Ho imparato a guardare

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FunnyPirate
view post Posted on 27/10/2011, 16:58




xD ne sono certa >.>
 
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Kerena93
view post Posted on 27/10/2011, 17:49




Le reazioni di Kerena alla lettura di questo capitolo:
1) la scenetta sulla spiaggia a lume di stelle (si dice "a lume di stelle"? bah...) ----> Me: KAWAIIIII (guarda schermo con occhi sbrilluccicosi)
2) arrivano i pirati, brutta bandiera, i presentimenti di Zoro la sera prima ----> Me: no è ... noo è ... non può essere no... (si mangia nervosa le unghiette, quando non ne ha più cerca di fare lo stesso con quelle di Ade ma vedendo che sono lerce di tutto il male del mondo rinuncia disgustata)
3)Sanji che sta per dare bacino ----> Me: cucciolooo (saltella ansiosa sulla sedia sprizzando cuoricini)
4) Sanji scappa dai pirati ----> me( tirando oggetti di dubbia natura al pc come se fosse "i pirati" ... tra cui la babbuccie col pelo viola di Ade - ?-): nooo ... corri piccino corri ... mettiti in salvo....
5) i pirati fanno del male a Sanji ------> Me: ..... O.o..... no! Sanjino no! lasciatelo stare cattiviiiii! (piange abbracciatta ad Ade che la consola facendo pat-pat sulla testa)
6)i pirati dicono che hanno ucciso Zoro ----> Me: NUOOOOOO! BASTARIDI INFAMI FIGLI DI UNA #BEEEEP# MANGIA #BEEEP# E #BEEEP BEEEEP BEEEP BEEEEEEEEEEEEPppouu... -morte del congegno di censura parolacce-# COSA AVETE FATTO A ZORUCCIO ... E NON OSATE TOCCARE IL MIO SANJINO O IO PRENDO IL PENNONE DELLA VOSTRA FOTTUTISSIMA BANDIERA E VE LO FICCO SU PER IL CU#BEEEEP -il congegno si riprende miracolosamente-# CHE A CONFRONTO IL CONTE DRACULA ERA CRUDELE COME HELLO KITTY! (afferra Ade per il bavero e lo strapazza come un vecchio straccio piangendo a dirotto per la sorte dei suoi pucciosi eroi tra un insulto, una maledizione e una minaccia di impalatura pubblica a chiunque passi di lì)
7) Sanji torna a casa e Zoro lo consola promettendo vendetta --------> Me (con occhi assatanati e un dio degli inferi svenuto con la schiuma alla bocca sulla scrivania): Vai Zoro vendicalo ... vendicalo per mille volte! Pestali, torturali, fagli implorare pietà e poi uccidili, resuscitali e ricomincia da capo! ( inservienti di un istituto di igene mentale locale le sparano freccetta sedativa "per cavalli" e me collassa incosciente sulla scrivania) T-teme... non mi fer...mere...te... non prima che.... #assume posa eroico/tragica# ... possa aver detto... coff coff... una cosa im ... importantiss...sima a Funnychan: ti prego cara... come ultimo desiderio... AGGIORNAAAAAAAAAAAAAA #tonf!# ... zzzzzz....zzzzzz...zzzzz
Inservienti si battono il cinque e la trascinano via...
 
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FunnyPirate
view post Posted on 27/10/2011, 19:38




Madòòò, che risate!! ahahah! l'avrò riletto tre o quattro volte (e mi sono sempre rotolata dalle risate sul letto) tanto che mia sorella mi chiede, "ma stai bene? o_o" io: nuuooo!!!
Che bel commento!! Lo userò per ridere quando sarò triste xD
Scherzi a parte, sono felice che ti abbia suscitato così tante emozioni (era il mio scopo! muahahah) sappi che aggiornerò prestissimo! ^^
Grazie ancora, e... un ultima cosa: Lo sai che ho un debole per le divinità greche? (una sera le ho imparate tutte a memoria e sono stata davanti al pc fino alle quattro, con mio padre che mi chiedeva che stavo combinando) comunque in particolare ho un debole per Ade!! *-* adorabilmente malvagio <3
 
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~ Vampiraker
view post Posted on 27/10/2011, 20:11




No scusate, vorrei far notare questo:

CITAZIONE
7) Sanji torna a casa e Zoro lo consola promettendo vendetta --------> Me (con occhi assatanati e un dio degli inferi svenuto con la schiuma alla bocca sulla scrivania): Vai Zoro vendicalo ... vendicalo per mille volte! Pestali, torturali, fagli implorare pietà e poi uccidili, resuscitali e ricomincia da capo! ( inservienti di un istituto di igene mentale locale le sparano freccetta sedativa "per cavalli" e me collassa incosciente sulla scrivania) T-teme... non mi fer...mere...te... non prima che.... #assume posa eroico/tragica# ... possa aver detto... coff coff... una cosa im ... importantiss...sima a Funnychan: ti prego cara... come ultimo desiderio... AGGIORNAAAAAAAAAAAAAA #tonf!# ... zzzzzz....zzzzzz...zzzzz
Inservienti si battono il cinque e la trascinano via...

CIOEEEEE' HA VINTO XDDDDD esattamente quello che ho pensato io X°D c'è non in maniera così ossessiva ovviamente, ma hai colto esattamente nel segno X°DDDD che tajo X°D.
E tu, Pirate... aggiorna, voglio vedere un po' di violenza coccolosa +w+ (??!?!?! Ma che cazz??? DDD:)
 
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FunnyPirate
view post Posted on 27/10/2011, 20:27




xD agli ordini! ...
 
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~ Vampiraker
view post Posted on 27/10/2011, 20:28




brava pampina brava <333333333
 
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FunnyPirate
view post Posted on 28/10/2011, 20:13





Capitolo 6: Sole dopo la tempesta

Quando ci si risveglia da un incubo, è ancora più difficile ricordarsene. Ti inizi a fare domande, poi la memoria ritorna, come un film, riporta prima le immagini, poi le mozioni, e infine quel senso di nostalgia che si attacca allo stomaco come un amo e ti tira in modo insistente. La prima cosa che fai quando ti svegli dopo un incubo, è continuare a pensarci, per non dimenticarlo, così da poterci trovare un senso.
Se quando ti svegli, poi, scopri che l’incubo è realtà, e che non c’è alcun senso, il dolore è ancora più forte.
Zoro aprì gli occhi, sentendo mancare un calore che c’era stato fino a poco tempo fa.
Sentì il rumore della doccia, e si tranquillizzò realizzando che lui era ancora lì.
Si girò, mise le mani dietro la nuca, e si mise a fissare il soffitto. A giudicare dal colore del cielo erano le cinque, cinque e mezza al massimo. Oggi non importava, non sarebbero andati a scuola, o per meglio dire, Zoro avrebbe fatto si che quel biondino almeno per oggi non si avvicinasse nemmeno alla porta.
Anche se sapeva che sarebbe stata un impresa impossibile, ma almeno la mattina, quello stupido ragazzino doveva rimanersene a letto. Aveva subito una brutta esperienza, e gli serviva qualche momento per rifletterci su, anche se non l’avrebbe mai ammesso.
Dei passi, il rumore di una serratura che scatta (aveva paura di essere spiato?), ed ecco riemergere il biondino dal bagno. Aveva un asciugamano sui capelli scompigliati, e un pigiama bianco candido. Si avvicinò al letto a piedi scalzi, poi ci saltò sopra rimettendosi sotto le coperte. Fissò Zoro per un attimo, prima di ridacchiare.
-Senza di me non riesci a dormire, eh?-
Davvero bella questa.
Zoro sorrise e si mise a sedere. Non potete immaginare cosa stava provando. Anche solo pensare che avrebbe perso per sempre quel rompiscatole di un moccioso, gli aveva lacerato il cuore; e adesso, che se lo trovava di nuovo lì, non riusciva a non smettere di essere felice.
Gli scompigliò i capelli talmente forte da farlo ritrovare con la faccia sulle lenzuola.
-A cosa lo devo?- disse Sanji, soffrendo in silenzio.
-Chiamala punizione, perché sei un rompiscatole.-
-Bene, e allora oggi tu resti senza mangiare.- rispose il piccolo con semplicità.
-E tu considerati morto!- continuò Zoro afferrandolo per i polsi e trascinandoselo in braccio.
-Woa! Vacci piano!-
Sanji si bloccò sentendo piccoli brividi freddi per tutto il corpo. Oltre al freddo si sentiva anche immobilizzato, davvero, non riusciva più a muovere niente.
-Zoro!!! Hai le mani fredde!!! Smettila!-
Lo spadaccino guardò Sanji completamente pietrificato, mentre continuava a far scendere e salire lungo il petto del cuoco le sue mani infilate sotto la maglietta.
Fermatevi in tempo… Non lo stava facendo per i motivi a cui state pensando.
-Sta un po’ fermo.- disse Zoro cercando di ignorarlo.
Continuò a passargli le mani lungo tutta la pancia, poi dietro la schiena, fino a spuntare da sotto al colletto del pigiama per prendergli il viso.
-Che diavolo fai?- urlò Sanji ormai al limite della pazienza.
Zoro lo guardò con espressione serissima. Gli avvicinò il volto al suo e disse:
-Controllavo.-
Poi lo buttò dall’altra parte del letto e si alzò per vestirsi.
Quanto lo odiava! Sanji si fece completamente rosso e gli puntò gli occhi addosso guardandolo storto.
-Marimo, è presto per la scuola.-
-No, oggi non si va a scuola. Tu resta qui e riposati, io ho altro da fare.- disse Zoro andando a prendere le spade dall’altra parte della camera, per poi dirigersi verso l’uscita.
-Se stai andando al porto, non troverai più nessuno ormai.-
Sanji sorrise soddisfatto vedendolo bloccarsi mentre stava per muovere un altro passo.
-Cosa?-
-Ormai i pochi che sono sopravvissuti se ne saranno andati da un pezzo.- continuò scendendo dal letto e andando in cucina.
-Vuoi spiegarti meglio?-
-Ieri è saltato tutto in aria. Capisci? Boom.- Sanji fece un gesto con le mani mimando un’esplosione.
-La smetti di trattarmi come un ritardato? Ho capito.- disse Zoro un tantino stizzito.
Felice di essersi preso la sua rivincita, Sanji sorrise e poi gli porse la colazione pronta e fumante.
Passarono a casa tutta la giornata, in modo tranquillo e senza troppi problemi (a parte alcune liti).
Zoro notò come Sanji evitava di parlare di cos’era successo la sera prima, e questo gli diede un po’ fastidio, oltre al fatto di non poter fare niente per avere un po’ di giustizia.
Decise quindi di rimanere accanto a Sanji per dargli un sostegno, anche se non sembrava averne minimamente bisogno. Aveva anche rinunciato agli allenamenti, non voleva perderlo di vista un solo momento.
-Dove vai?- disse lo spadaccino sentendo il rumore dei passi da lontano.
-A fare una passeggiata, sono stanco di rimanere qui.- sentì Sanji non alterare per niente il suo passo.
Zoro agì in fretta, si alzò, e gli sbarrò la strada.
-Non ci pensare nemmeno.-
-Marimo, non costringermi a darti una lezione!-
-E tu non costringermi a farti da baby-sitter.-
-Non sei costretto infatti!-
Sanji mosse un altro passo, e venne subito bloccato dal braccio di Zoro.
-Piantala, lo so che non te ne importa. E poi non mi succederà niente.-
Non gliene importava? Questo era davvero troppo.
Zoro lo prese e lo strinse, impedendogli di muovere un solo muscolo.
-Smettila idiota!-
-E tu smettila di dire stupidaggini, rompiscatole!-
Sembrò funzionare, perché Sanji smise di opporre resistenza, e si accasciò facendosi reggere dall’amico.
Appoggiò la guancia sulla sua spalla e si mosse più volte, come per accarezzarla.
Zoro sentì uno strano formicolio partirgli dal collo e trasformarsi in un brivido caldo, che scivolò come acqua lungo tutta la sua spina dorsale.
-Eh va bene… ti accompagno.-
Scesero in strada. Non c’era niente di diverso dal solito, era tutto normale.
Zoro camminava a mala voglia seguendo Sanji, senza nemmeno sapere dove stessero andando.
Nel cielo, il pallore del tramonto stava man mano scomparendo, lasciando spazio al buio della sera.
Sanji tremò un poco: associava quel colore alla paura che ancora non era scomparsa.
Faceva freddo, anche se si era vestito con una felpa bianca pesante. Quando una folata di vento un po’ più forte lo fece tremare vistosamente, Zoro fece d’impulso alcuni passi avanti per cingergli le spalle con un braccio.
-Tutto bene?-
Sanji lo guardò alzando un sopracciglio. Si stava preoccupando tanto per lui? Oh, ma che carino… sarebbe stata una buona occasione per rinfacciarglielo. O forse era meglio di no… una volta tanto che mostrava di avere un cuore sotto quella montagna di muscoli…
Non riuscì, comunque, a trattenere un sorriso a mezza bocca.
Zoro si mise le mani dietro la nuca sentendosi ridicolo.
Poi una voce li fece girare bruscamene.
All’inizio lo spadaccino fece indietreggiare Sanji, mettendosi davanti come uno scudo, prima di rendersi conto a chi appartenessero quelle voci.
Rufy, seguito da Nami, Usopp e Bibi li stava raggiungendo.
-Ehi! Vi dobbiamo dire una cosa! Oggi a scuola è successa una cosa fantastica!- disse Usopp, saltando i convenevoli.
I due ragazzi lo guardarono incerti.
-Salve ragazzi!!- urlò Rufy col solito sorriso a trentadue denti.
-Penso che vi piacerà! Noi non vediamo l’ora! Si tratta di…- Bibi non riuscì a terminare che il ragazzino con il cappello di paglia la interruppe nuovamente.
-Un ballo a coppie! Voi verrete insieme, vero?- domandò in modo totalmente indelicato.
Zoro e Sanji iniziarono ad inveire contro Rufy, arrabbiati e imbarazzati contemporaneamente.
Fine 6° capitolo

*** ***
^^ spero vi sia piaciuto... l'ho fatto un pò corto?? D: Spero di no... e spero di non avervi deluso, ma più in là si spiegherà meglio come mai i pirati abbiano attaccto Sanji...
Intanto fatevi due risate con il ballo che si terrà a scuola :P
Al prossimo capitolo! <3
 
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~ Vampiraker
view post Posted on 28/10/2011, 20:22




ODDIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
*___________________*.
IL BALLOOOO!!!
BALLOBALLOBALLOBALLOBALLOOOOO!
Non vedo l'ora di leggerlo calcola!!!
Ammetto di esserci stata male quanto Zoro quando ho scoperto che non ha potuto avere la sua vendetta, ma in fondo meglio, così è potuto stare insieme con il suo cuocastro <3.
Ah... e ti giuro, quando hai detto che Zoro passava le mani sotto la maglietta di Sanji...
HO PENSATO TROOOOOOOPPO MALE XD.
Vabbé ma io so na pervertita U___U, quindi non conta suppongo ò___ò'''... però... che amore dolce lui!! Controllava che stesse tutto beneee ç\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\ç
ODDIO QUANTO AMO QUESTA STORIA!
Ok basta D: mi dileguo prima di fare danni X°D
 
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-Connie-
view post Posted on 28/10/2011, 20:57




Il Marimo è sempre preoccupato per il cuoco; se poi, come in questo caso, quei due sono bambini, allora la pucciosità è assicurata! *___*
E poi... Un ballo?! Che bello! *O*
Rufy, naturalmente, se ne esce con frasi molto dirette. L'ho sempre detto che, in realtà, anche lui è un fangherlo ZoSanjista! xDDD
Alla prossima! è__é7
 
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FunnyPirate
view post Posted on 28/10/2011, 21:57




Per Connie: è vero, da piccoli il loro rapporto è diverso da come lo sarebbe da grandi.
Per Vampy: Eeeeh, lo sapevo che pensavi male u.u
xD
Per tutt'e due: Grazie per i complimentiiiiiii!!! ^^
Al prossimo capitolo <3
 
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~ Vampiraker
view post Posted on 31/10/2011, 13:53




AGGIORNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA <3
 
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FunnyPirate
view post Posted on 31/10/2011, 14:15




Sisi, lo posto stasera ;) *-*
 
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~ Vampiraker
view post Posted on 31/10/2011, 15:06




EDDAJE *ò*
 
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FunnyPirate
view post Posted on 2/11/2011, 17:16




Capitolo 7: Baby, you’re a firework

-No, aspetta ripetimelo di nuovo.-
-Te l’ho detto… si aspettano che ci andiamo insieme.-
Con un ultimo e sonoro sbuffo Zoro si buttò sul letto pesantemente.
-Fantastico! Davvero fantastico!- disse Sanji ironicamente.
-Infatti! Cioè, io e te ad un ballo insieme!- Zoro imprecò rivolto al soffitto, lanciandogli occhiate talmente velenose che prima o poi gli sarebbe caduto in testa per ripicca.
-Ma cosa hai capito! Non so cosa mettermi per andare ad un ballo!-
La voce, troppo alta, di un Sanji eccitato gli risuonò nelle orecchie.
Fino a due giorni fa sembrava talmente traumatizzato da aver paura perfino di respirare, e adesso eccolo lì, agitarsi correndo avanti e indietro per aprire tutti i cassetti possibili e immaginabili presenti in quella stanza (ne erano spuntati alcuni di cui Zoro non sospettava nemmeno l’esistenza).
Anche se, forse, un po’ di tranquillità ci voleva.
-Stai calma principessa, il ballo è dopodomani.-
-Appunto! Hai presente quanto valgono due giorni in termini di organizzazione? Nemmeno un’ora.-
-A me un’ora basta per prepararmi.-
-Perché tu sei un marimo con la testa vuota.-
-Come mi hai chiamato scusa?-
Zoro fece un agile salto, e scese giù dal letto mentre Sanji correva fuori dalla porta, ma non riuscì a chiuderla in tempo, così che si ritrovò a combattere per serrarla, mentre dall’altra parte Zoro spingeva per tenerla aperta.
Non c’è che dire, sembrava ci fosse un animale là di dietro, perché Sanji ebbe l’impressione che la porta stesse per cadere giù.
Sentendo la sua resistenza venire meno, fece un ultimo tentativo:
-Sai che ti dico? Non ti ci vedo ballare. Non ho mai visto un toro mentre balla.-

Parve funzionare, perché Zoro mollò la presa mettendosi rimuginare su come “toro” potesse avere più significati; d’altronde, però, lasciandola andare, la porta sbatté sonoramente andandogli contro il naso.
Dalla parte opposta, Sanji sentì un urlo. Riaprì immediatamente per vedere Zoro massaggiarsi il setto nasale tutto rosso. Certo, se i suoi occhi avessero potuto parlare, gli avrebbero detto cose non poco cattive, dato lo sguardo assassino che gli stava rivolgendo.
Sanji deglutì cercando di prestare assistenza al ragazzo senza restarne gravemente ferito a sua volta.
Al momento sembrava una bella impresa.
Allungò una mano stringendo quella dell’altro che era rimasta dov’era, senza staccarsi, forse un po’ anche per l’imbarazzo.
-Fai vedere… dai!- insistette Sanji vedendo che l’altro opponeva resistenza.
Gli costrinse a togliere la mano, rivelando un segno rosso lungo tutto il naso.
-Fortunatamente, non è niente di grave.-
Il cuoco ridacchiò un po’, ma quando non sentì rispondersi si incuriosì.
Zoro si era fatto tutto rosso, e la botta appena presa non c’entrava molto.
Ma… cos’erano quelle? Lacrime?
Sanji sgranò gli occhi puntati su quelli di Zoro, che si costringeva a guardare un punto non ben definito sul pavimento, mentre un liquido trasparente gli stava vistosamente scendendo sulle guance.
Sanji non avrebbe davvero mai creduto di vivere abbastanza a lungo da vederlo piangere. Per una cosa così, poi!
Era pur sempre un bambino… a volte se ne poteva dimenticare, nascosto com’era da quell’espressione impassibile e quel carattere freddo, ma aveva solo otto anni. O meglio, Sanji non ne era mai stato sicuro, ma quella ne era la conferma.
Lentamente, ma molto lentamente, si avvicinò a lui. Non sembrava averlo notato, occupato com’era, probabilmente, ad auto commiserarsi per quello che stava facendo, e che il suo orgoglio non gli avrebbe perdonato facilmente.
Quindi, quando Zoro sentì qualcosa di caldo e morbido sfiorargli la pelle saltò letteralmente, ritrovandosi Sanji a due centimetri dal suo naso, con la lingua appena fuori dalla bocca.
Si poteva reputare esagerata la sua reazione? Fatto sta che, lo spadaccino rimase immobile per molti, ma molti minuti, in cui il colore della sua faccia passò varie tonalità prima di ritornare ad un colore che si poteva definire “normale”.
Su tutta la fronte erano comparse goccioline di sudore, e tremava tutto, così che quando cercò di indietreggiare inciampò nei propri piedi, ricadendo a peso morto sulla moquette.
Non era un bello spettacolo, sembrava che avesse appena mangiato del cibo avariato.
Sanji approfittò del momento per scappare a tutta velocità dalla camera, sapendo che, una volta sveglio, Zoro sarebbe stato ancora più deciso ad ucciderlo.

I giorni erano volati, davvero molto in fretta.
Zeff era tornato, ed aveva appena sentito le scuse di Sanji per giustificare il fatto che era pieno di ferite.
Scuse, che aveva usato anche con gli amici a scuola.
Sembravano averci creduto, quindi, il ragazzo tornò ad occuparsi di quello che lo interessava di più in quel momento: trovare un vestito adatto per quella sera.
Zoro si ostinava a dirgli che forse mentire non era la decisione più giusta, ma in fondo, non poteva dirgli cosa fare.
Mancavano alcune ore all’inizio della festa, quando Zoro entrò in camera di Sanji, che stava ancora rimuginando su cosa mettersi.
Indossava un jeans scuro, e una camicia nera semplice aperte un po’ avanti.
Insomma, non molto elaborato, ma quando Sanji lo vide, ci mancò poco che non si mettesse a piangere disperato.
-Non è possibile!! Perfino uno come te trova un abbinamento adeguato!-
Zoro pensò che quello fosse il suo modo personale per dirgli che stava bene, e se ne restò tranquillo seduto sul suo letto.
Dopo un po’, però, anche Sanji trovò l’abbinamento giusto, e chiese a Zoro di uscire dalla stanza.
-Ti dispiace? Dovrei cambiarmi.-
-Affatto.- rispose.
Si alzò dal letto e andò alla porta, chiudendola a chiave.
Sanji, intento a sfilarsi la maglietta non si accorse che Zoro era ancora dentro.
Quando si voltò e lo vide cercò di reprimere un urlo.
-Ma tu non te ne eri andato? Fuori da qui!- Gridò indicando la porta alle spalle del ragazzo.
Quest’ultimo, che se ne stava appoggiato allo stipite, con le braccia incrociate, gli mostrò un sorrisino, gli si avvicinò e gli disse in modo più irritante possibile:
-Bel fisico.-
Infilò un dito nel passante del pantalone per poi tirarlo e lasciarlo andare, facendolo schioccare contro la pelle bianca del cuoco.
Dopo di che, saettò verso la porta, l’aprì e si infilò dentro, prevedendo la cascata di imprecazioni che uscirono dalla bocca di Sanji, che però non finì mai di sentire.
Rimasto solo Sanji, finì di vestirsi pensando al modo più adatto per ucciderlo, dopo la festa.
Una volta vestito, profumato e con i capelli in ordine, si sedette sul letto.
Il suo primo pensiero andò alle ragazze. Chissà come sarebbero state belle questa sera. Se le immaginava con un bel vestito, pieno di merletti e gonne, in stile “principessa Sissi”.
Stava già cominciando a pensare ai complimenti più adatti da fargli, poi, però decise di lasciar perdere: le parole gli sarebbero venute da sole.
Si stese completamente, lasciando che la testa sprofondasse nel materasso morbido. In un momento come quello sembrava strano, ma non riusciva a rimanere concentrato su Nami, Bibi e Robin, e le immagini stavano lentamente scomparendo.
Sanji si sforzò di chiudere gli occhi, li tenne stretti per focalizzare le sue tre principesse, ma non riusciva farle apparire di nuovo, e lentamente dal buio si ritrovò a guardare un ragazzino con i jeans e una camicia nera che lo osservava da lontano.
Riconobbe subito chi era, ma si accorse che non erano più nella sua stanza, ma in un luogo con pochissima luce.
Cercò di invocare, invano, il nome del ragazzo, ma quello non riusciva a sentirlo. A Sanji gli morirono le parole in gola, quando due grosse mani afferrarono Zoro per le spalle e lo trascinarono via. Cercò allora di raggiungerlo, ma le su gambe non si riuscivano a muovere, e quando si guardò le mani, vide che erano bloccate da delle sbarre di legno, come se fosse in una piccola scatola.
Si chiese allora come mai la sua immaginazione gli facesse avere queste visioni, ma quello che Sanji non sapeva, era che aveva smesso di essere sveglio da un po’, e che in realtà era ancora nella sua stanza, addormentato al centro del letto.
Si sentì bussare alla porta molto violentemente
Sanji alzò di poco la testa dal materasso, cercando di aprire un po’ gli occhi, ma aveva la vista appannata, e ci volle un po’ perché tutte le cose nella stanza smettessero di tremare e riacquistassero la propria forma.
-Sanji! Guarda che sei in ritardo! Quanto li vuoi fare aspettare?-
Zeff stava strepitando dalla cucina, non essendo riuscito a buttare giù la porta, probabilmente.
Sanji si prese un po’ di tempo per pensare a dov’era e che stava facendo, quando si ricordò della festa a scuola, ci mancò poco che non cadde dal letto.
-Oddio sono in ritardo!-
Si catapultò alla porta e cercò invano di aprirla, dato che era chiusa a chiave. Dopo aver cercato a tentoni la chiave, la girò e uscì di fretta e furia.
-Dov’è Zoro?-
-Se ne è andato da un bel po’.- grugnì lo chef.
Ma non dovevano andare insieme? Sanji corse in bagno a darsi un’ultima sistemata, prima di scendere in fretta e furia le scale e correre verso l’uscita del ristorante.
Nel mezzo della sala stracolma di gente, trovò uno dei cuochi che lo stava aspettando con una giacca in mano.
Gliela infilò stesso mentre passava e poi gli mise una mentina in bocca.
-Graffie!- gli disse Sanji mentre continuava la sua corsa.
In un baleno fu fuori, in strada e fece mente locale di quale fosse la strada più veloce per raggiungere la scuola.
Non volendo assolutamente passare per il porto, optò per quella vicino al fiume.
Corse talmente veloce che, arrivato davanti al cancello principale, non si sentiva nemmeno più le gambe.
Una volta entrato nel cortile, trovò ad aspettarlo tutti gli insegnanti, e gli alunni di tutte le classi.
Il cortile, era stato decorato benissimo, con lucine per terra sparse qua e là, ed erano stati messi dei tavoli bianchi con sopra snack di ogni tipo, mentre alcuni degli studenti più grandi, vestiti da camerieri portavano vassoi con bicchieri di succo di mandarino dentro.
Passò in rassegna ogni gruppetto di ragazzi, finché non trovò un ciuffo azzurro che spuntava da dietro un tavolo.
Fece un sorrisino e si incamminò verso Franky, Usopp e Rufy che stavano dando spettacolo, abbuffandosi dai tavolini. Con loro trovò anche Bibi, Robin, Nami, Brook, Zoro e un tizio che non aveva mai visto.
-Buona sera!- disse gentilmente alle signorine.
-Sanji! Ciao, come mai questo ritardo?-
-Ho avuto un imprevisto.- rispose a Bibi ridacchiando un po’.
-Che hai fatto ai capelli?-
Sanji scoccò un occhiata furente a Zoro che era rimasto impassibile.
-Vieni qui, te li aggiusto.-
-Non ti avvicinare Marimo!-
-Ragazzi, sapete come mai hanno fatto questa festa?- domandò Bibi.
-Hanno detto che è per festeggiare la fuga dei pirati.- rispose prontamente Robin.
-Gli stessi che abbiamo visto noi?- chiese Usopp.
-Si, proprio quelli.-
Sanji, che fino a quel momento era impegnato in una sorta di corpo a corpo con Zoro, si era rilassato e aveva preso un bicchiere da uno dei vassoi, senza ascoltare la conversazione.
-Pare che la loro nave sia saltata in aria.-
Sentendo quelle parole gli andò di traverso tutto il succo.
-Sanji tutto a posto?- chiese Nami.
-Mai stato meglio!- rispose scambiandosi un’occhiata nervosa con Zoro.
Dopo qualche ora, si radunarono tutti dall’altro lato del cortile, dato che Bell-mère aveva incaricato Usopp e Franky di far esplodere i fuochi d’artificio.
Li seguirono, poiché volevano avere un po’ di tranquillità, dato che il cortile principale era pienissimo, e anche perché non volevano perdersi lo spettacolo.
Si sedettero per terra, da lontano e li videro armeggiare con la polvere e i fuochi.
Sanji era seduto a gambe incrociate, pronto per godersi quella scena, quando un calore gli avvolse la schiena.
-Ti dispiace se mi siedo?-
Sanji lo guardò un po’ irritato prima di annuire.
Zoro si sedette dietro di lui, appoggiandoci il mento sulla spalla.
-Ehi che stai facendo?!-
-Mi godo lo spettacolo.-
-Ma che dici?-
Il cuoco cercò di allontanarlo, quando Zoro gli tappò la bocca con la mano e lo fece girare.
I primi fuochi erano stati sparati in aria, e illuminavano il cielo buio, proiettando delle girandole di colori.
I loro volti furono ben presto illuminati dalle luci di quello spettacolo, e il rumore delle esplosioni si sentiva forte nella aria.
Era un panorama bellissimo.
Un soffio di vento fece muovere i capelli sul viso di Sanji, che rabbrividì stringendosi nella giacca, quando sentì due braccia avvolgergli le spalle.
Le stesse, lo spinsero ad appoggiare la testa sul petto dello spadaccino.
Ancora con la bocca serrata dalle mani di Zoro, Sanji gli scoccò dal basso un bel po’ di occhiatacce, che spinsero lo spadaccino a ridacchiare, anche se sapeva che probabilmente l’avrebbe pagata cara.
Fine 7° capitolo
 
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-Connie-
view post Posted on 2/11/2011, 17:55




Zoro che stringe Sanji così è... è...
''Awwwwwwwww~''
Cheeeee cariniiiii! *w*
Aspetto il prossimo aggiornamento! :D
 
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70 replies since 13/10/2011, 19:50   658 views
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