Non posso salvarlo!

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Princess Ai
view post Posted on 31/7/2009, 17:09




Ecco la Fanfic partorita dalla mia mente malata. L'ho riletta svariate volte e spero non ci siano errori né di ortografia né di sintassi. La storia è ispirata agli avvenimenti sull'arcipelago Shabaody Questa è la prima volta che scrivo una fic Yaoi e in prima persona, quindi siate clementi con me.
Sono pronta ad ogni giudizio!

Disclaimer: ovviamente tutti i personaggi sono del signor Oda e la storia non ha alcun scopo di lucro ne altri intenti.


<zoro!!!!>
<zoro è appena stato colpito da un raggio laser!>
Le urla di Usopp e Brook mi fanno voltare di scatto e il mio sguardo corre subito sulla tua figura inerme circondata dal sangue che defluisce dalla ferita appena subita.
< Chi sei? Allontanati immediatamente da Zoro maledetto!>
Un uomo si staglia tra il fumo che vi avvolge.
<finalmente ce ne hai messo di tempo vecchio Kizaru!> le parole di Sentomaru sono un fulmine a ciel sereno.
<kizaru? State attenti quell’uomo è un ammiraglio della marina!>
Guardo Robin e il mio cuore perde un battito. Colui che ti ha ferito altri non è che il temutissimo ammiraglio Kizaru. La situazione è sempre più critica.
Maledizione! Non bastavano Sentomaru e un secondo tizio con la stessa faccia di Kuma della Flotta dei Sette? Come faremo ad uscire da questa situazione?
<ormai per te è finita, con 120 milioni di taglia, cacciatore di pirati Zoro! Uno spadaccino come te che si riduce così dopo un solo colpo? Devi essere davvero esausto> Kizaru alza la gamba e questa comincia ad emettere una luce accecante.<ora potrai riposare in pace!>
<usopp, Brook,aiutatelo!!!!> Rufy incita i due rimasti paralizzati di fronte all’ammiraglio.
<fermati subito bastardo!> Urla Usopp lanciando un colpo che attraversa il corpo dell’ammiraglio come se quest’ultimo fosse intangibile. Brook si unisce all’attacco, ma anche i fendenti della sua spada non hanno effetto. Di che cosa diavolo è fatto quello?!?
< Non potete colpirmi. Ho mangiato il frutto Pika Pika e sono diventato un uomo luce>
<non è possibile!> sussurra Nami portandosi le mani alla bocca. I suoi occhi sono spalancati dalla paura.
<anche questo spara raggi laser? Se lo colpisce da quella distanza morirà di sicuro!>
Le parole di Franky sono una pugnalata al mio cuore. Non posso fare nulla: sono troppo lontano per sferrare un attacco senza contare la presenza di Kuma.
Posso solo guardarti morire…
Avverto di nuovo quel senso di terrore provato a Thriller Bark dopo essermi ripreso dal colpo che mi avevi inferto. Terrore di non poterti più vedere, parlare, toccare, sentire il tuo odore e il sapore delle tue labbra. Terrore di restare solo, di sentirmi colpevole per non averti protetto, di vivere con il peso di non aver fatto nulla per impedire la tua morte. Ogni cosa si sta ripetendo in questo momento e, ancora una volta, sono impotente di fronte a ciò che sta accadendo!
Ti guardo per l’ultima volta. Il tuo corpo a terra, privo di forze, bloccato da quel bastardo che sta per sferrare il suo attacco.
<zoro!!!!!!>
Le urla di Rufy e gli altri sono strazianti, ma niente e nessuno può eguagliare il muto urlo di dolore del mio cuore.
Non ti vedrò più stupido marimo e non avrò fatto nulla per salvarti! Calde lacrime cominciano ad inumidire i miei occhi di fronte a questa struggente consapevolezza.
Un movimento fulmineo attira la mia attenzione.
È Rayleigh! Si sta dirigendo verso Kizaru ad una velocità incredibile. Con un calcio devia il colpo che avrebbe dovuto porre fine alla tua vita.
L’esplosione è fortissima. Non so come quel vecchio sia riuscito a colpirlo, ma si è guadagnato la mia eterna gratitudine.
< Usopp, Brook, portate via Zoro da lì> urla Rufy <ragazzi fuggiamo da qui! Non possiamo vincere>
Vedo Usopp correre ai piede di Kizaru e caricarsi in spalla Zoro seguito a ruota da Brook.
Questo sollievo momentaneo fa sì che le mie gambe, prima bloccate dal terrore, tornino a muoversi.
È in salvo e in buone mani. Ora devo pensare a proteggere Nami e Franky, benché la voce del mio cuore mi urli di correre da lui.
< Franky cosa stai facendo?> la voce di Nami è distorta dalla paura.
< Userò la cola che mi è rimasta per sferrare l’ultimo attacco! COUP DE VENT!>
Kuma viene scagliato lontano.
<andiamo ragazzi!!!!!>
Cominciamo a correre.
Con la coda dell’occhio controllo anche il gruppo del marimo. Oh no! Kuma non ha minimamente risentito del colpo di Franky e li sta inseguendo! In quelle condizioni non ce la faranno mai. Questa volta non starò con le mani in mano.
< Il gruppo di Zoro è stato preso di mira! Franky proteggi Nami!!!!!!>
< Non preoccuparti, ma cerca di fare attenzione>
<sanji-KUN!!!!> l’urlo di Nami si perde nel vento.
Perdonami, ma non posso permettere che gli accada qualcosa.
Non voglio più sentirmi impotente, incapace di proteggerti.
Ti salverò Zoro.
Corro come non ho mai fatto in vita mia.
Corro come se avessi le ali hai piedi. Non permetterò a quel bastardo di toccarti neanche con un solo dito.
Vedo Brook cercare di fermalo, ma viene facilmente sbalzato via! MALEDETTO! Sembra inarrestabile. Se continua così Usopp non ce la farà!
Ormai sono pochi metri dietro di lui.
< FERMATI BASTARDO! FERMATI!!!!!>.
Rabbia.
Paura.
Disperazione.
Comincio a ruotare su me stesso e mi preparo all’attacco < DIABLE JAMBE>. Salto e lo colpisco alla testa.
L’unica cosa che provo subito dopo aver sferrato il colpo è un dolore acutissimo alla gambe. Cazzo! Fa malissimo! Cado malamente a terra.
< Maledizione!> Si sta già rialzando. Non gli ho fatto nulla!
< Sanji!!!!!> Urla Usopp < Sta per colpirti!!!!>
< STUPIDO! SCAPPA! ALLONTANATI DA QUI!>
Kuma sferra il suo attacco. È come se la terra intorno a me esplodesse. Vengo sbalzato lontano. Il dolore pervade il mio corpo e la testa comincia a girarmi. Sono stremato…
Apro gli occhi. Usopp si sta avvicinando faticosamente a Zoro mentre quel mostro avanza verso di loro.
Non ti permetterò di avvicinarti a lui. Non gli farai del male! Hai capito maledetto? Dovessi rimetterci la vita! Con le poco forze che mi restano, mi alzo e mi avvicino allo Shichibukai. Cerco di afferrarlo, ma le gambe cedono sotto il mio peso e cado rovinosamente ai suoi piedi. Sono distrutto, ma non voglio arrendermi. Con la forza della disperazione mi aggrappo alla suo piede. Si ferma. Evidentemente ha avvertito la mia presenza. Abbassa lo sguardo per osservarmi.
< Aspetta pezzo di merda!>
Con noncuranza riprende la sua avanzata, trascinando il mio corpo privo di forze, come se fossi un essere indegno di qualunque attenzione! L’umiliazione che provo è grande, ma non come il desiderio di salvare la mia amata testa verde.
La mia presa si fa più salda e insistente. Si gira nuovamente verso di me. Per lui, in quel momento, non devo essere altro che una mosca fastidiosa. Mi solleva afferrandomi per il collo. Sento mancare l’aria e la vista comincia ad annebbiarsi. Lo vedo prepararsi per il prossimo attacco. Non ho scampo.
Dolore.
Un dolore lancinante alla spalla e perdo i sensi.
Le urla di Usopp mi riportano alla realtà. Apro gli occhi e ti vedo. Sei in ginocchio di fronte a…NO! NON CI CREDO…lui deve essere per forza quello vero! Il vero Kuma della Flotta dei Sette! Il terrore dipinto nei tuoi occhi ne è la conferma.
< Allora sei vivo Roronoa >
Ti prego non di nuovo!
Ormai non ho più forze.
< Se potessi fare un viaggio, dove vorresti andare?> Ecco di nuovo le lacrime farsi largo nei miei occhi e quel terrore che mi impedisce ogni movimento…
Zoro.
Zoro.
Zoro. Il tuo nome rimbomba nella mia mente.
Vedo il Tiranno sfilarsi un guanto e, come se tu fossi già a conoscenza di quel che accadrà tra pochi istanti, ti giri verso di me. Invece di difenderti, invece di provare a fuggire, il tuo ultimo gesto è quello di guardarmi. Non c’è paura nei tuo occhi, solo amore e un velo di tristezza.
Non lasciarmi…
Una lacrima rotola sulla mia guancia.
Due mute parole affiorano dalle sulle tue labbra insieme a un malinconico sorriso.
Anch’io Zoro…
E in quel momento il colpo di Kuma si abbatte e tu scompari semplicemente nel nulla, lascando il vuoto attorno a te.
…e nel mio cuore.



Continua…
 
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Princess Ai
view post Posted on 16/8/2009, 11:41




Salve ragazze! Per il seguito ci vorrà ancora un pò, perchè sono oberata dallo studio e la mia vena creativa è momentaneamente bloccata.

In questo capitolo ho cercato il più possibile di immedesimarmi nei pensieri e nei sentimenti del cuoco in quel momento terribile. Spero di non aver creato un Sanji troppo OOC, ma come già spiegato per me era la prima fanfic scritta in prima persona e soprattutto di questo genere.

Di solito il mio stile narrativo segue molto quello di autori come Jeffrey Deaver, Douglas Preston&Lincoln Child ^_^

Grazie per l'attenzione! :D

A presto con l'aggiornamento :D

:-.-:
 
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keiko_86
view post Posted on 19/8/2009, 12:39




CITAZIONE
Avverto di nuovo quel senso di terrore provato a Thriller Bark dopo essermi ripreso dal colpo che mi avevi inferto. Terrore di non poterti più vedere, parlare, toccare, sentire il tuo odore e il sapore delle tue labbra. Terrore di restare solo, di sentirmi colpevole per non averti protetto, di vivere con il peso di non aver fatto nulla per impedire la tua morte. Ogni cosa si sta ripetendo in questo momento e, ancora una volta, sono impotente di fronte a ciò che sta accadendo!

TT_TT

bellina, molto scorrevole.
brava ^^


tranquilla, ti capisco molto bene, fai con calma!
me aspetta, son curiosa di sapere come la continui ^ ^
 
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Zorina
view post Posted on 29/8/2009, 22:03




secondo me sei riuscita a cogliere perfettamente i pensieri del cuoco in quel momento ç__ç mi è sembrato di rivivere ogni istante di quella scena come nel manga ç___ç non vedo l'ora di leggere il seguito *-*
 
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Princess Ai
view post Posted on 13/10/2009, 13:49




Ecco qua ! Come potete constatare è molto più corto rispetto all'altro capitolo, ma mi sembra che il risultato non sia male^__^ (mamma mia quanto tempo ho impiegto per trovare una fine pressochè decentemente leggibile!) Spero che questo finale vi piaccia!

Buona lettura!



Da quanto tempo sono in volo?
Minuti. Ore. Giorni.
Non saprei… Non sono nemmeno in grado di sapere dove finirò. Sono veramente ridotto male, spero che l’atterraggio non sia troppo violento…sempre che ci sia un atterraggio.
Chiudo gli occhi ripensando a quello che mi è accaduto, a quello che CI è accaduto. Mi sembra ancora di poter sentire le esplosioni, le urla.
Chissà gli altri come stanno. Probabilmente anche loro saranno in volo come me, verso una destinazione sconosciuta.
Nami-san, Robin-chwan spero con tutto il cuore che stiate bene e anche voi ragazzi.
E tu…Zoro…dove sei adesso?
Non posso fare a meno di sentire montare la rabbia dentro di me, per ciò che ci è successo e per non essere riuscito a far nulla per l’ennesima volta. Sono rimasto immobile come uno stupido, impotente di fronte agli avvenimenti e, quando finalmente sono riuscito a reagire, il risultato migliore che sono riuscito ad ottenere è stato quello di essere scaraventato via da Kuma.
Ottimo lavoro Sanji.
Cazzo, avrei bisogno di una sigaretta in questo momento, invece nemmeno questo minuscolo piacere mi è concesso.
Maledetto Orso! La prossima volta che ci troveremo faccia a faccia ti prenderò a calci in culo. Me la pagherai cara. Prima però devo ritrovare tutti gli altri e accertarmi che stiano bene, soprattutto tu stupida testa d’alga.
Non penserai di liberarti di me tanto facilmente?
Quante volte ti avrò ripetuto questa frase dopo aver fatto sesso? Credo di aver perso il conto ormai. E ogni volta che te lo dicevo non sapevi far altro che rispondermi stizzito qualcosa del tipo “Devo prenderla come una minaccia cuocastro?”
Poi facevi finta di niente, finché non ti avvicinavi e silenziosamente mi abbracciavi, per insaldare quel legame che ci rendeva inconsciamente uno parte dell’altro.
Sorrido. Non sei mai stato bravo ad esprimere i tuoi sentimenti. Hai sempre preferito darmi delle mute risposte perché sapevi che ero in grado di decifrarle chiaramente. Non abbiamo mai avuto bisogno di grandi parole o gesti smielati per dirci che cosa provavamo l’uno per l’altro. Solo sguardi, gesti, occhiatacce e battute che spesso sfociavano in assurdi litigi.
Sono più che sicuro che anche gli altri sappiano cosa ci lega, ma hanno sempre fatto finta di nulla, fin troppo consapevoli del nostro orgoglio e della tua testaccia dura.
Infilo una mano nella tasca dei pantaloni e stringo nel mio pugno la vivre card con una nuova determinazione. Ti ritroverò, tu e gli altri, dal primo all’ultimo dovessi percorrere di nuovo tutta la grand-line isola dopo isola nella speranza che tu possa perdonarmi per non essere riuscito a proteggerti e far sì che il peso che mi opprime si affievolisca almeno un po’.
 
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4 replies since 31/7/2009, 17:09   241 views
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