raccontato questa storia? Voleva forse farmi capire qualcosa?! La mente delle donne a volte è proprio incomprensibile. Sono furbe come le volpi e intuiscono cose che nella mente degli uomini arriva solo dopo parecchio tempo. Non riuscivo proprio a leggere tra le righe delle sue parole. D’un tratto mi voltai richiamato da un rumore metallico alle mie spalle. Era lui che arrivava dalle scale con i suoi pesi enormi per gli allenamenti. Ebbi un colpo e subito mi sentii il calore salire alle guance. Mi ricordai che dovevo evitarlo, quindi mi mossi velocemente verso le scale dal lato opposto e mentre lui saliva, io scendevo di corsa per rintanarmi in camera. Avevo molte cose su cui riflettere e questa storia doveva finire in un modo o nell’altro.

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Eccoci qui!Qualcuno nel capitolo precedente mi aveva chiesto "Chi fine ha fatto Sanji-kun?!" , beh ovviamente era nascosto a spiare il Marimo-chan incapace di fronteggiarlo, ahahah!!!!!
Sanji: Rea-chwan perchè mi fai soffrire così!!!!
Rea: ......Scusa Sanji-kun ma sono entrata in *sadic mode*, ahahah!!!!
Sanji: Sei crudele!!!ç______ç non voglio più giocare con te al dottore!!!!!
Zoro: .....EH?! Giochi con lei al dottore!!!!!Con me non ci vuoi mai giocare!!!!!
Sanji: ......Ehmm.....ecco.......con te finisce sempre che mi sottometti!!!
Zoro: E' così che deve essere!!!*sguardo malizioso*
Rea: ....Ehm.....ragazzi non è il caso di continuare questa discussione!!



Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, grazie infinite a chi segue la mia ficcy!!!!
 
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view post Posted on 29/12/2009, 18:20
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ma quanto sono teneri questi due in conflitto con i loro sentimenti?
Ormai entrambi sono arrivati alla frutta...attendo la svolta decisiva! :B):
anche questo capitolo mi è piaciuto moltissimo!
Vai così Rea chan!!! :lol:
 
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Rea-chan
view post Posted on 3/2/2010, 11:36




Scusate mi ero dimenticata che postavo la storia anche qui, Gomenasaaaaaaiiiiiii!!!!
I nostri cari pirati continuano a soffrire, ma inizia a muoversi qualcosa!!!Torniamo a parlare del Marimo-chwan e scopriamo sempre di più i suoi pensieri (waaa, perdono Zoro se ti faccio questo ç__ç). Inizia un pò d'azione e prometto che anche nei prossimi capitoli ci sarà. Spero che finora non vi abbia annoiato o deluso!!Bene vi lascio alla storia, buona lettura!!!


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Capitolo 7 - SPERANZE E SOGNI






Le giornate passavano e il viaggio continuava. Io e il cuoco ormai eravamo come due fantasmi, lui non vedeva me e io non vedevo lui. O perlomeno non mi facevo beccare mentre lo guardavo!Era la mia unica consolazione, poterlo ammirare da lontano. L’avevo sempre fatto, fin da quando avevo iniziato a comprendere cosa provavo per lui. Spesso facevo finta di dormire solo per poterlo scorgere mentre compiva gesti o movimenti che davanti a me non avrebbe mai fatto. A volte, non sapendo di essere osservato, riuscivo a catturare delle espressioni delle quali solo io ero lo spettatore e nessun’altro avrebbe potuto vedere. Come mentre cucinava, aveva una strana luce negli occhi che li facevano brillare e un’espressione di gioia sul viso. Oppure quando mi capitava di dormire sul ponte e al tramonto lui usciva a fumarsi una sigaretta mentre osservava il globo rosso sparire sul mare. In quei momenti il suo viso angelico era spensierato e il suo sguardo sembrava guardare ancora più lontano dell’orizzonte, come se stesse vedendo il futuro o il suo sogno realizzarsi. Rimanevo incantato ad ammirare i suoi capelli dorati muoversi alla brezza serale e scurirsi man mano che la luce si affievoliva e ogni volta mi innamoravo sempre di più del suo viso così meravigliosamente delineato in quell’espressione rilassata e serena. In quei momenti speravo con tutto me stesso che ciò che vedeva al di là dell’orizzonte si potesse avverare per poterlo vedere felice. Ma adesso dopo tutto quello che era successo era già un miracolo che riuscissi a percepire la sua presenza sulla nave, quindi mi capitava molto di rado di poterlo scorgere di nascosto e quando lo facevo le sue espressioni mi mettevano ansia. Non era più allegro e felice, ma sembrava sempre scosso e confuso. Il suo sguardo era spesso rivolto al nulla, come se stesse combattendo una battaglia con sé stesso della quale non riuscisse a venirne a capo. Mi demoralizzava vederlo così perché sapevo che era colpa mia. Certo questo non succedeva quando era insieme agli altri, cercava in tutti i modi di sembrare allegro e pimpante come al solito. Quel giorno, era una giornata calda, il sole era alto nel cielo e non una nuvola disturbava la continuità dell’azzurro intenso. C’era calma piatta, in tutti i sensi. Rufy, Usop, Chopper e Brook tentavano di pescare la cena, mentre Nami, Robin, Franky e il cuoco erano seduti a tavolino sul ponte a gustarsi una bella tazza di te. Io come al solito ero tranquillamente sdraiato sull’erba appoggiato all’albero a sonnecchiare e di tanto in tanto ascoltavo i loro discorsi.
< Che sta succedendo?! >
< Non abbocca niente!! >
< Yohoho bisogna aver pazienza! >
< Mi sto annoiando!! Oi Nami quanto manca per l’isola degli uomini-pesce!! >
< Come sei noioso Rufy, ti ho detto che ci stiamo avvicinando!! >
< Ahhhhh Sirene, dolci sirene venite da meeee!!! >
Aprii gli occhi giusto in tempo per vederlo saltellare sul ponte con gli occhi a cuoricino, sembrava un emerito idiota.
< Tsk >
Mi voltai dal lato opposto a lui, anche se ormai ci ero abituato mi infastidiva molto quando faceva così e mi dava da pensare su come facesse a piacermi. I miei pensieri vennero interrotti da Usop.
< Oi, oi sta arrivando un branco di pesci! >
Subito Rufy tornò a sedersi sul bordo della nave con la canna da pesca in mano tutto eccitato ed esultante, ma successe qualcosa. Nami si avvicinò anche lei e notò che qualcosa non andava.
< Com’è possibile che non ne abbocchi neanche uno?! >
< C’è qualcosa di strano!! >
Mentre mi stiracchiavo alzai gli occhi al cielo e subito chiamai gli altri.
< Oi, lassù!! >
< Ma cosa?! >
Il cielo azzurro e limpido iniziò velocemente a coprirsi di nuvoloni grigi e il giorno diventò buio. Il mare iniziò ad agitarsi e iniziarono a formarsi dei vortici che presto si trasformarono in enormi correnti che si innalzavano intorno a noi.
< E’ la corrente Yuuda!! > Disse Nami < Sanji-kun!! >
< Si, conta su di me!! >
Subito il cuoco si portò al timone cercando di virare, mentre un grosso serpente d’acqua si stava per abbattere su di noi. Estrassi le spade e mi lanciai contro la massa d’acqua tagliandola in due prima che ci colpisse.
< Oi, teme che diavolo stai facendo?! Usa quel timone!! >
< Baka, sto cercando di farlo, ma la corrente è troppo forte e non si muove!! >
Mi voltai in tempo per vedere arrivare un'altra corrente e mi mossi velocemente a tagliare anche quella.
< Weapon Left!! >
< Gomu gomu no pistol!! >
Tutti si stavano dando da fare per non farci colpire dalle correnti. Bè ovviamente tutti tranne Chopper e Usop che si erano attaccati all’albero maestro urlando come forsennati.
< Waaa!!Sembrano proprio dei serpenti marini!! >
< P-pauraaaa!!! >
Mi guardai intorno per vedere meglio la situazione della ciurma e immancabilmente cercai lui, anche se sapevo che se la cavava benissimo, ma ormai era una cosa involontaria. Appurato che era ancora al timone cercando di tenere a bada la nave continuai ad abbattere tutto ciò che ci cadeva addosso poi all’improvviso sentimmo una scossa e la nave iniziò a sollevarsi. Eravamo proprio sopra uno di quei serpenti, fummo sbalzati in aria e ci reggemmo come meglio potemmo per non cadere di sotto. Appena la nave toccò di nuovo il mare, mi guardai in giro per controllare tutti.
< Usiamo il Cup de Buster per andarcene da qui!! >
< Bravo, Franky ottima idea abbiamo questa opportunità! >
< Niente da fare ragazzi, non c’e via di scampo siamo nel bel mezzo della tempesta e neanche con il cannocchiale ne vedo la fine! >
Nami aveva parlato con voce calma, anche se la situazione non era rosea. Mi distrassi e non vidi che una corrente mi veniva addosso, mi sentii chiamare.
< Oi, teme attento alle spalle!! >
Mi voltai di scatto all’indietro e fui sommerso da una cascata d’acqua gelida.
< Oi, grazie Brook!! >
< Stai bene samurai?! >
< Mh >
Per fortuna il nuovo compagno era stato più attento di me e mi aveva preceduto, tagliando l’onda prima che si abbattesse su di me. Mi sentivo parecchio affaticato, il respiro si era fatto affannoso e mi sentivo debole.
< Non ti sei ancora ripreso vero?! >
Udii quelle parole da Brook e rimasi un po’ scioccato. Ma allora, anche lui sapeva tutto di Thriller Bark!! Come faceva a saperlo?! Non restai lì a rimurginarci sopra, non era proprio il momento. Poi d’un tratto sentimmo il nostro capitano chiamarci.
< Oi, minna!! Guardate laggiù!! >
Tutti ci girammo verso la prua della nave e all’orizzonte in uno spiraglio aperto attraverso la tempesta c’era lei.
< La Red Line!!! >
Esclamammo tutti insieme. Finalmente eravamo arrivati alla metà esatta del nostro viaggio. Subito tutto ciò suscitò in noi i ricordi della prima volta che l’avevamo vista, prima di entrare nella Grand Line.
< Anche la prima volta che l’abbiamo vista c’era una forte tempesta! >
Era stato lui a parlare. Mi ricordavo fin troppo bene i desideri espressi pestando un piede su un barile e brindando poi alla nuova avventura che ci attendeva quando eravamo ancora un gruppo di cinque. Era passato un sacco di tempo ormai ma sembrava fosse durato un attimo.
< Bene, ragazzi ho trovato il modo di uscirne, tutti ai vostri posti! >
< Che dobbiamo fare! >
< Dobbiamo cavalcare il serpentone!! >
< Eh?! >
< Non preoccuparti Franky l’abbiamo già fatto quando siamo andati a Skypea, tu tieniti pronto ad attivare il Cup de Buster quando te lo dirò io >
< Ok >
Nami aveva già ripreso in mano la situazione e in men che non si dica, seguendo le sue istruzioni uscimmo dalla tempesta per ritrovarci di nuovo in un mare calmo e sotto un sole cocente davanti alla Red Line.
Dopo aver passato quell’inferno mi andai a riposare sulla coffa. Mi ero reso conto che aveva ragione Brook, non mi ero ancora ripreso del tutto. Se per così poco faticavo così tanto era un dramma, cosa avrei fatto una volta entrati nel Nuovo Mondo?!Dovevo diventare più forte!!Poi mi fermai a pensare a lui. Un piccolo sorriso mi si accese sul volto quando mi resi conto che durante la tempesta eravamo tornati come una volta. Mi aveva avvisato del pericolo, quindi questo significava che mi aveva considerato e per di più ero riuscito a dirgli qualche parola. Certo, non erano parole gentili, ma non mi preoccupavo di quello, tanto le nostre conversazioni fin da quando ci conoscevamo erano fatte di insulti. Perlomeno non ero più un fantasma ed era già qualcosa. Preferivo litigare tutto il tempo piuttosto che essere ignorato, l’indifferenza era veramente terribile. Un po’ più allegro mi alzai da terra e presi i miei pesi, la pausa era finita e adesso dovevo allenarmi ancora più di prima.


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Finito anche questo!!Siamo arrivati alla Red Line XD. Sembra che la situazione possa migliorare un pochetto tra i nostri protagonisti o perlomeno Zoro è ottimista!!!Bisogna capire cosa ne pensa Sanji!!!Mi dispiace se vi sto facendo impazzire così, davvero, ma più il tempo passa, più l'impazienza e l'attrazione aumentano e meglio sarà il momento del faccia a faccia!!!(che non so ancora quando arriverà '-').
 
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13 replies since 13/10/2009, 11:15   422 views
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